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lunedì 30 gennaio 2012

In stato vegetativo da 47 anni. La mamma: non lo abbandonerò mai

TAVAZZANO - Da 47 anni passa tutto il giorno con il figlio Giorgio, ridotto in stato vegetativo a sei mesi d´età dalla vaccinazione antipolio. Lui non parla, non cammina più, non reagisce agli stimoli, passa la giornata sdraiato sul divano. Va imboccato, lavato e accudito in tutto. Con lui c´è solo mamma Fernanda, 74 anni, una vita passata in simbiosi con il suo bambino rubato dalla malattia. «Non posso mai lasciarlo solo - spiega con gli occhi che luccicano - da cinque anni soffre di asma, potrebbe soffocarsi, in stanza ho dovuto mettere l´ossigeno, ogni tanto gli viene un collasso. Di notte sto al suo fianco, quando ha il riflesso di darsi dei pugni in testa lo abbraccio». A volte Giorgio non dorme per tre giorni di fila, e bisogna vegliare con lui, fino a quando sprofonda in un sonno simile al coma: «Mi sembra morto, mi spavento, poi lui riemerge, torna vivo. Il vegetale di prima».

Fernanda gli ha consacrato la propria vita. Sta con lui da sola al primo piano della palazzina Aler di via Rosselli a Tavazzano con Villavesco, in provincia di Lodi. Terzo di tre figli, nel giugno del 1961 subì danni al cervello a causa della vaccinazione contro la poliomielite. «Era normalissimo. Ma il giorno dopo la puntura ci fu il primo sintomo, uno scatto della testa. I medici di Lodi mi dissero che mi inventavo tutto, mi fecero passare per scema». Fu un luminare milanese a svelare il dramma: «Andammo al suo ambulatorio, 86mila lire di visita, tutto lo stipendio di un mese di mio marito ferroviere». Il verdetto: danni irreversibili al cervello, encefalopatia da farmaco. Giorgio non avrebbe mai parlato, il suo corpo si sarebbe sviluppato scollegato dalla mente. Impara a camminare, mangia solo se imboccato, ma resta in compagnia dei suoi fantasmi. «In 47 anni non ho mai avuto l´impressione che capisse qualcosa: è rimasto un neonato di sei mesi». «I dottori ci hanno spiegato che l´encefalite - aggiunge Furio, il fratello maggiore di 55 anni - gli ha bloccato il cervello: infatti non conosce l´aggressività, ogni tanto si dondola da solo come faceva sul cavallino».

A 12 anni compare l´epilessia con attacchi fortissimi, svenimenti. E la famiglia Ciuchi si scontra un´altra volta con la sanità pubblica: «Trovare uno specialista è stata un´impresa. Finché a Milano un medico ha selezionato i farmaci giusti». Il lutto per la morte del marito, del figlio Rolando, la signora Fernanda non molla mai. Per due volte manda il figlio in comunità, poi corre a riprenderselo. Quel bambino che ormai è un ragazzo, alto 1.60 e pesante 50 chili, è sempre più problematico. Nel ´99, mentre è seduto, scivola per terra e batte un´anca. «Al pronto soccorso dicono che è una piccola contusione, lo mandano a casa. Se ne accorge il fisioterapista dopo un po´: è il femore rotto, deve essere operato. Da allora è in carrozzina».

I danni causati dalla vaccinazione non sono mai stati risarciti. Fernanda vive con i 700 euro della pensione del figlio, e i 714 del marito. Paga 150 euro di affitto. Dopo aver lottato per tanti anni dentro si sente ancora forte, ma ha paura del futuro. Ricoverarlo? «Non ci penso, sto con lui. Mi sento sfortunata, ho dato troppo agli altri, ma a questo figlio voglio un bene dell´anima, non lo abbandonerò mai». Seduti sul divano ascoltano insieme la musica e guardano la tv: Giorgio non reagisce, ma la mamma quando sente certi episodi di cronaca aumenta il volume. Come per Welby, Eluana, e per l´ultimo caso di Bollate, in provincia di Milano, dove una figlia ha soffocato la mamma malata da anni: «Per me hanno tutti diritto di vivere così come sono, non vanno mai sospese le cure, se no è come se li ammazzassero».

