lunedì 23 febbraio 2015

Tutta Italia dice "addio" a Eleonora, la ragazza con "la chemio nella borsetta"


PALERMO - Tutti la conoscevano come la ragazza "con la chemio nella borsetta", si chiamava Eleonora e purtroppo ci ha lasciato a causa dal male che l'aveva colpita, un tumore all'intestino con metastasi a fegato e polmone. Se nè andata all'alba di sabato 21 febbraio, dopo una lunga lotta che Eleonora Letizia Futura Marsala, 33 anni, ha combattuto con tutta se stessa.
La giovane ragazza un anno fa aveva aperto un blog, chiamato proprio, "La ragazza con la chemio nella borsetta", aperto per prendere in mano la sua situazione, raccontarsi, esorcizzare il proprio male, scrivendo post dalle corsie degli ospedali e descrivendo la sua vita, con storie, aneddoti e foto delle terapie a cui si sottoponeva.
«Il mio corpo soffre - scriveva - e mi obbliga a fermarmi, ma il mio sorriso continua a splendere sul mio volto. La mia voglia di ridere, scherzare, la mia voglia di amare e soprattutto il mio amore per la vita sono sempre presenti. E' ovvio - concludeva - che ho un po' d'ansia e paura, ma la voglia di vivere e di superare anche questa è più forte di tutto».
Di Eleonora si sono anche occupate l'anno scorso alcuni programmi televisivi come "Le Iene", che l'aveva seguita in una sua giornata tipo, divisa tra ospedali, amici e l'immancabile aggiornamento del blog, e "La vita in diretta", contribuendo molto a far conoscere la sua storia in tutto il paese.

A dare la dolorosa notizia della scomparsa di Eleonora è stata la sorella Valentina attraverso la pagina Facebook della sorella.
«Con un dolore enorme scrivo questo post - ha scritto Valentina -. Purtroppo non è riuscita a vincere la sua guerra. Ma di sicuro ha vinto in molto altro. Ringrazio tutte le persone che l'hanno sostenuta, anche chi non la conosceva. Non sapete quale miracolo compivate ogni giorno anche con un semplice commento nella sua pagina o nel suo blog. Ciao, amore mio Eleonora».

L'ultima volta che Eleonora aveva scritto sulle pagine del suo blog è stato il 31 dicembre scorso, per la fine dell'anno. «Oggi è giorno più triste e al tempo stesso speranzoso di tutto l'anno - scriveva - È arrivato il momento dei bilanci, del guardarsi indietro e soprattutto proiettarsi nel futuro. C'è chi dice che ha avuto un anno meraviglioso, chi dice che ha avuto un anno di merd.... Chi non vuole fare bilanci e chi vuole solo cancellare il passato. Per me quest'anno è stato un anno importante, un anno in più. Chi è malato oncologico sa a cosa mi riferisco».
«Allo scoccare della mezzanotte ti guardi indietro tra amarezza e contentezza di essere ancora li, di aver vissuto e concluso, nel bene e nel male, il 2014 - scriveva - Poi ti giri e ti tuffi nel 2015 carica di speranze, di desideri, di progetti, di sogni, di buoni propositi ed ovviamente anche di paure. Io ne ho molti, chissà quanti si avvereranno, sicuramente il primo è quello di stare in buona, o quantomeno discreta, salute, e per questo posso impegnarmi in prima persona con tutte le mie forze come ho sempre fatto. Anche gli altri progetti e desideri sono molto importanti per me e spero di poterli realizzare, ma per alcuni posso solo aspettare perché non dipendono da me... Per le paure... beh, ho poco da fare... posso solo contrastarle con le mie strategie e sperare che rimangano solo paure». E ancora: «Durante quest'anno ho perso molto, Ho perso un po' di chili (che non guasta mai :D); Ho perso parti del mio corpo per me molto importanti; Ho perso alcuni sogni, che fino a qualche mese fa potevo permettermi di fare, ma adesso ho perso anche questo; Ho perso un po di forza e di energia».
Ha poi aggiunto:
«E allora viviamo ogni momento senza aver paure di fallire, senza aver paura di sbagliare... Viviamo ed assaporiamo la vita minuto per minuto, sempre nel rispetto di noi stessi e degli altri, ma non perdiamo tempo...». Un grande insegnamento di forza, coraggio e speranza per tutti!

