sabato 27 febbraio 2016

«Non ho diritto nemmeno a un’ora libera di aria pura»

L’appello di Imma, barlettana affetta da M.C.S.

«Devo indossare una maschera per proteggermi dall'inquinamento, utile a pochi che ci faranno i soldi e a spese dei molti che ne subiranno i veleni»: questo l'SOS lanciato dalla nostra concittadina Imma, affetta da M.C.S. (acronimo di Multiple Chemical Sensivity) ossia Sensibilità Chimica Multipla.

L'aria è da anni, nostro malgrado, un accumulo di sostanze tossiche che contaminano suolo, acqua e tutto ciò che ci circonda, determinando effetti cronici sulla salute. Le cellule di Imma non si sono adeguate ai limiti previsti dalla legge e non riuscendo ad arrestare metalli pesanti, diossine, arsenico, nanoparticelle si è ammalata gravemente. La M.C.S. o Sensibilità Chimica Multipla è una sindrome organica immuno-tossica ed infiammatoria corredata all'inquinamento ambientale, che si sviluppa per effetto di una prolungata esposizione a sostanze chimiche e in presenza di un accentuato livello di smog legato al traffico veicolare, ai complessi industriali e agli inceneritori che, giorno per giorno, rischiano di incenerire persino il nostro futuro.

Si tratta di una malattia progressiva, invalidante, irreversibile, cronica e purtroppo in costante aumento, e che già conta in Italia più di 10.000 vittime, costretti ad una vita che non è vita. Se non curata adeguatamente può provocare notevoli danni al sistema nervoso centrale, ai reni, al fegato, ai polmoni, al sistema muscolo-scheletrico e al sistema endocrino. Non è solo la malattia dei profumi, come la definiscono alcuni, ma una patologia fra le più gravi al mondo e ancora poco conosciuta. In Italia non tutti i medici la conoscono nonostante colpisca il 5% della popolazione e consigliano terapie il più delle volte inefficaci ed inadeguate. Per la diagnosi occorre recarsi a Roma, poiché il Lazio è l'unica regione che riconosce la malattia ma l'Italia non dispone di strutture altamente specializzate e adeguate al trattamento di questi pazienti "speciali". Per le cure occorre andare a Londra o Dallas, il che implica elevatissimi costi.

«Le esposizioni possono condurre ad un rapido decorso della patologia e causare in tempi brevissimi aggressive forme tumorali o leucemie - prosegue Imma - perciò evito ogni forma di esposizione tossica proteggendomi con una mascherina». Per questo si batte contro chi continua a bruciare rifiuti e promuove nuovi inceneritori in Italia. Imma è una donna coraggiosa, che cerca di sopravvivere, perché afferma «anche io ho diritto a vivere» ed è consapevole che il suo stato rende impossibile ogni convivenza con le abitudini quotidiane tossiche (essendo intollerante a profumi, detergenti, vernici ecc.). Non si arrende e continua a segnalare e denunciare la situazione sua e di molti in Italia prima che il fenomeno cresca vertiginosamente costringendo molti come lei a vivere in casa, microcosmo protetto da agenti esterni grazie ai depuratori dell'aria: una sorta di gabbia, d'oro certo, ma pur sempre una gabbia.

Per lei e per tutti i cittadini vittime dell'indiscriminata politica di chi non vuole mettere fine all'inquinamento: «Mi ribello e grido tutto il mio sdegno, il problema esiste e non riguarda solo me. Siamo tutti esposti, per questo Barletta deve conoscere la mia storia».

di REDAZIONEBARLETTAVIVA

24 febbraio 2016

FONTE: Barlettaviva.it
http://www.barlettaviva.it/notizie/non-ho-diritto-nemmeno-a-un-ora-libera-di-aria-pura/



E' da quando ho aperto questo blog che parlo e posto articoli sulla Sensibilità Chimica Multipla (MCS), in particolar modo testimonianze di persone malate che, senza tanti peli sulla lingua, parlano della propria situazione, che è poi quella di tante, tante persone in tutto il mondo.
Ebbene non mi stancherò mai di ringraziare abbastanza le persone che, come Imma e come tante altre al pari di lei, parlano di questa subdola, terribile malattia, della loro situazione e della situazione ambientale che c'è in Italia, spesso molto negativa perchè "avvelenata" da grandi complessi industriali, inceneritori, sversamenti o interramenti illeciti di rifiuti tossici e ogni quant'altro. I malati di MCS sono come "sentinelle" di questi "attentati" che vengono continuamente perpetuati al nostro ambiente, sono persone che ci dicono più che mai che dobbiamo avere il coraggio di fermarci, rivedere tutto e cercare di costruire una società basata su valori di rispetto e tutela della nostra cara madre Terra. 
Ascoltiamoli, ascoltiamoli...... fare propri questi Valori significa fare del bene a noi stessi, ma anche ai nostri figli, ai nostri nipoti e a tutte le generazioni future. Significa dare loro in eredità un paese e una società migliore. E non è veramente una cosa da poco!

Marco

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