giovedì 20 settembre 2018

Intolleranze ad agenti chimici, Mater Domini polo di riferimento


Sinergia operativa tra Scura e la senatrice Vono (M5S)


Il commissario e la parlamentare elaborano un percorso

Nasce nel segno della sinergia tra il commissario di governo al Piano di rientro Massimo Scura e la senatrice pentastellata Silvia Vono, la condivisione di un percorso volto ad affrontare la sfida sanitaria rappresentata dal fenomeno in aumento delle malattie scatenate da intolleranze come la Sindrome da Sensibilità Chimica Multipla (MCS), un'intolleranza agli agenti chimici presenti nell'ambiente che comporta gravissimi sintomi, decorso progressivo con possibile invalidità totale e problemi ai principali organi del corpo. Vono in particolare, per come emerso in un incontro svoltosi ieri nei locali dell'ex Villa Bianca, ha condiviso la decisione del commissario, tradotta in un decreto ad hoc, di istituire un Centro di riferimento per l'assistenza ai cittadini affetti da queste patologie nell'azienda ospedaliero universitaria Mater Domini, evitando ai pazienti il calvario delle visite fuori Regione. Secondo la senatrice, con il decreto Scura si fanno due passi avanti: «Il primo è la costituzione di un gruppo di lavoro di esperti specialisti, in modo da approfondire la questione e dare risposte ai pazienti che soffrono (compresa l'esenzione dal ticket). Il secondo è l'istituzione di un polo al Mater Domini che sarà anche centro di ricerca, sperimentazione e cura a livello nazionale. Si potrà creare - osserva la parlamentare - un indotto scientifico, vista la presenza dei ricercatori dell'Università Magna Graecia, e anche terapeutico, favorendo la mobilità attiva dei pazienti verso la nostra regione, viste anche le condizioni climatiche favorevoli al decorso della malattia». La parlamentare ha prospettato un incontro al ministero della salute per chiedere, tra l'altro, l'inserimento nei Lea della sindrome MCS. Le malattie infiammatorie e multifattoriali, causate da intolleranze spesso non diagnosticate in maniera corretta e tempestiva, pagano lo scotto della «mancanza di consolidate conoscenze e criteri diagnostici, mentre i malati al terzo stadio, seppur gravissimi, faticano a ottenere il riconoscimento di invalidità. Ecco perché - rimarca Vono - molti pazienti chiedono alla Regione di attivarsi». A Villa Bianca, struttura del policlinico Mater Domini, hanno partecipato all'incontro con Scura e Vono il direttore amministrativo dell'azienda Antonio Belcastro, il direttore sanitario Caterina De Filippo, il direttore del presidio ospedaliero Asp Antonio Gallucci, il primario di odontoiatria Giuseppe Fortunato. C'erano anche il professor Ottaviano Tapparo, tra i massimi esperti mondiali di MCS in campo odontoiatrico, e la genetista Maria Grazia Bruccheri. Secondo dati emersi dalla riunione sarebbero circa 35 mila i pazienti MCS accertati, mentre l'insieme delle malattie multifattoriali raggiungerebbe ormai il 25% circa della popolazione.

(b.c.)

23 agosto 2018

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