martedì 24 novembre 2015

Dopo la morte della moglie marcia contro l’inquinamento


Carmine Piccolo, ex atleta e insegnante

Attività fisica e benessere. L’efficacia del binomio è provata scientificamente. Ma, attraverso le gambe di Carmine Piccolo – atleta dal glorioso passato e allenatore apprezzato -, la corsa è diventata anche il mezzo per sollecitare più attenzione all’ambiente e anche alla salute. Insegnante di educazione motoria all’istituto Pascal a Manerbio, due anni fa ha perso sua moglie Rosalba. Se l’è portata via una forma rara di leucemia. Un’esperienza che lo ha fatto entrare in contatto con patologie gravi, mielomi e linfomi in forte diffusione nelle aree maggiormente inquinate. E così, il dolore per la scomparsa di Rosalba e la passione per la corsa –
«Da ragazzino sfidavo i motorini sui 100 metri e a Formia ho corso con il mio amico Pietro Mennea» – Lo hanno trasformato nell’ambasciatore della salute pubblica. «No cave, No discariche, basta tumori» e poi l’elenco di tutti i paesi della provincia sui cui territori ci sono cave e discariche. Tutto sulla maglia che indossa girando l’Italia per le corse podistiche e le manifestazioni ambientaliste. «Mi seguono in tanti, ma non faccio politica. Porto un messaggio per sensibilizzare amministratori e cittadini. Domenica sarò a Montirone per protestare contro la realizzazione di una cava. Stasera vado all’assemblea a Calcinato. Hanno problemi di cattivi odori per fanghi non trattati».

(l.g.)

13 novembre 2015

FONTE: Corriere della Sera - Brescia

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