domenica 7 agosto 2011

Bimbi iperattivi e pesticidi: nuova ricerca USA

di Luigi Gallo

Secondo uno studio pubblicato recentemente sulla nota rivista scientifica internazionale 'Pediatrics', l'epidemia di bambini iperattivi nel mondo può essere causata da pesticidi (organofosfati), largamente utilizzati anche in Europa ed in Italia come insetticidi ed erbicidi.


Sarebbe a rischio il 10% della popolazione infantile. Claudio Ajmone, psicologo ed esperto di ADHD, denuncia: "L'Istituto Superiore di Sanità sapeva e non è intervenuto, la prima volta che abbiamo sollevato questo problema era il 2006".

Riportiamo di seguito il comunicato stampa sull'argomento, diramato a tutte le redazioni italiane, del Comitato di vigilanza pedriatica "Giù le Mani dai Bambini".

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COMUNICATO STAMPA DEL 18/05/10
NUOVO STUDIO USA SUI BIMBI IPERATTIVI: TROVATA CORRELAZIONE CON I PESTICIDI, A RISCHIO IL 10% DELLA POPOLAZIONE INFANTILE

L'epidemia di bambini iperattivi in USA e nel resto del mondo può essere causata da pesticidi (organofosfati), largamente utilizzati anche in Europa ed in Italia come insetticidi ed erbicidi. Ajmone (psicologo, esperto di ADHD): "L'IstitutoSuperiore di Sanity sapeva e non è intervenuto, la prima volta che abbiamo sollevato questo problema era il 2006". Roberti di Sarsina (Dirigente di Psichiatria): "Serve un'alimentazione sostenibile del bambino, basta merendine e coloranti artificiali". Poma (Giù le Mani dai Bambini): "Noi adulti causiamo queste sindromi ai bambini, e poi pretendiamo di curarli con psicofarmaci"

Harvard (USA) - Pubblicata in USA sulla nota rivista scientifica "Pediatrics" una nuova ricerca sull'intossicazione da pesticidi collegata all'iperattività dei bambini: i ricercatori hanno localizzato tracce di insetticidi nell'urina dei bambini, riscontrando come quelli con livelli più alti di tracce di polifosfati sono quasi due volte più a rischio di sviluppare ADHD (la sindrome dei bambini distratti e troppo agitati, ndr) rispetto a quelli con livelli normale di contaminazione. "C'è una preoccupazione crescente circa il fatto che questi insetticidi possono essere direttamente correlati con l'ADHD - ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters il dott. Marc Weisskopf, della Scuola di Harvard di Salute Pubblica, che ha lavorato allo studio - e quello che questa ricerca ha messo in chiara evidenza - ha aggiunto Weisskopf - è che tutto ciò è vero anche alle concentrazioni più basse".
Gli organofosfati furono originariamente sviluppati per la guerra chimica, e successivamente ampiamente utilizzati in agricoltura, nonostante i sospetti di tossicità per il sistema nervoso. Weisskopf ha rilevato come la presenza di questi agenti chimici nel cibo possa generare alcuni tra i sintomi comportamentali più comuni per l'ADHD, come ad esempio l'eccessiva impulsività, in ampie fasce di popolazione infantile, pari a circa il 10% dei bambini USA. "Siamo sempre stati dell'opinione, e i fatti ora ci stanno dando ragione - ha dichiarato il Dott. Paolo Roberti di Sarsina, Dirigente di Psichiatria all'AUSL di Bologna - che principalmente nell'ADHD ma anche in altre patologie come l'autismo, sono coinvolti fenomeni di intossicazione ed avvelenamento: soggetti che sono costituzionalmente più fragili, risultano sovraesposti a questi fattori, stesso dicasi per tutta una serie di coloranti artificiali che troviamo nelle più comuni caramelle e merendine. In futuro vedranno la luce sempre più ricerche in quest'ambito, che confermeranno la necessità di un'alimentazione "sostenibile" del bambino e anche della donna fin dalla prima gravidanza".