di Mauro rancati

21 novembre 2008

FONTE: larepubblicamilano.it
http://milano.repubblica.it/dettaglio/in-stato-vegetativo-da-47-anni-la-mamma:-non-lo-abbandonero-mai/1549496


Da questa intensa storia, fatta di Amore e di dolore, emergono principalmente 2 cose:

1) Il potenziale effetto deleterio che possono avere i vaccini, tali da poter ridurre una persona in uno stato come quello di Giorgio. Questa è una cosa di cui bisogna tenere ben in conto ogni qualvolta si porta a vaccinare i propri figli, e di cui purtroppo non si parla mai abbastanza.

2) L'immenso Amore della madre di Giorgio, Fernanda, che da tutta la propria vita per accudire il proprio amato figlio malato e disabile.
Esiste forse un Amore più grande di quello delle madri, su questa Terra? Io credo proprio di no! Onore al merito a lei e a tutte le madri che si spendono per i propri figli, malati o sani che siano, con un Amore che, se non esistesse, certamente cesserebbe di esitere anche la vita. Grazie a tutte voi!

Marco

martedì 6 dicembre 2011

Chi tace i possibili danni da vaccinazione antinfluenzale ha la coscienza sporca. E inganna chi ama

Come ogni anno, la campagna mediatica per la vaccinazione antinfluenzale batte la sua grancassa. In spregio alle più elementari regole sulla memoria, nonostante le polemiche roventi seguite alla falsa pandemia di H1N1 suina, già a settembre 2010 in Italia i giornali riportavano articoli dei soliti virologi che ripetevano esattamente le stesse cose dette negli anni precedenti.

Che l'influenza sarebbe stata potente e devastante, che sarebbe arrivata in anticipo, che avrebbe mietuto vittime in assenza del giusto atteggiamento vaccinale preventivo.

Ricordiamo il 2004 con la SARS e l'aviaria con l'H5N1 in cui i maggiori danni si ebbero per gli effetti dipendenti dalla paura. Molti si vaccinarono anche se dubbiosi. In relazione alla influenza A suina H1N1 del 2009 ho detto chiaramente perché non mi sarei vaccinato in un articolo che è stato poi ripreso anche da diversi quotidiani italiani. Inoltre la prevenzione antinfluenzale è attuabile anche attraverso forme naturali di terapia. Fortunatamente la consapevolezza e internet e la diffusione della conoscenza hanno avuto ragione e nel 2009-2010 la campagna vaccinale fu un flop assoluto.

Noi crediamo che chi ha la convinzione di vaccinarsi abbia il diritto di farlo. Dobbiamo però ricordare che le campagne di stampa non sempre sono legate a fatti oggettivi e che la immunizzazione antinfluenzale è una profilassi forse utile, ma certamente non priva di rischi.

I dati

Un vaccino antinfluenzale ha, come tutti i vaccini, dei possibili benefici, e anche dei possibili danni che dovrebero essere resi noti con chiarezza per consentire scelte consapevoli ai cittadini. 
La variabilità delle influenze è altissima, ed è molto difficile prevedere il tipo di diffusione che avrà: nonostante questo, tra settembre e ottobre di solito i titoli dei giornali parlano di milioni di persone ammalate che puntualmente non si verificano. 
Le previsioni epidemiche spesso vengono disattese. Basta ad esempio pensare a cosa è successo nel 2009 e nel 2010 nella stagione invernale dell'emisfero Sud. L'epidemia o pandemia H1N1 che veniva paventata ha provocato un numero irrisorio di decessi. Circa un ventesimo di quelli che ogni anno vengono riferiti alla classica influenza. La comunità scientifica anziché leggere i dati e interpretarli ha continuato a segnalare rischi e problemi in realtà falsi. 
Per contro sappiamo che negli anni passati intere squadre di calciatori vaccinati erano a letto con l’influenza anziché in campo. E anche se, come ci spiegano alcuni esperti, essere vaccinati fa diminuire il pericolo di confondere i sintomi dell’influenza con quelli della SARS (o con quelli dell'aviaria, o con quelli della H1N1 A come alcuni sostengono), non si vede in che modo questo possa essere vero, considerato il numero di casi di influenza che comunque si verificano proprio tra i soggetti vaccinati. 

