(AGI) - Washington, 23 maggio - Era in stato vegetativo da ben
cinque anni: si e' risvegliato grazie alle staminali. Si tratta
di un bambino che era in stato vegetativo persistente dovuto a
paralisi cerebrale pediatrica. Si e' svegliato grazie un
trattamento con staminali prelevate dal sangue del cordone
ombelicale della madre. E' lo storico risultato ottenuto dai
medici del Catholic Hospital di Bochum, in Germania.
A seguito
di un arresto cardiaco con grave danno cerebrale, subito alla
fine del 2008, il bambino di due anni e mezzo si trovava in
stato vegetativo persistente e aveva minime possibilita' di
sopravvivenza. Dopo due mesi di trattamento con cellule
staminali del sangue del cordone ombelicale della madre, i
sintomi del bambino sono migliorati notevolmente e nei mesi
successivi, il bambino ha imparato a dire semplici frasi e a
muoversi.
"Questo studio dissipa i dubbi, di lunga data, circa
l'efficacia di questa nuova forma di terapia" ha commentato
Arne Jensen, che ha condotto la ricerca pubblicata su Case
Reports in Transplantation.
Alla fine di novembre 2008, il bambino, che aveva 2 anni e
mezzo, aveva subito un arresto cardiaco che aveva comportato un
grave danno cerebrale: era cosi' entrato in uno stato
vegetativo persistente e il corpo si era paralizzato. Non
esiste tuttora alcuna terapia per la paralisi cerebrale
infantile.
''In una situazione disperata, i genitori hanno
cominciato a cercare rimedi alternativi'' continua Arne Jensen
''e ci hanno contattato per chiederci a proposito della
possibilita' di usare il sangue del cordone ombelicale
congelato alla nascita''. Nove settimane dopo il danno
cerebrale, a gennaio 2009, i medici hanno somministrato il
sangue preparato per via endovenosa. In seguito, e' stato
studiato il progresso del bambino a 2, 5, 12, 24, 30, e a 40
mesi dalla paralisi cerebrale.
Di solito, le possibilita' di
sopravvivenza dopo un cosi' grave danno cerebrale sono minime e
a distanza di mesi dal danno, i figli sopravvissuti di solito
mostrano solo minimi segni di coscienza. Dopo la terapia con il
sangue del cordone, il piccolo paziente ha tuttavia recuperato
in tempi relativamente brevi. In due mesi, e quindi a quattro
mesi dall'attacco cardiaco, la spasticita' era notevolmente
diminuita ed era in grado di vedere, sedersi, sorridere, e
parlare con parole semplici. Quaranta mesi dopo il trattamento,
il bambino era in grado di mangiare autonomamente, camminare
con un aiuto e formare frasi di quattro parole.
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