venerdì 20 gennaio 2012

Bimbo disabile senza casa da un mese: appello via facebook di Tiziano e dei suoi genitori al Comune di Roma

Tiziano ha 11 anni, è un tifoso della Roma e ha un piccolo grande sogno: una casa sicura per lui e per i suoi amorevoli genitori. L'appartamento in cui vivevano a Dragoncello, entroterra del XIII Municipio, non è più abitabile dopo l'alluvione del 12 dicembre scorso.

Dragoncello - Tiziano ha 11 anni, è un tifoso della Roma e ha un piccolo grande sogno: una casa sicura per lui e per i suoi amorevoli genitori. L'appartamento in cui vivevano a Dragoncello, entroterra del XIII Municipio, non è più abitabile dopo l'alluvione del 12 dicembre scorso. "E' stato un incubo quel giorno – racconta mamma Viviana con il fiato corto, negli occhi ancora le immagini di quelle ore terribili – l'acqua saliva sempre di più ogni minuto, la corrente è saltata, i macchinari di Tiziano si sono fermati". Non è nemmeno la prima volta che la casa comunale di via Ottaviani finisce sott'acqua, con la corrente che salta ogni volta mandando in tilt i macchinari che aiutano Tiziano a respirare. Il bimbo è affetto da una rara malattia genetica degenerativa, la Leucodistrofia di Pelizaeus Merzbacher, che non gli permette di camminare, parlare, mangiare da solo. A dicembre però senza l'intervento dei vigili del fuoco il dramma di questa famiglia poteva trasformarsi in tragedia.


"Eravamo bloccati in casa, nemmeno l'ambulanza riusciva a raggiungerci – spiega ancora Viviana Cuna, mamma-coraggio sempre col sorriso sulle labbra, nonostante i problemi, nonostante tutto, che ogni tanto si avvicina al suo 'principe' e gli da un bacio – tanto che i pompieri hanno dovuto caricarsi in spalla mio figlio per portarlo in salvo". Da allora è iniziato un altro incubo per questa famiglia. Un incubo replicato già nel 2004, 2006 e 2008, ad ogni alluvione, senza che nessuna istituzione abbia mai dato una risposta all'emergenza di questi genitori. Papà Patrick intanto rimane nella casa di Dragoncello per evitare sciacallaggi e occupazioni abusive, mentre Viviana e Tiziano vivono in un residence a Ostia Antica: troppo costoso per loro ma non vogliono riportare il bimbo in una casa dove non c'è sicurezza. Le pareti sono ancora umide, il sottoscala per oltre tre metri è finito sott'acqua e tutto il materiale medico di Tiziano è stato inglobato dal fango. Si attende quindi che il Comune di Roma trovi a questa famiglia un alloggio alternativo ed evitare di fargli trascorrere un altro Natale da alluvionati come l'ultimo. Una sistemazione alternativa era stata già richiesta negli anni passati, ad ogni alluvione, ad ogni allagamento.

"Il Comune sta lavorando per cercarci una sistemazione ma i tempi purtroppo sono stretti. – si appella Viviana – Tiziano deve vivere in un ambiente sereno, con ampi spazi dove si può muovere tranquillamente con la sua carrozzina attrezzata e dove il suo letto con tutti i macchinari salvavita attaccati può entrare. Speriamo in una rapida soluzione". L'appello però è rivolto a tutti: tramite la pagina facebook di Viviana Cuna https://www.facebook.com/profile.php?id=100001802449303&sk=info o attraverso il gruppo creato per Tiziano: https://www.facebook.com/pages/Per-Tiziano-un-Arcobaleno-tra-Amore-e-Speranza/210845185659428?sk=info 

Nel sito http://www.firmiamo.it/diamo-una-casa-a-tiziano---- si può, o meglio in questo caso si deve, aiutare questa famiglia, aggiungendo la propria adesione alla raccolta firme per dare una casa a Tiziano.

di Valeria Costantini

FONTE: ostiatv.it
http://www.ostiatv.it/bimbo-disabile-senza-casa-da-un-mese-appello-via-facebook-di-tiziano-e-dei-suoi-genitori-al-comune-di-roma-0008415.html





Invito tutte le persone che leggeranno questo post a firmare la petizione http://www.firmiamo.it/diamo-una-casa-a-tiziano---- affinchè venga data una nuova casa a Tiziano e alla sua famiglia, una casa che non sia più a costante rischio di allagamento come quella in cui hanno vissuto finora, ma che possa essere salubre, sicura e adatta alle sue esigenze dettate dalla sua grave patologia.
Sinceramente mi aspetto che il Comune di Roma si muova al più presto in questa direzione, poichè NON E' VERAMENTE POSSIBILE che non venga riconosciuta una sistemazione adeguata ad una famiglia che vive certe problematiche e che ha dovuto passare quello che ha passato in questi ultimi anni. Se siamo un paese civile certe cose NON DOVREBBERO MAI ACCADERE! Avanti allora, ognuno di noi faccia la sua parte firmando questa petizione.... l'obiettivo è quello di arrivare a 5000 firme. Un grazie sentito a chi lo farà.

Marco

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