Nell'ultimo anno accertati quindici casi, il doppio della media italiana. In gran parte di tratta di leucemie o di neoplasie al cervello. E molti genitori preferiscono mantenere ancora l'anonimato
TARANTO - I bimbi di Taranto si ammalano più facilmente di tumore. E la malattia comincia ad aggredirli già durante la gestazione con effetti che possono avere ripercussioni per tre generazioni. L´allarme lo lancia il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno nella duplice veste di primo cittadino e pediatria. Al suo fianco, nella conferenza stampa a Palazzo di città, due medici ionici conosciuti e stimati da tutti: Pino Merico, primario di pediatria, e Patrizio Mazza, primario di ematologia. Entrambi noti per essere in prima fila nel denunciare le conseguenze dell´inquinamento industriale.
Nell´ultimo anno sono quindici i bambini tarantini, di età compresa tra uno e quattordici anni, ricoverati per neoplasie. In larga parte si tratta di leucemie o tumori solidi al cervello. Il dato è esattamente il doppio della media nazionale e comunque va considerato per difetto. "Molti genitori - ha spiegato Merico - preferiscono ricoverare i figli in ospedali di altre Regioni. Questi casi sfuggono al nostro monitoraggio". In realtà in riva allo Ionio da tempo si invoca l´istituzione del registro tumori, strumento indispensabile per valutare con scientifica certezza l´incidenza di tumori nell´area tarantina. "Servono registri di incidenza visto che la cancerogenesi è cumulativa nel tempo per effetto dell´esposizione cronica agli agenti inquinanti. I realtà bisognerebbe chiudere tutti gli impianti industriali almeno per trent´anni" - ha aggiunto il dottor Mazza.
"Era necessario diffondere questi dati - ha poi detto il sindaco Stefàno - per richiamare l´attenzione sull´incremento dei tumori in età pediatrica". Il primo cittadino si è poi soffermato sulle possibili cause dell´incremento di neoplasie. E sul banco gli imputati ovviamente è finito l´inquinamento derivante dalla grande zona industriale proprio a ridosso del capoluogo. Ma Stefàno ha insistito anche sugli effetti dello smog prodotto dalle auto, chiudendo con un appello. "Occorre maggiore informazione e i genitori devono prestare attenzione anche nella vita quotidiana. E' sbagliato, per esempio, consentire ai bambini di giocare con i telefoni cellulari".
di Mario Diliberto
FONTE: espresso.repubblica.it
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/bambini-ammalati-di-tumore%3Cbr-%3Ea-taranto-il-record-nazionale/2112022
Cosa ci si poteva aspettare da una città in cui è presente il più grande complesso siderurgico d'Europa, l'Ilva, in cui è presente un enorme raffineria, quella dell'Eni, in cui vengono perpetrati ogni giorno ogni genere d'insulti ambientali? Queste sono le conseguenze di tali insulti, e teniamo ben presente che i dati riportati sono da prendere con le molle, perchè molti bambini malati vengono portati in centri fuori Taranto, quindi i valori sarebbero notevolmente più elevati. Non aggiungo altro, tranne dire che ogni errore, ogni insulto, ogni aberrazione, ogni azione dettata solo da interessi economici, si paga.... la cosa brutta è che spesso e volentieri a pagare sono gli innocenti.
Marco
TARANTO - I bimbi di Taranto si ammalano più facilmente di tumore. E la malattia comincia ad aggredirli già durante la gestazione con effetti che possono avere ripercussioni per tre generazioni. L´allarme lo lancia il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno nella duplice veste di primo cittadino e pediatria. Al suo fianco, nella conferenza stampa a Palazzo di città, due medici ionici conosciuti e stimati da tutti: Pino Merico, primario di pediatria, e Patrizio Mazza, primario di ematologia. Entrambi noti per essere in prima fila nel denunciare le conseguenze dell´inquinamento industriale.
Nell´ultimo anno sono quindici i bambini tarantini, di età compresa tra uno e quattordici anni, ricoverati per neoplasie. In larga parte si tratta di leucemie o tumori solidi al cervello. Il dato è esattamente il doppio della media nazionale e comunque va considerato per difetto. "Molti genitori - ha spiegato Merico - preferiscono ricoverare i figli in ospedali di altre Regioni. Questi casi sfuggono al nostro monitoraggio". In realtà in riva allo Ionio da tempo si invoca l´istituzione del registro tumori, strumento indispensabile per valutare con scientifica certezza l´incidenza di tumori nell´area tarantina. "Servono registri di incidenza visto che la cancerogenesi è cumulativa nel tempo per effetto dell´esposizione cronica agli agenti inquinanti. I realtà bisognerebbe chiudere tutti gli impianti industriali almeno per trent´anni" - ha aggiunto il dottor Mazza.
"Era necessario diffondere questi dati - ha poi detto il sindaco Stefàno - per richiamare l´attenzione sull´incremento dei tumori in età pediatrica". Il primo cittadino si è poi soffermato sulle possibili cause dell´incremento di neoplasie. E sul banco gli imputati ovviamente è finito l´inquinamento derivante dalla grande zona industriale proprio a ridosso del capoluogo. Ma Stefàno ha insistito anche sugli effetti dello smog prodotto dalle auto, chiudendo con un appello. "Occorre maggiore informazione e i genitori devono prestare attenzione anche nella vita quotidiana. E' sbagliato, per esempio, consentire ai bambini di giocare con i telefoni cellulari".
di Mario Diliberto
FONTE: espresso.repubblica.it
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/bambini-ammalati-di-tumore%3Cbr-%3Ea-taranto-il-record-nazionale/2112022
Cosa ci si poteva aspettare da una città in cui è presente il più grande complesso siderurgico d'Europa, l'Ilva, in cui è presente un enorme raffineria, quella dell'Eni, in cui vengono perpetrati ogni giorno ogni genere d'insulti ambientali? Queste sono le conseguenze di tali insulti, e teniamo ben presente che i dati riportati sono da prendere con le molle, perchè molti bambini malati vengono portati in centri fuori Taranto, quindi i valori sarebbero notevolmente più elevati. Non aggiungo altro, tranne dire che ogni errore, ogni insulto, ogni aberrazione, ogni azione dettata solo da interessi economici, si paga.... la cosa brutta è che spesso e volentieri a pagare sono gli innocenti.
Marco
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