Sui social network la morte di Eleonora "la ragazza con la chemio nella borsetta" è stata salutata con centinaia di messaggi di lutto, che certamente continueranno per tanto, tanto tempo ancora.

21 febbraio 2015

FONTI: Yahoo.com, Il Messaggero.it, Today.it


Ho appreso della scomparsa di Eleonora Marsala, conosciuta dai più come "La ragazza con la chemio nella borsetta" appena l'altro giorno e non ho potuto fare a meno di riportarne la dolorosa notizia sulle pagine di questo blog.
C'è sempre dolore quando si apprendono notizie come queste.... dolore per la "bestia" (il tumore) che ti divora fino a strapparti con forza da quella vita nel quale tu riponevi tante speranze e desideri,  e questo, nel caso di Eleonora, è ancor più vero vista la sua giovane età. Dolore dicevo, certamente...... ma a questo sentimento si accompagna anche un senso di Pace, di "leggerezza", persino di "dolcezza", sapendo che ora Eleonora vive tra le Braccia di Dio Padre, in quell'Amore, in quella Gioia, in quella Beatitudibne Eterna a cui l'uomo è stato destinato. Riconosco che la mia Fede in Dio mi aiuta molto in queste situazioni...... diversamente la tristezza, la frustrazione e forse anche il risentimento prenderebbero il sopravvento.
Ho letto in molti articoli che Eleonora sarebbe stata "sconfitta" dal suo tumore..... ma questa è un affermazione che non mi piace affatto, che non mi lascia per nulla daccordo. Ci ha lasciato è vero, ma Eleonora non è affatto stata sconfitta dal suo male, anzi, lei ha vinto, ha proprio VINTO, perchè ha affrontato sempre la sua situazione a testa alta, con coraggio, forza, determinazione e tanto Amore. E' stata coraggiosa e determinata e ha dato tanto coraggio a persone che hanno vissuto e stanno vivendo la sua stessa situazione, divenendo per tutti loro (e non solo.... per tanti, tanti altri ancora), uno splendido esempio e un grande sprone a non lasciarsi andare e a vivere sempre e comunque la vita con gioia e pienezza. E se questa non è una VITTORIA, allora che cos'è? Certo, è chiaro che anche lei ha avuto i suoi momenti di debolezza e di scoramento, tra l'altro mai nascosti sulle pagine del suo blog, ma come poteva essere altrimenti.... era un essere umano anche lei, con tutto il suo carico di sentimenti e umanità, di momenti migliori e peggiori, di gioie e dolori. Tutto questo però la rendevano ancora più umana e vicina alle persone che interagivano con lei e comunque, in ogni situazione, sapeva sempre trovare il lato positivo (non tralasciando mai il suo senso dell'"humor"), non si perdeva mai d'animo e trasmetteva sempre speranza e forza in tutti coloro che la seguivano.

Cara Eleonora ci hai dato dei grandi esempi e il tuo ricordo, sono sicuro, sopravviverà al trascorrere del tempo. Quando si "semina" bene nel corso della propria vita, si lascia sempre una "scia" di Bene nel cuore delle persone che ci hanno conosciuto, e tu questo l'hai fatto, l'hai fatto veramente!
Ora Riposa in Pace cara Eleonora, nei Verdi Pascoli di quell'Amore di Dio, di quella Gioia senza fine che attende ogni uomo di buona volontà. Grazie di tutto !!!

Marco
   

mercoledì 18 febbraio 2015

Famiglia Bastianini: mamma e 4 figli invalidi vivono con 400 euro al mese... e hanno bisogno del nostro aiuto!


Cerignola (Foggia) - La famiglia Bastianini è una di quelle famiglie che a vederla sembra una famiglia felice, solare, quasi perfetta. La storia che c'è dietro agli occhi e al sorriso disarmante dei quattro bambini, racchiude purtroppo una triste verità ed un destino beffardo e segnato. Ma la nostra speranza è di cambiare il percorso delle cose, magari di migliorare la loro esistenza, di chi soffre in silenzio e con una grandissima dignità.
La loro storia sembra uscita dalla penna di Edmondo De Amicis, autore del romanzo che ha fatto commuovere milioni di italiani e di generazioni, il libro Cuore. E noi ve la vogliamo raccontare.

