martedì 16 febbraio 2016

Rosanna Benzi e la sua straordinaria voglia di vita


Una donna, forza della natura, spirito libero

Quante volte ci si ritrova a dire
basta! Quante volte siamo demoralizzati, scoraggiati, tristi, abbattuti e non troviamo le forze per rialzarci, pensando che il mondo intero sia contro di noi. Ci sono momenti della vita in cui tutto appare nero, in cui sembra che l’intero universo si sia coalizzato per farci dispetto. Il dolore, la rassegnazione prendono il sopravvento e non si trova più la via d’uscita. La disperazione si fa largo nell’anima, nel cuore c’è un macigno che lo stritola e una domanda pulsa nella mente: “Perché a me?”.
Ho voluto fare questo preambolo per introdurre la vita di un personaggio a molti noto soprattutto a coloro che hanno la mia età; mentre forse i giovani, gli adolescenti non conoscono la sua storia. Ed è giusto a mio avviso ricordarla, anche perché il 4 febbraio si sono celebrati i 25 anni dalla sua scomparsa. Sto parlando di una donna straordinaria, che non si è fatta abbattere dalla vita, ma l’ha combattuta fino al suo ultimo respiro: Rosanna Benzi.
Ciò che ancora oggi ricordo di lei è il suo sorriso restato immutato nel tempo. Quel sorriso aperto che sapeva d’amore e di gioia che tante persone non hanno. E la sua incredibile, insaziabile voglia di fare e quel senso di libertà che riusciva ad emanare nonostante la sua condizione. Libertà: una parola che molti non conoscono perché chiusi dentro le loro paure, delle volte immaginarie, costruite su paranoie e quindi, non reali. Si può essere liberi seppure chiusi dentro quattro mura e, al contrario, si può essere prigionieri anche di se stessi nonostante la capacità di muoversi e di uscire.
Rosanna aveva circa 13 anni quando fu colpita da una delle forme più gravi di poliomielite, quella bulbo-spinale, che le causò una tetraplegia e una grave insufficienza respiratoria. Originaria del Piemonte fu subito ricoverata all’Ospedale San Martino di Genova e da lì è entrata nel "famoso" polmone d’acciaio che lei battezzò scherzosamente: “il mio scaldabagno”.
La cosa sbalorditiva di questa donna che ha vissuto il resto della sua vita (ben 29 anni) in quella condizione, era la sua innata voglia di vivere da protagonista e non da spettatrice. Non si è mai demoralizzata davanti alla malattia, ma con coraggio l’ha affrontata conoscendo anche l’amore. Si è districata proponendo tanti progetti, alcuni dei quali attivi ancora oggi. Con queste parole potete comprendere il suo pensiero: “Credo che la vita vada sempre vissuta comunque, perché non vivere è essere sconfitti. E non credo che sia giusto, essere sconfitti”.
Primo Levi in una missiva le ha scritto delle frasi bellissime che vi ripropongo: “L’effetto della sventura è imprevedibile: ciascuno di noi possiede riserve che nessuno conosce, neppure lui stesso. Tu ne hai attinto una sapienza che sorprende: hai imparato a cercare soddisfazione nelle cose che hai, non in quelle che ti mancano; hai sperimentato che tutte le esperienze, anche le più dure, possono arricchire, e sei diventata ricca”.
All’età di 28 anni Rosanna fondò e diresse una rivista dal nome: "Gli Altri" nella quale scriveva campagne di sensibilizzazione nei confronti dei temi dell’handicap e dell’emarginazione sociale. Tra queste vanno ricordate la campagna contro le barriere architettoniche e le coraggiose inchieste sui diritti alla sessualità dei disabili. Scrisse anche libri, il primo sulla sua storia dal titolo emblematico: "Il vizio di vivere".
Ecco chi era Rosanna Benzi; non solo una donna, ma un simbolo di coraggio, di forza, di amore per la vita e di altruismo, che ha saputo trarre il meglio di ogni cosa. E’ riuscita a realizzare tutti i suoi sogni, dato che non ha visto dinanzi a sé ostacoli insormontabili, ma problemi risolvibili con la determinazione. Il 4 febbraio 1991 a soli 43 anni non ancora compiuti, il "bruco" si è trasformato in una meravigliosa farfalla libera di volare.
Per ricordare Rosanna Benzi il 20 febbraio alle ore 21 si terrà uno spettacolo presso il Teatro S. Sabina a Genova – accessibile ai disabili – con testimonianze, video ed estratti dei suoi libri. Ingresso libero.


di Dora Millaci 

3 febbraio 2016

FONTE: Dailyslow.it
http://www.dailyslow.it/rosanna-benzi-e-la-sua-straordinaria-voglia-di-vita/



Splendido articolo dell'amica Dora Millaci che propongo con grande piacere sulle pagine di questo blog.
Quando Rosanna Benzi si è trasformata in "farfalla", il 4 febbraio 1991, io avevo 15 anni, ero in un età della vita in cui ero preso da tante cose e piuttosto "distratto" verso certe tematiche..... eppure ciò nonostante di Rosanna Benzi mi ricordo bene, per averla vista in qualche occasione in televisione, e mi destò una grande impressione per la sua tenacia, voglia di fare e di vivere nonostante le sue condizioni di pressochè totale immobilità. Ora, a distanza di tempo e con maggior capacità di riflessione e di empatia, non posso fare altro di dire che Rosanna era veramente una grande Donna, sopratutto un grande esempio, ieri come ora, per tante, tante persone. Credo che ogni persona, pensando a lei, possa trarre forza e motivazione in ogni situazione della vita, anche quelle che ci sembrano più nere. E so con certezza che questa forza Rosanna l'ha trasmessa veramente a tante persone, durante l'arco della sua vita.
E allora fa solo bene ricordarla a 25 anni di distanza dalla sua scomparsa, perchè certi esempi rimangono immutabili nel tempo e ci "spronano" sempre a cercare di essere migliori.

Marco

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