Per qanto riguarda la possibile vaccinazione per l'H1N1, è bene invece ricordare, come spiegato sotto, quanto accaduto nel 1976 per la unica vaccinazione suina attuata fino ad ora, per capire quanto sarebbe più utile una riflessione critica prima di partire con una vaccinazione a tappeto con vaccini non ancora sperimentati. Purtroppo, nel vaccino trivalente previsto per la vaccinazione 2010/2011 è stato inserito, senza che ce ne fosse alcun bisogno, il vaccino anti H1N1 suino che tante polemiche ha scatenato lo scorso anno. 

Non intendiamo entrare qui nel dibattito relativo all’efficacia di questa forma di profilassi, ma in considerazione del pubblico e martellante invito a vaccinare tutti i bambini (e non solo quelli per i quali i vantaggi potrebbero superare i rischi), ci appare doveroso contribuire oggi anche con le notizie relative ai possibili effetti dannosi, che gli organi ufficiali di informazione, in questi giorni, sembrano deliberatamente o inconsapevolmente trascurare. 

I bambini in prima linea 

In un paese libero e civile le persone devono essere informate e poter scegliere. Ma se chi stimola la vendita dei vaccini determina anche l’informazione, e questa informazione continua a dire che la vaccinazione è assolutamente innocua, i conti non tornano più. Quanto viene detto è falso e i possibili rischi, anche gravi, della vaccinazione antinfluenzale sono scientificamente dimostrati (ma scarsamente divulgati!). 

Se qualcuno continua a segnalare che quanto più i bambini saranno vaccinati tanto meno avremo paura della SARS o di altre forme virali gravi e tanto meno sofferenze infliggeremo loro, mente spudoratamente, cercando solo di cavalcare un momento emotivo intenso per ottenere un vantaggio commerciale o altri vantaggi indiretti (il mantenimento della paura). 

Un bambino sano che si ammala di influenza (posto che si ammali anche se viene cautelato con la necessaria profilassi comportamentale), se è ben nutrito e ha un adeguato supporto minerale e vitaminico supera l'influenza, talvolta con l’uso di qualche sintomatico di supporto. 

Restiamo sempre sorpresi dal fatto che in due metaanalisi successive la Cochrane (ente mondiale super partes, che analizza tutti i dati scientifici prodotti dalla comunità scientifica internazionali) ha confermato la inefficacia preventiva del vaccino nei bambini fino ai due anni, e che nonostante questo venga sistematicamente indicato di vaccinare i bambini a partire dai 6 mesi di età. Perché il Ministero dà indicazioni contrarie alle conoscenze scientifiche?  

Inoltre, non ci stanchiamo di ripeterlo, ne esce guarito e con un aumento delle difese immunologiche (durante una forma virale cresce l’Interferone che ci difende, ad esempio, da future forme tumorali).

L'esperienza di chi usa forme di terapia omeopatica e naturale, per prevenire le infezioni invernali ricorrenti e l’influenza, è ampia e ben rappresentata nella popolazione italiana.

A fronte di un’informazione corretta, i cittadini potrebbero comunque scegliere, in relazione alle proprie convinzioni, se seguire un iter vaccinale con dei probabili benefici (e alcuni rischi) oppure un trattamento diverso, probabilmente benefico (ma senza alcun rischio “vaccinale”).

Verità scientifiche nascoste sotto il tappeto 

Allora veniamo alle menzogne. Non ci stiamo riferendo al fatto che le troppe vaccinazioni potrebbero fare male (anche se sempre più dati invitano a riflettere su questo tema), perché dalla parte opposta si potrebbe dire che ci attacchiamo a un’ideologia o a un credo diversi da quelli che propone la “scienza” medica. 

