domenica 3 giugno 2012

Parkinson da pesticidi: riconosciuta in Francia la malattia professionale

Lunedi 7 maggio è entrato in vigore in Francia un decreto che conferisce al morbo di Parkinson lo status di malattia professionale per gli agricoltori e stabilisce esplicitamente un nesso di causalità tra questa patologia e l'uso di pesticidi.

Lo scorso febbraio, la vittoria in tribunale di un agricoltore che aveva intentato una causa contro la Monsanto per averlo avvelenato con i vapori di uno dei suoi erbicidi, Lasso, aveva già creato un precedente.
A seguire una manifestazione di agricoltori al Salone dell'Agricoltura, presso lo stand dell’industria dei fitofarmaci, richiedeva il riconoscimento delle malattie professionali legate all'uso dei pesticidi e il ritiro dei prodotti pericolosi.
Il riconoscimento ufficiale rappresenta dunque una vittoria per questa mobilitazione e acquisisce un carattere importante sia a livello simbolico che concreto aprendo la possibilità a sostegni finanziari per l’incapacità di continuare a lavorare. Un percorso cui dar seguito in Italia aggredendo radicalmente le problematiche legate a produzione, uso e residui dell’agrochimica. Un esempio da seguire, dunque, e una strada, quella dei pesticidi, da abbandonare.

FONTE: aiab.it
http://www.aiab.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1487:parkinson-da-pesticidi-riconosciuta-in-francia-la-malattia-professionale&catid=1:ultime-news&Itemid=32


Notizia importante, che lascia intendere che vi sia una sempre maggior consapevolezza sui rischi legati all'uso di pesticidi chimici. Io sono un acceso sostenitore dell'alimentazione rigorosamente biologica e voglio sperare che questi risultati possano portare in futuro all'abbandono totale di questi fitofarmaci, così deleteri per l'ambiente e per la salute dell'uomo. Questa sarebbe davvero una GRANDISSIMA conquista per l'uomo.

Marco

1 commento:

  1. Intervengo su questo caso perchè ho una sorella parkinsoniana ed è stata anche veloce nel suo procedere la malattia, il medico per più di un anno diceva essere ansia, poi al funerale dello zio lo vista camminare ed ho insistito perchè si facesse vedere infatti era parkinson e anche trascurato, ora si sente dire che è familiare mentre da parte nostra non abbiamo avuto nessuno, anch'io ho sempre pensato ai pesticidi e vari conservanti che introducono nei cibi per conservarli a lungo termine, ma quello che non capisco è perchè i medici continuano a insistere sulla familiarità, penso che vogliono negare davanti all'evidenza e nascondere la verità. Ester

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