Siamo andati a trovarli a casa loro insieme a un nostro alleato e grande amico, Matteo Il Burbero, colui che in ogni caso difficile si è sempre dimostrato determinante per la sua risoluzione (vedi caso Luigi Pio di San Ferdinando) e perchè ha un cuore d'oro e si prodiga sempre nell'aiutare i poveri e i sofferenti.
Federica e Antonio sono entrambi umbri, vengono da Foligno, dove lui faceva l'autotrasportatore, sono molto religiosi ed ogni giorno partecipano alla Santa Messa e recitano il Santo Rosario. A casa loro si respira un'aria di una religiosità incredibile, con quadri e foto della Madonna e di Padre Pio ovunque. Antonio ci accoglie in casa con un grande crocifisso al collo e un Rosario tra le dita. Un buon auspicio.
Da sempre sono devoti di Padre Pio anche se hanno vissuto nella terra vicina a San Francesco d'Assisi. Dopo il matrimonio, a distanza di pochi anni, sono nati quattro figli. Fin qui tutto bene, il loro è un grande Amore e legato ad una grande Fede. Purtroppo dopo la nascita del primo figlio, a causa di un gravissimo errore di un medico, il primogenito Michael, che adesso ha 9 anni, è nato autistico. Questo perchè si sospetta che Federica durante la gravidanza che non ha voluto mai interrompere, assumeva dei farmaci per la cura della sua malattia degenerativa che negli anni l'ha portata a vivere su una sedia a rotelle anche a causa di una ischemia. Ma è tutto da verificare.
Dopo l'arrivo di Michael, sono arrivate a distanza di un anno dall'altra, le bambine Raffaela Maria e Maria Gabriella che adesso hanno 8 e 7 anni. Anche le due figlie, pare a causa di errori e inadempienza da parte dei medici, sono nate con problemi celebrali permanenti, con gravi ritardi mentali.
Del caso giudiziario della famiglia Bastianini se ne occuperà l'Avvocato Giuseppe Placentino Presidente dell'Associazione Difesa Salute sempre pronto ad intervenire gratuitamente a sostegno dei casi segnalati da noi, in sostegno dei poveri e sofferenti.
L'ultima arrivata è la piccola Dominique Maria, che adesso ha 7 mesi e purtroppo è sorda da un orecchio e si sospetta un fibroma all'intestino, e ci auguriamo tutti che non sia maligno.