Facciamo dunque riferimento solo ad alcuni lavori scientifici, alcuni dei quali recentissimi, che non fanno che ribadire l’esistenza di possibili rischi da vaccinazione antinfluenzale, lavori scritti nei centri più famosi del mondo per le medicine “classiche” e convenzionali. 

Cosa direste, ad esempio, se vi dicessero che vaccinando con “l'innocua vaccinazione” antinfluenzale tutti i bambini italiani ci possiamo aspettare almeno 10-15 casi di sindrome di Guillaine-Barrè (poliradicolonevrite) più del solito, cioè almeno 10-15 bambini minori di 7 anni tra cui forse anche il nostro, semiparalizzati per molti mesi e in alcuni rari casi anche per tutta la vita, con incapacità di muoversi, agire, pensare come prima?

Eppure un gruppo di epidemiologi americani segnala questo dato già dal 1998 (N Engl J Med. 1998 Dec 17;339(25):1797-802 ), un dato che va ad affiancarsi a uno studio australiano che conferma, a fronte di 67 banali eventi post-vaccinali ogni 100.000 dosi di vaccino, la frequenza di ben 16,7 eventi avversi seri ogni 100.000 dosi per i bambini sotto i 7 anni, negli anni 2000 e 2002 (Commun Dis Intell. 2003;27(3):307-23). 

Ma la citazione dei lavori sui danni neurologici post vaccino antinfluenzale può continuare. Non si tratta di eventi frequentissimi, ma si tratta di eventi possibili, gravi, e chi li nega mente, crea un'informazione sanitaria artefatta. 

Andiamo dalla nevrassite (Eur J Neurol. 2000 Nov;7(6):731-3) alla nevrite ottica (J Neuroophthalmol. 1996 Sep;16(3):182-4). Per una corretta informazione, è opportuno ricordare che la stessa influenza può determinare un'infiammazione del tessuto nervoso come complicanza, ma è drammatico riconoscere che la maggior parte delle 58 morti per Guillaine Barrè verificatesi nel 1977 negli USA, si verificò nei soggetti vaccinati, con insorgenza della malattia dopo 3-4 settimane dalla vaccinazione (Neurology. 1980 Sep;30(9):929-33).

Sono forse più i danni da vaccinazione di quelli che determina la malattia? Non lo sappiamo con certezza, ma esprimere un dubbio è molto diverso dal trasmettere una tracotante e colpevole certezza di innocuità. In questo caso, da immunologo, mi sentirei di esprimere ben più che un singolo dubbio. 

Trovo profondamente disdicevole che la presenza di eventi pur non frequentissimi ma ben documentati a seguito della vaccinazione antinfluenzale non sia resa pubblica. Non è accettabile che il sito del Ministero della Salute fino allo scorso anno abbia evidenziato solo un modesto rialzo febbrile e la “bua sul sederino” come unici possibili danni rilevabili nel post vaccinazione. Fortunatamente per la campagna 2010/2011 ha almeno evidenziato che qualche rischio potrebbe esserci (in una pagina raggiungibile dopo 6 click) anche se, nonostante l'evidenza scientifica qui presentata, precisa che tale evenienza è stata riferita ma mai confermata.

I bambini paralizzati dalla vaccinazione, in fondo, non saranno tantissimi nell'economia commerciale italiana, ma ogni singolo caso merita una consapevole decisione per poter affrontare un rischio. E' giusto che chi sceglie lo sappia, e non si senta dire che la vaccinazione è praticamente del tutto innocua, quando non è vero. Sapere le cose dopo, centuplica il livello del dramma. 

Che dire, per fare un altro esempio, dei casi di ORS (sindrome oculo-respiratoria) dei quali Eurosalus ha subito parlato e che sono stati prima minimizzati e ritenuti dipendenti da un vaccino un po' anomalo, e poi oggi addirittura riconfermati in doppio cieco contro placebo nel 44% dei soggetti che l'hanno già avuta? Il lavoro è stato pre-pubblicato on line (Clin Infect Dis. 2003 Oct 15;37(8):1059-66. Epub 2003 Sep 26) ed è stato tanto significativo da portare i suoi autori a suggerirne l'informazione specifica a chi ne ha sofferto. 