Un metodo efficace per risolvere il problema - dichiarano gli esperti - sarebbe la cosiddetta "diagnosi differenziale", una procedura diagnostica che permette di identificare le vere causa alla radice dei problemi di comportamento, distinguendo i problemi di origine ambientale da quelli psichiatrici. Un metodo che comporta però l'impiego di risorse spesso non disponibili nelle ASL. "E' clamoroso - dichiara il Prof. Claudio Ajmone, psicologo ed esperto di ADHD - era il 2006 la prima volta che abbiamo avanzato all'Istituto Superiore di Sanità ed all'Agenzia del Farmaco una richiesta ben circostanziata, per inserire una seria diagnosi differenziale nei protocolli diagnostico-terapeutici per l'ADHD. L'ISS prevede nei propri protocolli la diagnosi differenziale solo per poche patologie, e tra esse ad esempio non sono inclusi questi pesticidi. Se noi elidiamo dai casi di ADHD in cura con psicofarmaci tutti i casi il cui disagio comportamentale e frutto di altre cause, come questi pesticidi, o i coloranti alimentari, cosa ci resta dell'ADHD? Solo un grande business a favore delle multinazionali farmaceutiche. Noi non stiamo aiutando questi bambini, gli stiamo facendo del male".

Luca Poma, giornalista e portavoce di Giù le Mani dai Bambini, il più rappresentativo comitato di farmacovigilanza pediatrica in Italia conclude: "l'ADHD è figlia della nostra società: noi adulti causiamo questa sindrome ai nostri bambini, aggravando con la nostra noncuranza fattori di rischio ambientali, e poi pretendiamo di "rimediare" somministrandogli potenti psicofarmaci e metanfetamine che li espongono a rischi gravi per la loro salute. Facciamo ora appello all'Istituto Superiore di Sanità affinché un serio protocollo per una diagnosi differenziale completa venga applicato a tutti i bambini italiani in cura per problemi di comportamento".

FONTE: scienzaesalute.blogosfere.it
http://scienzaesalute.blogosfere.it/2010/05/bimbi-iperattivi-e-pesticidi-nuova-ricerca-usa.html


Bell'articolo che parla di uno dei (tanti) possibili effetti nefasti dei pesticidi, ovvero quello di generare un eccessiva iperattività nei bambini, cosa questa che ora è diventata anche una malattia con tanto di nome e sigla, e precisamente si chiama "Sindrome da deficit di attenzione e iperattività" (ADHD).
Faccio un plauso alle parole del Dott. Ajmone, psichiatra che dimostra di avere veramente a cuore la salute dei bambini, troppo spesso messi alla mercè di medici e psichiatri che con incredibile "leggerezza" prescrivono psicofarmaci ai poveri bimbi, la cui iperattività è forse causata proprio da un eccesso di sostanze chimiche nel loro organismo. A tal proposito, al pari di questo Dottore, mi auspico sinceramente che vengano fatti degli studi in proposito, perchè questo problema è serio ed è in continua espansione, e deve essere risolto alla radice, alla base, e non nelle conseguenze cercando di "tamponare" certi eccessi comportamentali, che certamente hanno una causa ben precisa, con i soliti dannosissimi psicofarmaci che fanno la gioia solamente delle case farmaceutiche.
Vorrei anche aggiungere che i genitori devono vegliare con molta attenzione su ciò che mangiano i propri figli.... essere troppo permissivi con dolci, merendine, patatine e altre cose del genere, sopratutto con cibi contenenti molti coloranti e conservanti, è un grande errore, le cui conseguenze potrebbero non farsi attendere tanto a lungo. Vegliate cari genitori, vegliate sulla salute dei vostri figli, e cominciate a farlo dalla tavola.... ne va della loro salute e quindi della loro vita! Una sana educazione alimentare deve iniziare fin da piccoli, e questa educazione avrà ripercussioni positive, oltre che sulla salute fisica, anche su quella comportamentale. E questo è molto importante!

Marco

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