giovedì 29 dicembre 2011

L'Emilia Romagna conferma l'impegno per la sperimentazione guidata da Zamboni

Il Consiglio regionale si impegna a confermare la copertura economica di 2,5 milioni di euro per avviare la sperimentazione del cosiddetto "metodo Zamboni" sulla Sclerosi Multipla. A darne notizia è l'associazione CCSVI - Sm Onlus


ROMA - Il Consiglio regionale dell'Emilia Romagna ha votato all'unanimità, prima del Natale, un ordine del giorno che "impegna la giunta a confermare la copertura economica" per ‘Brave Dreams' (BD), la sperimentazione guidata da Zamboni, e a farla partire entro tre mesi. A darne l'annuncio è l'Associazione CCSVI - Sm Onlus, che da anni si batte per il riconoscimento della Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale - la nuova patologia venosa scoperta dal prof. Paolo Zamboni (Università di Ferrara) - e della sua correlazione con la Sclerosi Multipla. Tale sperimentazione, è ricordato nell'odg approvato, si chiama 'Studio della efficacia e della sicurezza del trattamento con angioplastica venosa sui pazienti affetti da sclerosi multipla', ed è un progetto "che sta riscuotendo un crescente interesse da parte delle strutture sanitarie e scientifiche nazionali, europee e mondiali".


Il finanziamento, di 2,5 milioni di euro, spiega l'associazione era il grande scoglio su cui tale sperimentazione si era arenata. "L'unico intoppo possibile dal momento che BD è stato approvato dal Comitato Etico da oltre un anno - aggiunge l'associazione -, e che tutto è da tempo rigorosamente pronto per partire. Adesso, la Regione ER si è impegnata definitivamente, e non potrà più esserci passaggio burocratico od ostacolo di altra natura che tenga". L'Associazione CCSVI - Sm Onlus, inoltre, esprime enorme interesse per il fatto che l'Ospedale di Cona, nel quale si trasferirà tra qualche mese il S. Anna di Ferrara, possa diventare centro di riferimento per tutta Italia per le due patologie: da subito, centro pubblico diagnostico e sede di sperimentazioni terapeutiche, e in un futuro luogo di eccellenza nel quale sia praticata liberamente per CCSVI e SM la terapia individuata da Zamboni e da Fabrizio Salvi (neurologo dell'Ospedale Bellaria di Bologna), ossia l'angioplastica dilatativa (Pta).

"Brave Dreams, Sogni Coraggiosi - spiega l'associazione -, acronimo per Brain Venous Drainage Exploited Against Multiple Sclerosis, significa sfruttare il drenaggio venoso contro la Sclerosi Multipla. Paolo Zamboni ha scoperto la CCSVI e la stretta correlazione tra questa e la Sclerosi Multipla: in pratica, un altissimo numero di malati di SM ha le vene che scaricano il sangue dal sistema nervoso centrale (giugulari e del torace) malformate e/o occluse. Ha scoperto anche che, ‘liberando' le vene malformate e occluse con l'angioplastica, tecnica mininvasiva a bassissimo rischio praticata da oltre vent'anni per disostruire le arterie, i sintomi della Sclerosi Multipla migliorano sensibilmente e la malattia può bloccarsi". Numerosi gli studi su questa tecnica, aggiunge l'associazione, "ma occorre una sperimentazione che risponda a tutti i criteri internazionalmente richiesti perché l'evidenza scientifica di tutto questo diventi inoppugnabile e accettato da tutti. Questa sperimentazione si chiama Brave Dreams, e finalmente partirà".

26 dicembre 2011

FONTE: http://www.superabile.it/web/it/REGIONI/Emilia_Romagna/News/info1713703727.html


Un solo commento: FINALMENTE SI INIZIA.... era ora !

Marco

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