Sicuramente si tratta di un problema di gravità molto relativa, ma perché chi si vaccina non deve sapere che potrebbe perdere del tutto i capelli? Questo dato riguarda soprattutto la vaccinazione obbligatoria antiepatite B, ma in buona misura vale anche per l'antinfluenzale (JAMA. 1997 Oct 8;278(14):1176-8). 

In fondo, sembra pensare l'industria vaccinale, che male c'è ad avere dei bambini calvi, se hanno evitato 4 giorni di febbre e mal di gola? 

Che dire poi se dal numero del maggio 2003 della rivista Clinical Immunology (Clin Immunol. 2003 May;107(2):116-21 ) uno dei più autorevoli studiosi americani - analizzando i 382 casi di sindrome di Guillaine-Barrè post-vaccino antinfluenzale rilevati in USA negli anni 1991-1998, cioè la bellezza di 50 casi all'anno documentatamente causati dalla vaccinazione e dal particolare quantitativo di endotossina associato al virus, confrontato a un rischio 0 (zero) per la vaccinazione con la anatossina tetanica - suggerisce che forse per la vaccinazione antinfluenzale dovrebbe essere richiesto un consenso informato scritto? Ma a cosa serve un consenso informato per qualcosa che dovrebbe fare solo bene?

Come cittadino credo che meritiamo qualcosa in più di un'informazione pubblica parziale e aggressiva come si è dimostrata quella di quest'ultima campagna per la diffusione del vaccino antinfluenzale. 

La coscienza della popolazione è probabilmente cresciuta ed è in grado di percepire dove gli interessi commerciali finiscono per prevalere sul rispetto. Rimango comunque indignato. 

Anche se le mie scelte possono essere diverse, rispetto e apprezzo i colleghi medici che suggeriscono la vaccinazione antinfluenzale per loro convinzione, segnalandone però i potenziali rischi. 

Stigmatizzo e condanno invece la protervia commerciale che cerca di nascondere “sotto al tappeto” le verità scientifiche che tanto difende, quando diventano scomode.

Su Eurosalus abbiamo già dato ripetutamente indicazioni esaustive sulle ampie possibilità di prevenzione naturale delle forme di raffreddamento invernale, influenza compresa (vedi anche gli altri links di questo articolo). 

E tutti gli anni ormai riconosciamo un'aggressione di questo tipo, che puntualmente si verifica nella comunicazione televisiva e giornalistica. 

Oggi, questo articolo serve solo per tranquillizzare coloro che sceglieranno consapevolmente di non fare, e di non fare eseguire ai figli la vaccinazione antinfluenzale proposta in modo così pressante e di informare serenamente coloro che in modo consapevole sceglieranno di vaccinare se stessi o di fare vaccinare i loro figli.

Ci sono molti i motivi scientifici che sostengono questa scelta e ci sono, fortunatamente, gli strumenti per affrontare con serenità i virus vecchi e nuovi senza credere di avere fatto scelte sbagliate per i propri figli. Siamo ancora in uno stato che deve garantire le scelte autonome e consapevoli del cittadino, che può farle, in un senso o nell'altro solo se realmente informato.6 gennaio 2011

di Attilio Speciani, Allergologo e Immunologo Clinico


FONTE: eurosalus.com 
http://www.eurosalus.com/malattie-cura/chi-tace-i-possibili-danni-da-vaccinazione-antinfl


