martedì 23 agosto 2011

Vita rovinata dalle antenne


“Ho dovuto cambiare casa, ho avuto un abbassamento del sistema immunitario, neppure 4mila
firme sono servite”


Caro Carlino,

dal marzo 2005 ho dovuto abbandonare la mia casa per i danni alla salute causati dalle radiazioni delle antenne per cellulari installate sul terrazzo del condominio a 38 metri da casa mia. Mia mamma, invalida di 85 anni, che abita nell'appartamento sottostante a parte qualche ora per i servizi più pesanti, è rimasta sola.

Io ho avuto un forte abbassamento del sistema immunitario e delle piastrine nonché un continuo prurito sulla pelle da non riuscire a vivere. L'ematologo dell'ospedale di Ravenna, secondo il quale (così ha certificato) la causa erano le onde dei ripetitori, mi ha suggerito, allora, di andarmene da casa per rifare gli esami dopo 7/8 mesi. Ora le mie condizioni fisiche sono normali ma lo stress dovuto ad un continuo nomadismo (alcuni mesi in una casa e poi in un altra, dormendo anche in macchina ed in una roulotte poiché gli affitti qui al mare d'estate sono altissimi) è incredibile. Se resto in zona è per mia mamma, che ha bisogno di sostegno e di cure.
Tribunale ed avvocati non sono serviti a niente poiché la legge dice che se non si superano i 6 Vm è tutto regolare.
Quattromila firme presentate al Comune di Comacchio non sono servite a nulla.
Ho fatto costruire una gabbia di metallo intorno al letto, che si è rivelata pressochè inutile dai rilievi fatti dal Cnr di Bologna, poiché la potenza è talmente alta da rendere vano qualsiasi tentativo di schermatura.
Poiché le antenne sono sulla mia testa dal 1999, ora io sono diventata talmente sensibile a quelle radiazioni da percepirle sulla pelle in maniera esagerata. Io vi allego la foto della gabbia che ho intorno al letto e che non serve a niente.
Ormai ho scritto a tutti, compresi i ministri e gli incaricati all'argomento.
Nel mondo ormai gli elettrosensibili sono talmente tanti da essere riuniti in un Comitato internazionale: eppure ancora le compagnie telefoniche pagano biologi e scienziati per avere relazioni rassicuranti sulla nocività delle onde elettromagnetiche, in disaccordo naturalmente con tutti coloro che in migliaia di modi e attraverso serie ricerche hanno e continuano a dimostrare la loro pericolosità. Io non ce la faccio più a vivere in questo modo. Vi domando a chi mi devo rivolgere ancora. Grazie per l'attenzione.

Giuliana Bonazza
(Porto Garibaldi)

11 settembre 2008

FONTE: Il Resto del Carlino




Dolorosa testimonianza degli effetti deleteri che può avere l'inquinamento elettromagnetico sulla salute delle persone.
Quella dell'Ipersensibilità Elettromagnetica è una delle piaghe della nostra società di oggi, una patologia che va quasi sempre a braccetto con la Sensibilità Chimica Multipla. E nonostante ciò continuano a sorgere nuovi ripetitori, antenne sempre più potenti, senza contare la sempre più larga diffusione del wi-fi. Non è una bella situazione e persone come Giuliana (e non solo lei) ne fanno le spese.
Forse per avere un mondo migliore bisognerebbe veramente avere il coraggio di fare qualche passo all'indietro.... ma chi è disposto a farlo?

Marco

2 commenti:

  1. Guarda non me lo stare a dire, che ieri con nostro disappunto ci siamo trovati un ripetitore dietro casa, che oltretutto è piantato in mezzo al profilo bellissimo degli appennini di Quattro Castella che si vedono da casa mia!!!

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  2. Nooooo, che brutto accipicchia ! Ma ancora non lo capiscono che di ripetitori, meno ce ne sono e meglio è? E questi, se proprio non si può fare a meno di costruirne, devono comunque essere messi in zone isolate, lontane dalle abitazioni.
    Ma cosa c'è da stupirsi ormai? Da me stanno costruendo un enorme inceneritore praticamente a fianco della Barilla (migliaia di operai), vicino all'Ikea e ad altre zone molto industrializzate, nonchè vicino anche ad abitazioni e non lontano dal centro della mia città..... oramai il buon senso sembra proprio essere completamente scomparso ! :-(((

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