martedì 13 dicembre 2016

Gerardo è «innamorato», ma non ha un lavoro


Tanti anni fa Gerardo conobbe una ragazza. Fu amore a prima vista, andarono a convivere.
Non erano sposati, ma Gerardo le promise di amarla per sempre, «nella buona e nella cattiva sorte».

Ogni giorno Gerardo usciva di casa per andare a lavorare.
Erano felici, ebbero un figlio.
Lo chiamarono Andrea. Portò la gioia in famiglia.

Ogni mattina, all’alba, Gerardo usciva per andare a costruire case.
Era un muratore che, con la sua compagna, sognava un altro figlio.

Il 10 luglio del 1991, alle 11.05 del mattino, il cielo lo accontentò: nacque Giulia. Ma la gioia lasciò presto il posto alla paura.

Giulia era malata. Giulia aveva bisogno di cure.
Gerardo ricordò la promessa: «Nella buona e nella cattiva sorte». Poi guardò Giulia e giurò che non l’avrebbe mai abbandonata.
E si rimboccò le maniche.

Ogni mattina, all’alba, Gerardo usciva per andare a costruire case.
Ora era un muratore che doveva salvare sua figlia.

Se fosse stata una favola, dopo qualche difficoltà, i protagonisti avrebbero trovato una cura e sarebbero vissuti felici e contenti.
Ma Gerardo e Lucia, Andrea e Giulia esistono nella realtà.

Giulia ha tre malattie rare.

Da 24 anni Gerardo e Lucia lottano per garantirle una vita serena, e finora ci sono riusciti, e si vede: Giulia è una ragazza sempre allegra.
Ma il destino si accanisce contro la loro famiglia.

Due anni e mezzo fa, l’azienda dove lavorava Gerardo è entrata in crisi.
Gerardo ha perso il lavoro, ma non ha dimenticato la promessa.

«Nella buona e nella cattiva sorte», si ripete ogni giorno. Poi saluta la moglie, saluta Giulia, ed esce di casa per trovare un impiego.
E intanto fa corsi di specializzazione: prima era un semplice muratore, ora può guidare il muletto, montare e smontare ponteggi, lavorare alla bonifica dell’amianto e sulle gru.

«Sono pronto per qualsiasi lavoro fin da subito, e sono disponibile anche a viaggiare», dice Gerardo, che tra l’altro rientra nella categoria di lavoratori per cui l’Azienda che dovesse assumerlo potrà usufruire di agevolazioni.

Ma finora nessuno si è fatto avanti.
«Qualsiasi genitore vive per i suoi figli, e sapere di non poter assicurare a Giulia le cure necessarie per un’esistenza dignitosa è un dispiacere che mortifica l’anima e ti logora profondamente», dice Gerardo.
Che però non si arrende. Che però ancora spera.

In fondo, lui per mantenere la promessa ce la sta mettendo tutta.
Ma ha bisogno di aiuto. Di qualcuno che, offrendogli un lavoro, trasformi il finale di questa triste storia. In una favola.

di Tamara Ferrari

19 gennaio 2016

FONTE: Melanova.vanityfair.it
http://malanova.vanityfair.it/2016/01/19/gerardo-e-innamorato-ma-non-ha-un-lavoro/



Bell'articolo sulla situazione di Lucia e Gerardo Giovine e della loro figlia Giulia, affetta da ben tre patologie rare, che riporto sulle pagine di questo blog.
Purtroppo, anche se è passato quasi un anno da quando è stato scritto questo articolo, la situazione della famiglia Giovine non è cambiata e Gerardo è sempre alla disperata ricerca di un lavoro che possa permettere a lui e alla sua famiglia di andare avanti, nonché di poter seguire e curare come si deve la loro amata figlia.
Chiunque fosse in grado di aiutare questa famiglia, sopratutto offrendo loro un lavoro, non esiti a contattarli, per esempio sulla pagina Facebook di Lucia:
https://www.facebook.com/lucia.sellitti.7?lst=100000692229151%3A100005065186626%3A1481667983

Grazie a tutti!

Marco