martedì 9 settembre 2014

La sedia di Lulù: la forza e l’emozione di ricominciare


“Lei non ti parlava di amore, era amore e basta, non ti parlava di felicità, era felicità e basta” (La sedia di Lulù)

Questa è la storia di Alessandra e di Lulù, questa è la storia di un’amicizia. Ma è anche una storia di volontà, coraggio e forza.
Tutto parte dall’11 settembre 2002, quando Alessandra ha un incidente stradale a causa del quale perde l’uso delle gambe. Ma la vita continua e lei se la deve reinventare. Non è facile ma il suo motto è quello di “farcela”. Così si impegna nella riabilitazione e cerca di trovare il lato positivo in quello che fa. Tuttavia il mondo non è sempre comprensivo: barriere grandi e piccole si frappongono tra lei e la sua tenacia. Finché un giorno una palletta di pelo nero irrompe nella sua vita: si chiama Lulù, ed è una cucciola di labrador incrociata con un pastore tedesco.

Inizia un legame intimo ed esclusivo.Io avevo fatto enormi progressi, mi sentivo più padrona di me e anche la capacità di prendermi cura di Lulù lo confermava agli occhi di tutti. Mi resi conto che, in qualche modo, quel cane stava diventando lo specchio di alcune mie capacità che avevo creduto perse” racconta Alessandra. Con l’occasione di addestrare Lulù, Alessandra conosce Daniela Scanelli, istruttrice cinofila del centro Green Paradise. Lulù sin da subito fa sfoggio delle sue capacità, della sua sensibilità e diventa un perfetto “animale da supporto”: le riporta gli oggetti, impara a chiamare i famigliari in caso di difficoltà, le porta il cellulare quando suona e aiuta a caricare la lavatrice e a stendere.

L’affinità tra Alessandra e Lulù è tale che le due iniziano a partecipare alle gare di “obedience”, disciplina sportiva che punta sull’affiatamento cane-uomo e sulla capacità del 4zampe di rispondere in modo rigoroso alle richieste del padrone. Sono brave, vincono e Alessandra diventa la prima ragazza disabile in Italia a ad arrivare al livello agonistico in classe II.

Ma la storia non finisce qui: nel suo percorso Alessandra conosce Marina Casciani di ChiaraMilla, associazione di promozione sociale sportivo dilettantistica, che si occupa di Pet Therapy. E da questo incontro nasce "La sedia di Lulù", un libro che racconta una storia fatta di amore, di amicizia, di bellezza e di gioia di vivere. Un libro che non è solo un esempio del “ricominciare”, ma anche uno strumento per fare del bene: infatti i ricavati delle vendite saranno devoluti alla struttura di ChiaraMilla, affinché diventi sempre più a misura di disabili. Alessandra e Lulù, grazie al libro cominciano a girare per scuole, città, e arrivano anche in tv. E ogni volta che raccontano la loro storia qualcosa succede: il mondo sembra avere nuove sfumature e la voglia di combattere sorridendo si fa tenace e persistente.

di Alessandra Marsaglia

21 ottobre 2013

FONTE: buonenotizie.it
http://www.buonenotizie.it/in-evidenza/2013/10/21/la-sedia-lulu-la-forza-lemozione-ricominciare/


Una bella storia, una delle tante che ci parla del rapporto strettissimo che ci può essere tra un uomo e un animale, in questo caso tra una donna disabile e un cane.
E non mi stancherò mai di dirlo: trattiamo bene i nostri cari amici animali, non tradiamo la loro fiducia! Loro ci danno tantissimo, in affetto, compagnia, dolcezza, fedeltà..... loro ci danno veramente tutto di loro stessi. Non deludiamoli allora, e quello che ci daranno in contraccambio sarà sempre di più di quello che ci potremo aspettare.

Marco

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