Questo articolo è dell'inverno scorso, ma ho deciso di postarlo perchè mi sembra molto esauriente ed equilibrato nella descrizione dei pro e dei contro della profilassi contro l'influenza, tema quanto mai attuale in questo periodo dell'anno.
Come descritto bene dallo specialista, fare un vaccino antinfluenzale non è una pratica senza rischi, ma questo non viene mai evidenziato da televisioni e giornali. Purtroppo vi è sempre una possibilità, seppur molto contenuta, di contrarre patologie estremamente invalidanti in seguito alla vaccinazione antinfluenzale, come ben evidenziato dall'articolo, sopratutto nei bambini più piccoli in cui il sistema immunitario è ancora in gran parte da formare. Ancora maggiori poi sono i rischi nel caso della vaccinazioni obbligatorie, ma questo è un altro discorso che per ora non tocco, ripromettendomi però di parlarne in un prossimo futuro, perchè c'è molta carne al fuoco a riguardo.
La vaccinazione antinfluenzale può quindi costituire effettivamente una difesa contro l'influenza di stagione, ma sempre con una percentuale di rischio, cosa di cui bisogna tenere ben conto. Per tale ragione va quindi presa in considerazione solo ed esclusivamente per le categorie a rischio come malati ed anziani, mentre a mio parere è del tutto da evitare nel caso dei bambini (a meno che non siano affetti da malattie croniche importanti). Questo tenendo sempre ben presente che esistono dei rimedi naturali, omeopatici e fitoterapici, che possono sostituire egregiamente i vaccini ed essere totalmente senza controindicazioni.
Il fatto che quest'anno il numero di persone che ha deciso di vaccinarsi contro l'influenza sia stato ben al di sotto delle aspettative penso che vada letto in chiave positiva, perchè significa che la popolazione ha acquisito una maggior consapevolezza su queste tematiche, valutando quindi alternative diverse ai tanto reclamati vaccini.

Marco

domenica 8 agosto 2010

Disegno di Legge C. 1193 per la prevenzione delle malattie croniche degenerative

C.1193 DISPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CRONICHE DEGENERATIVE
XVI LEGISLATURA
CAMERA DEI DEPUTATI

PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei deputati
FALLICA, BERNARDO, CICU, COLUCCI, DI VIRGILIO, GIAMMANCO, GRIMALDI, LO MONTE, LO PRESTI, MARINELLO, MILANATO, ORSINI, PELINO, SCANDROGLIO, SPECIALE, STAGNO D'ALCONTRES, STRADELLA, TORRISI, VALENTINI
Disposizioni per la prevenzione delle malattie croniche degenerative
Presentata il 28 maggio 2008

