Un'infezione contratta a soli tre anni durante un intervento chirurgico ha reso totalmente invalida una bambina che dopo una nascita difficile si apprestava ad abbracciare una vita serena e vivace. Per Angela e la sua famiglia è invece iniziato un tunnel di atroce sofferenza, attraversato solamente con una incrollabile Fede.
PARTO PREMATURO - «La gravidanza di mia moglie Maria era buonissima» - parla il padre Tommaso Esposito - «Il 17 giugno 2001 aveva fatto la visita e il ginecologo la trovo in ottimo stato, ma due giorni dopo ci furono delle complicazioni, tanto il medico decise di farla trattenere in clinica. La situazione peggiorò e richiese l'intervento di un'ambulanza considerato che nelle cliniche non si possono fare parti prematuri. Solo che quell'ambulanza sembrava non arrivare mai, il ginecologo decise allora di portarla in sala parto perché non voleva correre il rischio che accadesse qualcosa di irreparabile. Maria stava avendo un aborto spontaneo. L'ambulanza arrivò quando la bambina era già nata: Angela aveva solo 5 mesi e 14 giorni. Pesava solamente 600 grammi. Insieme alla mamma furono portate all'ospedale Cardarelli. Appena giunto in ospedale mi comunicarono un verdetto senza scampo: era impossibile che una bambina in quello stato potesse sopravvivere. I suoi organi non si erano del tutto formati. Decisi comunque di darle un nome e di battezzarla».
INFEZIONE LETALE - Nonostante questo parto cosi difficile Angela fece dei progressi straordinari ed i primi a rimanerne sorpresi furono proprio i medici. All'interno dell'incubatrice cresceva a vista d'occhio. L'ottimismo però fu subito stroncato dalla scoperta che quel parto prematuro aveva purtroppo lasciato delle scorie: la bambina era affetta da idrocefalia, una condizione che causa la dilatazione dei ventricoli cerebrali. Le sue condizioni non sembravano comunque gravi. Era però necessario un intervento chirurgico, particolarmente rischioso all'età di tre mesi. L'operazione riuscì e due mesi più tardi la famiglia Esposito può finalmente tornare a casa con la loro bambina. Il peggio sembrava essere passato: Angela cresceva benissimo, era molto vivace e sembrava non aver accusato particolari complicazioni.
«A undici mesi, dopo altri controlli i medici del Cardarelli ci dissero che Angela doveva subire un altro intervento per cambiare la valvola idrocefalo con una di calibro più grande. Ci fu detto che non c'era alcun pericolo. L'operazione, effettuata all'ospedale Santobono, fu effettivamente molto veloce e dopo pochi giorni tornammo a casa. Angela continuava a crescere e stava bene. A breve però scoprimmo una drammatica verità: durante quell'operazione la piccola aveva contratto un virus mortale. Poco tempo dopo andò in coma e fu sottoposta a sette interventi chirurgici alla testa. Una mole di operazioni troppo pesante per una bambina nata in quelle condizioni. Così Angela è diventata cerebrolesa, oggi ha 12 anni e una invalidità del 100%».
SITUAZIONE DISPERATA - La famiglia Esposito, che nei mesi scorsi ha dovuto affrontare tante tribolazioni per trovare un alloggio adeguato alla condizione di estrema gravità della figlia, ora ha un grande problema: Angela, che è attaccata all'ossigeno 24h su 24h, immobilizzata sul suo lettino, sorda, muta e cieca, ha bisogno di un mezzo di trasporto adatto alle sue esigenze e la famiglia non dispone delle possibilità economiche per poterlo acquistare. Occorrerebbe un Fiat Doblo per disabili, con pedana idraulica per poterla trasportare per visite ospedaliere e terapeutiche.
Per aiutare Angela e la sua famiglia in questa situazione particolarmente urgente e gravosa, si è mobilitato anche il popolo di Facebook, creando l'evento "Un aiuto per la piccola Angela Tommaso Esposito" (https://www.facebook.com/events/311940745597870/) in cui si domanda aiuto e collaborazione per poter reperire quei fondi che sono necessari ad acquistare questo mezzo opportunamente attrezzato.
Per chi volesse contribuire a questo fine, donando la propria piccola, ma importantissima, goccia di solidarietà, lo può fare facendo un versamento su carta POSTPAY al numero 4023 6005 8336 8719, Codice Fiscale SPSTMS60B05F839O, intestata a ESPOSITO TOMMASO.
Uniamoci in tanti e collaboriamo per aiutare questa piccola bambina malata e la sua meravigliosa famiglia, che hanno tanto, ma proprio tanto bisogno del nostro aiuto e del nostro Amore.
Grazie di vero cuore a chi lo farà.
Marco
FONTI: affaritaliani.it, facebook.com