Si dice che il Signore dà la croce a chi la sa portare, ma che croce ha la famiglia Bastianini. Tutti si domanderanno, con quattro figli invalidi chissà quanto prenderanno di pensione tra invalidità, accompagnamenti vari e medicine che passa la mutua.... purtroppo niente di tutto questo. Altrimenti non saremmo qui a chiedere aiuto.
Lo Stato invece di mettersi a disposizione di famiglie bisognose, dice che i bambini sono troppo piccoli per vedere se hanno diritto all'invalidità e solo la mamma Federica che purtroppo soffre di varie patologie, è dal 2010 su una sedia a rotelle, e il piccolo Michael che è autistico, hanno un piccolo contributo.
A conti fatti la famiglia Bastianini, con quello che percepisce dallo Stato deve pagarsi l'affitto di una casa, bollette, farmaci non mutuabili, pannolini, latte senza lattosio perchè la piccola è allergica, e gli rimangono solo 400 euro per le spese dei viveri e dei vestiti per tutti.
Sappiamo quanto costa la vita oggi in Italia, e un nucleo famigliare di 6 persone con 4 figli non ce la potrà mai fare con 400 euro mensili.
Ci domandiamo perchè la famiglia Bastianini ha deciso di trasferirsi da Foligno a Cerignola. Ci risponde il papà Antonio: "In Umbria purtroppo ci sono ospedali con carenti servizi, e poi i primi tre figli hanno avuto questi problemi per colpa della negligenza dei medici dell'ospedale. Così, avendo tanta fede e fiducia in Padre Pio, e conoscendo già da tempo il suo Ospedale effiicientissimo, la Casa Sollievo della Sofferenza, abbiamo deciso di trasferirci nelle vicinanze dell'Ospedale, per poter far curare i nostri figli dal Neuropsichiatra infantile Dott. Michele Germano, uno dei massimi esperti a livello nazionale per le patologie di cui soffrono i nostri bambini. Il Dott. Germano oltre ad essere il medico di tutti e quattro i bambini è anche una persone con un grandissimo cuore e secondo noi Padre Pio non poteva scegliere persona migliore per questo tipo di reparto.
Così, avendo delle vecchie amicizie in quel di Cerignola, abbiamo scelto questa città proprio perchè conoscevamo almeno qualcuno su cui poter fare un minimo di affidamento.
L'Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza però dista 1 ora di macchina da casa nostra e ogni mese dobbiamo fare delle visite ai bambini e con la nostra automobile (una vecchissima Renault Espace). Ogni volta che siamo andati a San Giovanni Rotondo, abbiamo avuto dei guasti al motore e siamo rimasti l'intera giornata in attesa di poterla riparare. Ringraziando il Signore a San Giovanni Rotondo ci sono molte persone caritatevoli e buone, e il meccanico ci ripara sempre la macchina senza chiedere nulla in cambio e una famiglia i albergatori ci offre sempre un pasto caldo dopo le visite in ospedale. Per questo motivo vorremmo trasferirci definitivamente nella città di Padre Pio, la città della carità dico io, dove potremmo far curare al meglio i nostri figli con la speranza di un futuro migliore, dove i frati Cappuccini hanno aperto un nuovo centro modernissimo per la riabilitazione dei bambini che si chiama "Gli Angeli di padre Pio".
Ecco, i nostri figli sono degli Angeli... e poi potremmo stare tutti più vicini a Padre Pio, che più volte ci ha dimostrato di esserci vicino, come quando siete arrivati voi del pellegrino di Padre Pio in nostro aiuto. Perchè sono sicuro... che vi ha mandato Lui.
"
 

AIUTA INSIEME A NOI LA FAMIGLIA BASTIANINI - ECCO COME FARE:

La famiglia Bastianini ha bisogno di aiuti di ogni genere, dal latte e pannolini per la bambina di 7 mesi, ai vestiti per tutti loro. Vivono a Cerignola e sia la mamma Federica che i quattro figli hanno problemi di salute anche molto gravi. Crediamo nella Misericordia di Cristo e nella Provvidenza che porti a questa famiglia un minimo di dignitosa esistenza.
Se volete inviare dei vestiti alla famiglia, dei pannolini per la piccola, del latte (senza lattosio) per la piccola, dei viveri, un soldino, vi consigliamo di contattare prima Federica, la mamma, che potrà darvi le taglie giuste per i figli, il tipo di latte e potrà così ringraziarvi del vostro buon gesto.
Chiamate Federica al numero 373-8587383

Indirizzo:
Famiglia Bastianini Antonio
Via Pigna, 7
71042
Cerignola (Foggia)
Italia

Per un contributo in denaro:

IBAN: IT12I0578778380048570138079
CODICE BIC (Per bonifici dall'estero): APULIT31XXX
Intestato a Federica Carioli

CARTA POSTEPAY: 4023 6006 6648 1595
Codice Fiscale: CRLFRC78R64I156N
intestata a Federica Carioli


di Massimo Pitti

29 gennaio 2015

FONTE: Il Pellegrino di Padre Pio
http://www.pellegrinodipadrepio.it/la-famiglia-bastianini-mamma-e-quattro-figli-invalidi-vivono-con-400-euro-almese-lappello-commovente-del-burbero/


Ancora e sempre vengo a "bussare" al cuore delle persone con questa richiesta di aiuto da parte di questa famiglia dalla grande Fede, ma martoriata da problemi di ogni tipo, sopratutto di tipo economico per via delle gravi patologie e invalidità che hanno colpito i 4 figli e la madre. Per aiutarli basta poco: degli alimenti, dei vestitini per i figli (chiamare prima sempre la madre però), un obolo donato generosamente.... ogni cosa può essere di grande aiuto a questa famiglia desiderosa di trasferirsi nel paese di Padre Pio, per poter dare maggiore e più efficace assistenza ai loro figlioletti malati e per stare vicino al loro (e non solo loro) Santo del cuore.
Per aiutare questa famiglia è stato aperto anche un evento su Facebook
"URGENTE! FAMIGLIA CON BIMBI CERCA AIUTI" al fine di poter far giungere questo loro appello a quante più persone è possibile.

