“Ho dovuto cambiare casa, ho avuto un abbassamento del sistema immunitario, neppure 4mila firme sono servite”
Caro Carlino,
dal marzo 2005 ho dovuto abbandonare la mia casa per i danni alla salute causati dalle radiazioni delle antenne per cellulari installate sul terrazzo del condominio a 38 metri da casa mia. Mia mamma, invalida di 85 anni, che abita nell'appartamento sottostante a parte qualche ora per i servizi più pesanti, è rimasta sola.
Io ho avuto un forte abbassamento del sistema immunitario e delle piastrine nonché un continuo prurito sulla pelle da non riuscire a vivere. L'ematologo dell'ospedale di Ravenna, secondo il quale (così ha certificato) la causa erano le onde dei ripetitori, mi ha suggerito, allora, di andarmene da casa per rifare gli esami dopo 7/8 mesi. Ora le mie condizioni fisiche sono normali ma lo stress dovuto ad un continuo nomadismo (alcuni mesi in una casa e poi in un altra, dormendo anche in macchina ed in una roulotte poiché gli affitti qui al mare d'estate sono altissimi) è incredibile. Se resto in zona è per mia mamma, che ha bisogno di sostegno e di cure.
Tribunale ed avvocati non sono serviti a niente poiché la legge dice che se non si superano i 6 Vm è tutto regolare.
Quattromila firme presentate al Comune di Comacchio non sono servite a nulla.
Ho fatto costruire una gabbia di metallo intorno al letto, che si è rivelata pressochè inutile dai rilievi fatti dal Cnr di Bologna, poiché la potenza è talmente alta da rendere vano qualsiasi tentativo di schermatura.
Poiché le antenne sono sulla mia testa dal 1999, ora io sono diventata talmente sensibile a quelle radiazioni da percepirle sulla pelle in maniera esagerata. Io vi allego la foto della gabbia che ho intorno al letto e che non serve a niente.
Ormai ho scritto a tutti, compresi i ministri e gli incaricati all'argomento.
Nel mondo ormai gli elettrosensibili sono talmente tanti da essere riuniti in un Comitato internazionale: eppure ancora le compagnie telefoniche pagano biologi e scienziati per avere relazioni rassicuranti sulla nocività delle onde elettromagnetiche, in disaccordo naturalmente con tutti coloro che in migliaia di modi e attraverso serie ricerche hanno e continuano a dimostrare la loro pericolosità. Io non ce la faccio più a vivere in questo modo. Vi domando a chi mi devo rivolgere ancora. Grazie per l'attenzione.
Giuliana Bonazza
(Porto Garibaldi)
11 settembre 2008
FONTE: Il Resto del Carlino
Dolorosa testimonianza degli effetti deleteri che può avere l'inquinamento elettromagnetico sulla salute delle persone.
Quella dell'Ipersensibilità Elettromagnetica è una delle piaghe della nostra società di oggi, una patologia che va quasi sempre a braccetto con la Sensibilità Chimica Multipla. E nonostante ciò continuano a sorgere nuovi ripetitori, antenne sempre più potenti, senza contare la sempre più larga diffusione del wi-fi. Non è una bella situazione e persone come Giuliana (e non solo lei) ne fanno le spese.
Forse per avere un mondo migliore bisognerebbe veramente avere il coraggio di fare qualche passo all'indietro.... ma chi è disposto a farlo?
Marco
Quella dell'Ipersensibilità Elettromagnetica è una delle piaghe della nostra società di oggi, una patologia che va quasi sempre a braccetto con la Sensibilità Chimica Multipla. E nonostante ciò continuano a sorgere nuovi ripetitori, antenne sempre più potenti, senza contare la sempre più larga diffusione del wi-fi. Non è una bella situazione e persone come Giuliana (e non solo lei) ne fanno le spese.
Forse per avere un mondo migliore bisognerebbe veramente avere il coraggio di fare qualche passo all'indietro.... ma chi è disposto a farlo?
Marco
Guarda non me lo stare a dire, che ieri con nostro disappunto ci siamo trovati un ripetitore dietro casa, che oltretutto è piantato in mezzo al profilo bellissimo degli appennini di Quattro Castella che si vedono da casa mia!!!
RispondiEliminaNooooo, che brutto accipicchia ! Ma ancora non lo capiscono che di ripetitori, meno ce ne sono e meglio è? E questi, se proprio non si può fare a meno di costruirne, devono comunque essere messi in zone isolate, lontane dalle abitazioni.
RispondiEliminaMa cosa c'è da stupirsi ormai? Da me stanno costruendo un enorme inceneritore praticamente a fianco della Barilla (migliaia di operai), vicino all'Ikea e ad altre zone molto industrializzate, nonchè vicino anche ad abitazioni e non lontano dal centro della mia città..... oramai il buon senso sembra proprio essere completamente scomparso ! :-(((