martedì 15 novembre 2011

Costretta a vivere in auto per allergie, Ester avrà un sussidio e cure a Londra

Il vicesindaco interviene a favore della ragazza che viveva in auto causa la «sensibilità chimica multipla» Lanciata sottoscrizione per le terapie in Inghilterra

ROMA - Per due anni la sua casa è stata un’automobile, la doccia una fontanella dell’ospedale San Giovanni. Ma adesso tornerà a vivere una vita «quasi normale», grazie alla solidarietà di chi ha conosciuto la sua storia dopo la denuncia di Corriere.it. Ester Lupo, per anni costretta a una vita da nomade a causa dell’MCS - una malattia che provoca la progressiva intolleranza a qualsiasi sostanza chimica - avrà un sussidio del Comune di Roma e potrà curarsi in un centro specializzato a Londra. Un lietofine per la giovane romana che aveva dovuto abbandonare il suo appartamento per 20 mesi e, in quel periodo di vita in strada, aveva collezionato 4.000 euro di multe per divieto di sosta.

L’APPELLO DI CORRIERE.IT - La sua storia, dopo l’appello lanciato l’8 settembre da Corriere.it per cancellare le sanzioni, ha sollevato l’interesse del Campidoglio. E qualche cosa di concreto, di positivo è accaduto. Il vicesindaco di Roma ha deciso di incontrarla personalmente: «Non sapevo nulla di questa patologia – ha spiegato Sveva Belviso – pensavo che alcuni elementi di questa storia fossero addirittura esagerati. Ma dopo aver visto le sue cartelle cliniche e averla conosciuta non abbiamo avuto dubbi e ci siamo subito attivati».

ANNULLATE MULTE, ARRIVA SUSSIDIO - Il Campidoglio, attraverso il comando dei vigili urbani, ha richiesto al Prefetto che vengano annullate tutte le sanzioni. Le multe accumulate in quei due anni saranno cancellate entro dicembre 2011. Per aiutare Ester, che a causa dell’MCS anni fa ha perso il lavoro, il vicesindaco ha anche stabilito che le venga corrisposto un sussidio mensile di circa 1.000 euro. Questa sovvenzione, però, da sola non basterebbe a coprire le spese sanitarie per una terapia adeguata. Per questo, l’Amministrazione Comunale ha lanciato una sottoscrizione in suo favore.

GARA DI SOLIDARIETA’ - I fondi raccolti ( C/C Postale n. 64306814, IBAN presso Banca Bnl IT48S0100503222000000000710 ) serviranno per finanziare un ciclo di immunoterapia di desensibilizzazione di 27 mila sterline a cui Ester si potrà sottoporre presso il Breakspear Hospital di Londra. Un centro all’avanguardia in Europa che consente di ridurre fino all’80 per cento i sintomi di questa patologia. «Spero che così Ester possa tornare ad avere una vita di relazione normale e trovare anche l’amore», ha commentato la Belviso.

UNA NUOVA SPERANZA - Oltre a Ester, a Roma sono diverse decine le persone che convivono con la sindrome da Sensibilità Chimica Multipla (MCS). «Ci risulta che nella nostra città ci sia un altro caso grave come quello della signora Lupo – ha sottolineato il vicesindaco -. Se questa persona ci contatterà applicheremo la stessa procedura». Dopo anni di sofferenze e una vita da nomade, Ester è incredula: «Devo ancora prendere coscienza di tutto, ma sono molto felice. Quindici giorni fa sono stata costretta a tornare in macchina perché i vicini di casa avevano inconsapevolmente usato vernici e solventi. Ora mi sembra un sogno, spero che si realizzi presto».

Sofia Capone
Giuseppe Cucinotta

28 ottobre 2011

FONTE: corriere.it
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_ottobre_28/storia-di-ester-sara-curata-lietofine-1901977159791.shtml


Ecco una di quelle notizie che fa davvero piacere riportare su questo blog.
Invito tutte le persone che ne hanno la possibilità, ad aiutare Ester con un contributo alle coordinate riportate nell'articolo, affinchè il sogno di poter partire per il Breakspear Hospital di Londra possa diventare realtà.
Naturalmente la speranza di tutti è quella che i malati di Sensibilità Chimica Multipla in futuro possano curarsi anche in casa propria, senza difficili e dispendiose trasferte all'estero, ma per fare questo è necessario allestire anche da noi delle cliniche altamente specializzate come questa o come quella del Dott. Rea a Dallas. Auguriamoci che questo possa veramente avvenire, per il bene di tanti malati.

Marco

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