Chiunque volesse e potesse aiutare questa famiglia, in qualsiasi modo, lo faccia.... la famiglia Bastianini ha veramente tanto bisogno dell'aiuto di tutti noi! Grazie di cuore.

Marco

venerdì 13 febbraio 2015

La storia di Noah e Lucas, vincenti nello sport ma sopratutto nella vita


Per un bambino di otto anni concludere una gara di triathlon è già di per sé una vicenda davvero insolita, ma Noah e Lucas hanno fatto qualcosa di straordinario, che ha fatto in pochi giorni il giro del mondo. La loro partecipazione a una gara di triathlon per bambini non ha solo commosso migliaia di persone in tutto il mondo, così avaro di buone notizie piene di umanità e Amore, ma ha anche mosso milioni donati all'Associazione creata dalla madre dei bimbi, Alissa Aldrich, la Lucas House.

Lucas Aldrich è infatti un bimbo di sei anni nato con una particolare forma di Lissencefalia: una rarissima malattia genetica che ha portato a uno sviluppo anomalo della corteccia cerebrale durante la gravidanza. I bimbi nati in questa condizione hanno un ampio e diversificato spettro della disabilità: Lucas non può parlare, muoversi o alimentarsi autonomamente. Ma quando si fa notare i problemi del fratellino, Noah risponde sempre con disarmante semplicità: A me piace tutto di lui. Lui è perfetto!.
La storia della famiglia Aldrich ha oltrepassato i confini dell'Idaho quando qualche giorno fa i due fratellini hanno partecipato a un triathlon locale, organizzato dalla YMCA Kids Programm: “E' stata un idea di Noah – ha dichiarato Alissa ai giornalisti – mi ha chiesto di farlo con suo fratello”. Le difficoltà pratiche non hanno certo spaventato la famiglia né il ragazzino di appena 8 anni, che ha cominciato subito ad allenarsi duramente per la competizione. Noah, che fino a pochi mesi prima nuotava a fatica, ha affrontato 200 metri a nuoto, trainando il fratellino su un canotto, per poi percorrere 3 miglia in bicicletta con attaccato un carrello apposito, con il quale da tempo Lucas va in giro per il quartiere con il fratello. Ultima tappa la corsa: Noah ha spinto la sedia a rotelle di Lucas per un miglio prima di tagliare il traguardo nell'esultanza generale.


L'impresa dei due fratellini ha emozionato centinaia, migliaia di persone facendo diventare virale la loro storia sui social network fino a finire sui notiziari nazionali e sui quotidiani di tutto il mondo. L'attenzione e l'ammirazione per i due bambini e la loro famiglia si è concretizzata non solo nelle migliaia di messaggi pieni di commozione che hanno ricevuto anche su facebook (Lucas House) e sul loro blog e sito (www.lucashouse.org) ma in donazioni per finanziare il grande progetto di Alissa: la costruzione di un hospice in grado di accogliere e aiutare bambini affetti da patologie terminali simili a quelle del figlioletto con programmi di pet therapy, music therapy, aquatic therapy, a supporto e miglioramento non solo della vita dei piccoli pazienti, ma sopratutto dei loro genitori. Ispirati dall'esempio inglese della Helen & Douglas House (un hospice per bambini creato da suor Frances Dominica, basato sull'esperienza personale raccontata in un libro da Jacqueline Worswich, madre di Helen), i coniugi Aldrich hanno aperto un blog e poi un sito per raccontare la loro esperienza. Il motto dell'associazione fondata dai genitori è “a Life without limits” e non potevano certamente scegliere nulla di meglio, spiega la mamma: “Lui fa tutto con noi, e noi cerchiamo di fargli fare esperienza di tutto il possibile”.