Onorevoli Colleghi! - Si pone alla vostra attenzione un problema piuttosto scottante che mette a repentaglio la salute di tutti.
Nell'aria che respiriamo sono presenti metalli di varia natura. I principali sono cadmio, zinco, rame, nichel, piombo e ferro, ma purtroppo non sono gli unici. A causa dell'inquinamento, infatti, il nostro organismo si trova sempre a contatto con elementi tossici - spesso sotto forma di nanoparticelle e, quindi, ancora più dannosi - presenti nei fumi emessi da fabbriche, inceneritori eccetera; elementi che sono assorbiti dalla pelle, inalati e, dunque, assimilati dall'organismo, nel quale permangono per sempre, poiché il nostro corpo riesce a eliminarne solo piccole quantità al giorno.
Tali elementi tossici non sono presenti solo nell'aria, ma spesso riescono a introdursi nell'organismo tramite contatto con prodotti per l'igiene personale, con detersivi, oppure mangiando cibi cucinati o riposti in recipienti a facile rilascio di agenti tossici.
Il continuo accumulo di taluni elementi, giorno dopo giorno, porta facilmente gli individui ad ammalarsi di patologie di varia natura, a seconda di quali organi del corpo siano interessati dall'accumulo, a seconda degli elementi accumulati, della predisposizione allergica ai metalli del singolo soggetto e, infine, della costituzione dell'apparato immunitario di ogni persona.
La presente proposta di legge non ha la pretesa di dare una soluzione di ordine universale al problema dell'esposizione dell'uomo ad agenti tossici e di come si possa rimediare ai danni che ciò causa, anche perché di fronte a una questione così vasta e complessa si rischierebbe di affrontarla in modo generico e superficiale.
Con l'intervento legislativo proposto, invece, si focalizza l'attenzione sugli aspetti della questione che più direttamente ci toccano e si individuano le misure che, adottate dallo Stato e dalle regioni tempestivamente, contribuirebbero a prevenire l'insorgere delle patologie croniche degenerative e a rendere la nostra esistenza un po' meno «incerta».
Innanzitutto, sotto il profilo che ci interessa, viene richiamata e sollecitata l'applicazione di un importantissimo atto normativo comunitario: il regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) prodotte e importate nell'Unione europea.
Il sistema REACH - che è stato approvato, in codecisione e in seconda lettura, dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 13 e il 18 dicembre 2006 - è entrato in vigore il 1o giugno 2007 e andrà a pieno regime nel 2018.
Esso obbliga il produttore e l'importatore a registrare, valutare e richiedere l'eventuale autorizzazione della sostanza prima di immetterla sul mercato, un obbligo che vige per tutta la catena di approvvigionamento e di produzione di sostanze e di preparati chimici onde pervenire alla sicurezza chimica per la tutela della salute dei consumatori e dell'ambiente.
Il REACH prevede, altresì, il cosiddetto «principio di sostituzione», ovvero la possibilità per le sostanze pericolose (definite «estremamente problematiche») il cui uso risulti essenziale di essere gradualmente sostituite con altre più sicure.
Ugualmente importante è la previsione, contenuta nella presente proposta di legge, relativa all'effettuazione di test e di analisi diagnostici per valutare la presenza di agenti tossici nell'organismo.
Le possibilità di ammalarci seriamente, infatti, potrebbero essere minori se effettuassimo un test di indagine denominato «mineralogramma».
Il minerologramma, attraverso l'esame del capello, valuta il dosaggio (in carenza o in eccesso) dei più importanti minerali che si trovano nell'organismo e analizza l'eventuale presenza di materiali tossici, responsabili dell'insorgere - con l'andare del tempo - di patologie croniche degenerative invalidanti o mortali.
Attualmente tale indagine può essere effettuata in Italia presso un unico laboratorio, costringendo così chi vuole sottoporsi a questi accertamenti a rivolgersi a strutture straniere, con un dispendio economico ovviamente notevole.
Per questo motivo la presente proposta di legge prevede che il mineralogramma possa essere effettuato, come qualsiasi analisi o indagine diagnostica, in ospedale e nei laboratori convenzionati o privati, pagando un ticket.
Infine, tra gli interventi proposti per evitare l'esposizione dell'organismo a sostanze nocive per la salute, la presente proposta di legge impegna il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali a dare piena e completa attuazione al decreto del Ministro della salute 13 novembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 2002, e successive modificazioni, secondo il quale tutte le aziende autorizzate all'immissione in commercio di vaccini monodose iniettabili contenenti mertiolato o altri conservanti organomercuriali, elementi nocivi per l'organismo, sono obbligate alla sostituzione di tali prodotti con vaccini privi dei suddetti conservanti.
In quest'ottica si prevede, altresì, la realizzazione da parte del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali di campagne di informazione e di sensibilizzazione all'uso di amalgame prive di mercurio nelle otturazioni dentistiche e al rispetto dei protocolli di rimozione protetta onde evitare che le emissioni di mercurio che si verificano durante la rimozione siano assorbite dai polmoni e dallo stomaco.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1. (Definizione)

1. Ai fini della presente legge, sono definite malattie croniche degenerative le affezioni di organi o di tessuti derivanti dall'assorbimento di elementi tossici presenti in varie sostanze che determinano lesioni biochimiche tali da pregiudicare il normale funzionamento dei medesimi organi o tessuti.

Art. 2. (Finalità)

