venerdì 14 giugno 2013

Di inquinamento si muore


Una mozione di Stabile votata all'unanimità ha chiesto al Ministero della Salute il riconoscimento della MCS come malattia invalidante

 
di Antonio Arduino

Gli ammalati di Sensibilità Chimica Multipla continuano ad essere malati invisibili, cittadini di serie B ai quali si negano i servizi garantiti dalla Costituzione, in particolare dall'articolo 3 che afferma “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” e dall'articolo 32 che recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Se così fosse gli ammalati di MCS non sarebbero lasciati soli e non si vedrebbero negato il diritto alle cure assicurate, gratuitamente, anche agli extracomunitari che arrivano clandestinamente nel nostro paese per i quali esistono ambulatori dedicati nelle strutture sanitarie nazionali.
Per gli ammalati di MCS no, niente ambulatori dedicati, né cure gratuite, anzi niente cure perchè la malattia per lo Stato non esiste. Il sistema sanitario nazionale non la contempla fra le patologie riconosciute e, ancora, non la prevede tra le malattie invalidanti. Diciamo ancora perchè grazie alla battaglia avviata da Adele Iavazzo, la 33enne aversana affetta da MCS di cui abbiamo dato notizia sul numero 5 di Nero su Bianco, qualche cosa sta per cambiare. Per la giovane donna potrebbe arrivare il riconoscimento della malattia dall'Inps. La visita medica effettuata a seguito della richiesta di applicazione della Legge 104 avrebbe ottenuto esito positivo dalla commissione locale, adesso c'è attesa per la conferma da parte della sede provinciale dell'istituto. Ma se pure arrivasse sarebbe applicabile se la malattia non è riconosciuta dallo Stato? La risposta potrebbe essere conseguenza della sollecitazione fatta dal Consiglio comunale di Aversa che il 28 dicembre 2012 all'unanimità ha votato positivamente la mozione proposta da Giuseppe Stabile, presidente dell'assemblea, di chiedere alla Regione Campania ed al Ministero della Salute il riconoscimento della sindrome di Sensibilità Chimica Multipla (MCS) come malattia invalidante così come avviene in gran parte dei paesi industrializzati tra cui gli Stati Uniti d'America, il Governo Federale e Provinciale del Canada, la Germania, il Giappone. Naturalmente la risposta potrebbe arrivare se la deliberazione del Consiglio comunale non rimanesse un puro atto formale di indirizzo ma venisse seguito e sollecitato l'iter da parte dell'Amministrazione Municipale.

26 maggio 2013

FONTE: Nero su Bianco

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