Le disabilità di Lucas infatti, non gli hanno impedito, grazie allo sforzo e l'Amore della sua famiglia, di sciare, visitare l'America, andare a Disneyland (grazie al programma Make e Wish) e per ultimo, di fare triathlon. Ad aiutarli non solo amici e parenti, ma anche tutti coloro che sono venuti a conoscenza della loro situazione: un gruppo di studenti della Boiso State University per esempio, li ha aiutati a progettare e costruire una piattaforma per aiutare Lucas a salire nell'auto di famiglia. Piccoli aiuti ma che acquisiscono un enorme significato. I coniugi Aldrich hanno sempre trattato Lucas come un membro a pieno titolo della famiglia, condividendo con lui tutto, riservando a entrambi i figli il medesino Amore e rispetto: lo straordinario attaccamento di Noah per Lucas non è mai stato forzato, è naturale, non artificioso o costruito per fare spettacolo e raccogliere solo le attenzioni mediatiche come spesso si sente raccontare. L'affetto nella loro famiglia non si confonde con il pietismo o la compassione superficiale: ed è proprio questa purezza di cuore che ha commosso tutti. In un intervista esclusiva rilasciata elle colonne del Telegraph, Alissa ha confessato: “E' vero, non può camminare, non può parlare e non può muoversi, ma è il bambino più felice che si può immaginare”. I due fratellini poi non si separano mai, e l'attenzione che Noah ha per Lucas è incredibile; ecco cosa racconta la madre: “Noah non prova gelosia per il fratello, o se dedichiamo maggiori attenzioni a Lucas piuttosto che a lui. Ma si arrabbia moltissimo quando qualcuno entra dalla porta e non lo saluta”.
Mentre il clamore mediatico si concentra sopra la loro casa, i due fratellini hanno già cominciato ad allenarsi per la prossima gara. La loro storia è fonte di ispirazione per tutti: “E' incredibile vedere come la storia di due bambini abbia fatto il giro del mondo e l'impatto che ha sulle nostre vite e su quelle di tante altre famiglie che vivono la nostra stessa esperienza!”, ha commentato Alissa.

4 agosto 2014

FONTE:Ilsussidiario.net
 http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/2014/8/4/Triathlon-Video-vince-una-gara-con-il-fratellino-disabile-la-storia-di-Noah-e-Lucas/518416/



Storia davvero meravigliosa, in cui c'è dentro proprio tanto: Coraggio, Volontà, Solidarietà e Amore.
Una storia da prendere come esempio, in ogni situazione della nostra vita.


Marco

venerdì 6 febbraio 2015

L'unione fa la forza. Giovanni ha bisogno di noi

Giovanni Andrea Chessa è un bambino di Sassari, ha 6 anni, da 3 fa la chemioterapia. Ha bisogno urgentemente di un trapianto di midollo. Non c'è molto tempo per trovare un donatore, solo una persona su centomila è compatibile. Stiamo raccogliendo le adesioni in Sardegna e in tutta Italia per eventuali donatori di midollo. Si parte da un semplice e indolore prelievo di sangue. Se avete tra i 18 e i 45 anni, godete di buona salute e avete un peso superiore ai 50 kg, sappiate che potreste fare la differenza per la vita di tanti pazienti. L'email per domande o dubbi è midollo@saccheddu.com.

I contatti telefonici invece sono questi:

- Privincia di Sassari, mandare un messaggio al numero 3339361772 (Adriano Mangoni), scrivendo nome e cognome, Adriano richiamerà per indicare il centro più vicino. Oppure contattare l'Admo Sassari al numero 3388695295 (Sig.Nicolò Spano)
- Olbia Sig.ra Sabrina Bardanzellu 3495772467.
- Cagliari Sig. Marco Melis 3473180103.
- Oristano Dott. Manca 3382390849.
- Nuoro Tel. 0784 34725-240855 presso Ospedale San Francesco.
- Admo tel 3336784711 (Sig. Massimo Argiolas)
- Admo Ozieri tel 3289157004 (sig.Salvatore Pinna)

26 Gennaio 2015

FONTE: Sassarinotizie.com
http://www.sassarinotizie.com/articolo-30084-l_unione_fa_la_forza_giovanni_ha_bisogno_di_noi.aspx


Con grande urgenza giro questo appello. Chiunque fosse disponibile a donare il proprio midollo per salvare la vita di questo bambino sardo di appena 6 anni, lo faccia urgentemente, telefonando ai contatti soprariportati. L'unione fa davvero la forza..... e questo bambino ha bisogno dell'aiuto di tanti. Grazie di cuore. 