1. Fermi restando gli ordinari interventi predisposti nell'ambito del Servizio sanitario nazionale ai sensi della legislazione vigente, gli interventi di cui alla presente legge sono finalizzati a prevenire l'insorgenza negli individui delle malattie di cui all'articolo 1, favorendone la tempestiva diagnosi e l'attivazione di un'idonea terapia.
2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano predispongono, nell'ambito dei rispettivi piani sanitari e nei limiti delle risorse del Fondo sanitario nazionale, progetti-obiettivo, azioni programmatiche e altre idonee iniziative diretti all'attuazione delle finalità di cui al comma 1.
3. Gli interventi dello Stato, delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano di cui ai commi 1 e 2 perseguono i seguenti obiettivi:

a) porre in essere gli strumenti, anche di natura normativa, necessari al fine del recepimento delle disposizioni in materia di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH) contenute nel regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, e successive modificazioni;

b) promuovere la diffusione e l'utilizzo su tutto il territorio nazionale di analisi e di test tossicologici, e in particolare del mineralogramma, da effettuare presso le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere e i laboratori convenzionati o privati;

c) favorire l'utilizzo di pratiche vaccinali sicure, mediante preparati privi di mercurio;

d) incentivare l'adozione di tecniche odontoiatriche non nocive per la salute umana e, in particolare, delle pratiche di rimozione delle amalgame dentali effettuate in conformità ai protocolli di rimozione protetta.

Art. 3. (Analisi e test di laboratorio)

1. Ai fini della realizzazione degli obiettivi di cui all'articolo 2, comma 3, lettera b), le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, attraverso i propri piani sanitari e gli interventi previsti dal medesimo articolo 2, comma 2, tenuto conto dei criteri e delle metodologie stabiliti con specifico atto di indirizzo e coordinamento del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato, su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali e sentito l'Istituto superiore di sanità, entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge, indicano alle aziende ospedaliere e alle aziende sanitarie locali gli interventi operativi più idonei a consentire l'effettuazione delle analisi e dei test tossicologici previsti dal citato articolo 2, comma 3, lettera b), e in particolare del mineralogramma, presso le strutture sanitarie pubbliche, convenzionate o private dei rispettivi territori di competenza.

Art. 4. (Vaccini al mercurio)

1. Ai fini della realizzazione dell'obiettivo di cui all'articolo 2, comma 3, lettera c), il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali promuove le opportune azioni affinché sia data piena e completa attuazione a quanto previsto dal decreto del Ministro della salute 13 novembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 2002, e successive modificazioni, in relazione alla necessità di utilizzare vaccini privi di mertiolato e di altri conservanti organomercuriali, in particolare per quanto riguarda i vaccini monodose.

Art. 5. (Protocolli di rimozione protetta)

1. Il Ministro del lavoro, della salute e delle poltiche sociali, ai fini della realizzazione dell'obiettivo di cui all'articolo 2, comma 3, lettera d), promuove presso i medici dentisti campagne di informazione e di sensibilizzazione dirette all'impiego nelle otturazioni di amalgame dentali prive di metalli tossici in conformità ai protocolli di rimozione protetta.

Art. 6. (Copertura finanziaria)

1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in 20 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2008, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2008-2010, nell'ambito del fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2008, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.

2. Il Ministro dell'economia e delle finanze provvede al monitoraggio degli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge.

3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


Sono oltre 2 anni che questo Disegno di Legge, importantissimo per la tutela della salute dell'uomo, è fermo al tavolo dei Parlamentari in attesa di votazione. Questo è inacettabile, perchè in questa Legge sono contenute richieste fondamentali la cui realizzazione eviterà in futuro a moltissima gente di contrarre tante brutte malattie.
I capisaldi fondamentali di questa Legge sono:
1 Una più attenta e rigorosa valutazione nell'immissione sul mercato delle sostanze chimiche
2 L'introduzione presso le aziende sanitarie locali come indagine diagnostica, dell'esame del capello (mineralogramma) pagando un semplice ticket
3 L'eliminazione da ogni vaccino esistente di qualsiasi sostanza contenente mercurio
4 La messa al bando delle amalgame dentali contenenti mercurio
5 La promozione e attuazzione presso gli studi dentistici di protocolli di rimozione protetta delle amalgame a mercurio

Invito tutte le persone a scrivere sul sito del Parlamento:
affinchè questa Proposta di Legge venga messa al primo posto nell'ordine del giorno. Qui c'è in ballo la salute dell'uomo e bisogna spingere in tutti i modi perchè Leggi valide come queste vengano attuate al più presto. Un grazie di cuore a chi lo farà.

Marco