LATERZA - Avevamo lasciato Vito Cristella di Laterza a combattere con la sua sclerosi multipla. Con un video che martellava nella testa “Continuo a lottare” che in pochi mesi aveva scalato le classifiche dei gradimenti su youtube.
Lui è un ragazzo di 24 anni che non avrebbe mai pensato di trovarsi a combattere con un male impietoso e con un sistema che non gli riconosce nemmeno la miseria dell’assegno mensile per andare avanti. In più nella sua particolarissima situazione un figlio, che ha ora 8 mesi avuto dalla sua ragazza che colmo delle sfortune è malato anche lui.
Diagnosi impietosa dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma: retino-blastoma monolaterale.
Vito l’abbiamo incontrato di recente, arrabbiato per il conto salatissimo che la vita gli ha presentato, ma più che determinato a lottare per ottenere un aiuto di cui non può più fare a meno. Ci mostrò un bastone e una rabbia che non trova bersagli per l’aiuto mai sufficiente.
Il suo precedente lavoro l’ha perso, le procedure, dell’assistenza sociale non sono evidentemente sufficienti a colmare un’emergenza duplice, sanitaria ed economica.
Vito non può lavorare che poche ore al giorno e comunque solo lavori leggeri.
Una missione impossibile nel deserto occupazionale che anni di buon governo hanno lasciato in Italia e più in particolare al sud.
Sclerosi multipla significa stanchezza e debolezza continue, tre punture di interferone a settimana, quattro giorni a letto e due di relativa normalità.
Inoltre per la minore età della mamma Vito deve recarsi personalmente a Roma per almeno due volte a settimana e questo implica costi non indifferenti che non possono essere più sopportati dalle famiglie coinvolte.
Attualmente il bambino segue un ciclo particolarmente avanzato di cure anche per evitare che il tumore si estenda all’altro occhio. A Bari purtroppo non è possibile ottenere quel tipo di cure che implicano strumentazioni particolari e professionalità dedicate. Insomma un caso veramente particolare che ancora una volta è costretto a rivolgersi all’aiuto privato anziché a quello pubblico.
In breve chi vuole può aiutare Vito ricaricando la sua carta Postepay n°40236006257741360, sarà un contributo anche per quel video che narra di ragazzi travolti dalle difficoltà della vita ma che rifiutano di farsi abbattere. Anche quando alla grande partita della vita si scopre di avere avuto pessime carte.
di Nicola Natale
26 Aprile 2012 Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2012
FONTE: quotidianodipuglia.it
http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=192764&sez=TARANTO
Storia di grande dolore quella di Vito, affetto da Sclerosi Multipla, e di suo figlio, colpito da retino-blastoma monolaterale all'occhio destro. Una storia di dolore sì, ma anche di tanto coraggio e voglia di affrontare a testa alta la vita, nonostante le avversità che la stessa gli sta ponendo dinanzi senza risparmio.
Invito tutte le persone che leggeranno questo post a guardare anche il video su NETunoTV a questo link: http://net-unotv.com/?p=2641 e possibilmente a dare un aiuto concreto a Vito e alla sua famiglia facendo una ricarica Postepay alle coordinate indicate nell'articolo e nel video. Vito ha perduto il lavoro a causa della sua malattia e ha suo figlio in questa grave situazione, e per queste ragioni ha bisogno dell'aiuto di tutti noi.... tocchiamoci il cuore allora, rinunciamo a qualcosa e aiutiamo questa famiglia, ciascuno secondo le proprie possibilità. Ogni gesto in questa direzione, anche piccolo, è molto importante. Grazie di cuore a chi lo farà.
Marco
Lui è un ragazzo di 24 anni che non avrebbe mai pensato di trovarsi a combattere con un male impietoso e con un sistema che non gli riconosce nemmeno la miseria dell’assegno mensile per andare avanti. In più nella sua particolarissima situazione un figlio, che ha ora 8 mesi avuto dalla sua ragazza che colmo delle sfortune è malato anche lui.
Diagnosi impietosa dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma: retino-blastoma monolaterale.
Vito l’abbiamo incontrato di recente, arrabbiato per il conto salatissimo che la vita gli ha presentato, ma più che determinato a lottare per ottenere un aiuto di cui non può più fare a meno. Ci mostrò un bastone e una rabbia che non trova bersagli per l’aiuto mai sufficiente.
Il suo precedente lavoro l’ha perso, le procedure, dell’assistenza sociale non sono evidentemente sufficienti a colmare un’emergenza duplice, sanitaria ed economica.
Vito non può lavorare che poche ore al giorno e comunque solo lavori leggeri.
Una missione impossibile nel deserto occupazionale che anni di buon governo hanno lasciato in Italia e più in particolare al sud.
Sclerosi multipla significa stanchezza e debolezza continue, tre punture di interferone a settimana, quattro giorni a letto e due di relativa normalità.
Inoltre per la minore età della mamma Vito deve recarsi personalmente a Roma per almeno due volte a settimana e questo implica costi non indifferenti che non possono essere più sopportati dalle famiglie coinvolte.
Attualmente il bambino segue un ciclo particolarmente avanzato di cure anche per evitare che il tumore si estenda all’altro occhio. A Bari purtroppo non è possibile ottenere quel tipo di cure che implicano strumentazioni particolari e professionalità dedicate. Insomma un caso veramente particolare che ancora una volta è costretto a rivolgersi all’aiuto privato anziché a quello pubblico.
In breve chi vuole può aiutare Vito ricaricando la sua carta Postepay n°40236006257741360, sarà un contributo anche per quel video che narra di ragazzi travolti dalle difficoltà della vita ma che rifiutano di farsi abbattere. Anche quando alla grande partita della vita si scopre di avere avuto pessime carte.
di Nicola Natale
26 Aprile 2012 Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2012
FONTE: quotidianodipuglia.it
http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=192764&sez=TARANTO
Storia di grande dolore quella di Vito, affetto da Sclerosi Multipla, e di suo figlio, colpito da retino-blastoma monolaterale all'occhio destro. Una storia di dolore sì, ma anche di tanto coraggio e voglia di affrontare a testa alta la vita, nonostante le avversità che la stessa gli sta ponendo dinanzi senza risparmio.
Invito tutte le persone che leggeranno questo post a guardare anche il video su NETunoTV a questo link: http://net-unotv.com/?p=2641 e possibilmente a dare un aiuto concreto a Vito e alla sua famiglia facendo una ricarica Postepay alle coordinate indicate nell'articolo e nel video. Vito ha perduto il lavoro a causa della sua malattia e ha suo figlio in questa grave situazione, e per queste ragioni ha bisogno dell'aiuto di tutti noi.... tocchiamoci il cuore allora, rinunciamo a qualcosa e aiutiamo questa famiglia, ciascuno secondo le proprie possibilità. Ogni gesto in questa direzione, anche piccolo, è molto importante. Grazie di cuore a chi lo farà.
Marco
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