Marco

domenica 1 febbraio 2015

Allergia letale, aiutatemi a cambiare casa


Santa Giuletta, 35enne affetta da una rara sindrome deve abitare lontana da agenti chimici e campagna

SANTA GIULETTA. Tre bambini piccoli, di 12, 10 e 6 anni, da curare e una sindrome, la Sensibilità Chimica Multipla (MCS) da combattere. Eppure basterebbero pochi mesi all’anno lontano dai campi agricoli per abbassare il livello di tossicità ed aumentare le prospettive di vita. «Non voglio morire perché i miei bambini hanno bisogno della loro mamma»: è la drammatica storia di Daniela Davilla, 35enne, originaria di Alessandria, domiciliata dal gennaio 2004 in viale Martiri della Libertà 46, di fronte al municipio di Santa Giuletta. La MCS è una sindrome immuno-tossica infiammatoria scatenata dall’esposizione agli agenti chimici. I sintomi sono causati da diverse sostanze, come pesticidi, farmaci, detersivi, profumi, inchiostro, vernici, materiali edili. La MCS causa patologie disabilitanti ai vari sistemi ed apparati: i sintomi sono crisi respiratorie, shock anafilattici, stanchezza cronica.

«Sin da bambina ho avuto una salute precaria – spiega la giovane mamma, che vive assieme al marito, metalmeccanico a Siziano –. La prima crisi respiratoria risale al 2011, un anno dopo mi è stata diagnostica la MCS. Attualmente peso 42 chilogrammi, mangio solo riso e patate biologiche. Anche i bambini hanno delle intolleranze e dobbiamo acquistare prodotti biologici, spendiamo quasi mille euro al mese per mangiare. Senza contare che ogni volta che tornano da scuola si devono “bonificare”, lavandosi e cambiandosi». Eppure basterebbe poco per alleviare la sua sofferenza: «La mia vita è appesa ad un filo – continua la Davilla –. Il mio organismo non può sopportare un’altra crisi causata dall’esposizione di sostanze chimiche. Pertanto cerco un’abitazione entro marzo, perché poi inizieranno i trattamenti chimici alle viti, che io non posso più tollerare. L’ultima crisi risale ad ottobre quando hanno fatto il trattamento con il diserbante accanto ai marciapiedi. La casa deve essere lontana dai terreni agricoli, l’ideale sarebbe ad un chilometro. Al mare o in montagna, non importa dove, ma per favore aiutatemi perché il tempo stringe, altrimenti sono condannata a morte. Sarebbero sufficienti due-tre mesi per abbassare il livello di tossicità del mio organismo». In Italia la MCS è riconosciuta malattia rara solo in alcune regioni: «Sto facendo richiesta per accedere con urgenza alle cure che effettuano a Londra – spiega –, cure costosissime, dai 20 ai 40mila euro, che non permettono la guarigione ma migliorano la qualità della vita e permetterebbero di nutrirmi».

Chi volesse aiutare Daniela Davilla può visitare il suo blog e pagina Facebook “UN Arcobaleno PER Daniela”, oppure contattarla al numero 0383-899173, oppure alla mail danielaminu8@gmail.com.

di Franco Scabrosetti

29 gennaio 2015

FONTE: La Provincia Pavese


Un appello più che mai importante, e sopratutto URGENTE, perchè Daniela Davilla, malata in forma molto grave di Sensibilità Chimica Multipla (MCS), ha bisogno nel giro di un mese di trovare un altra abitazione, in quanto dove risiede ora non può proprio più stare per via delle abbondanti irrorazioni di pesticidi nei campi attorno a casa sua che inizieranno a marzo e che le sarebbero letteralmente LETALI.
Se c'è qualche persona, o un Comune, o qualsiasi istituzione che potrebbe donarle un appartamento, anche piccolo, anche solo una stanza, in un luogo poco inquinato, lontano da campi, anche solo per qualche mese, anche in affitto..... si faccia avanti per favore, perchè la situazione è molto grave e urgente. Ne va veramente della VITA di una persona, per di più con 3 figli ancora piccoli a carico.

Grazie veramente di cuore a chi potrà aiutare questa giovane donna, bisognosa più che mai del nostro aiuto.

Marco