martedì 13 ottobre 2020

Trento, morta giovane elettrosensibile/MCS. Obiettivo Sensibile: “C’è rabbia, le istituzioni continuano ad ignorare la malattia”


Comunichiamo con dolore, e non nascondiamo anche rabbia, la notizia giunta ieri sera dalla mamma di una giovane donna, della morte della figlia affetta dalle forme gravi di Sensibilità Chimica Multipla ed Elettrosensibilità, nostra associata”. Con queste poche righe l’associazione trentina Obiettivo Sensibile ha reso nota l’ennesima tragica fine di un’ammalata invisibile, cittadina dellEra Elettromagnetica costretta al confino senza assistenza né cure del sistema sanitario nazionale, colpa l’ostracismo di un negazionismo infimo ostinato a privare chi ne soffre pure dei diritti inalienabili dell’uomo. Senza il riconoscimento nazionale e nell’elenco regionale delle malattie rare, infatti gli ammalati di questa sindrome immuno-neuro-tossica altamente invalidante sono relegati al confino, abbandonati soli, al loro destino, per una disperata lotta per la sopravvivenza che, come purtroppo già successo in passato, può concludersi nel peggiore dei modi, sconfinando nel punto di non ritorno. Nonostante il riconoscimento da parte dell’ONU e l’inserimento tra le classificazioni internazionale nell’ICD10 da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inaccettabile: “Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore – continua la nota di Obiettivo Sensibile – quanto successo ieri è uno dei non pochi casi laddove le istituzioni continuano ad ignorare queste patologie. Continueremo a batterci per i nostri diritti e per un riconoscimento delle patologie, affinché ci sia una tutela e quanto accaduto non debba più ripetersi.

Come già anticipato nella recente inchiesta di OASI SANA sul riconoscimento della patologia, per colmare la vergognosa lacuna del sistema sanitario nazionale Obiettivo Sensibile ha predisposto un protocollo per l’ospedalizzazione in sicurezza dei malati ambientali. Sottoscritto da numerosi medici e ricercatori, il documento "Accesso alle Cure per pazienti affetti da Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici (EHS) e Sensibilità Chimica Multipla (MCS)" è stato redatto in collaborazione con Justina Claudatus, medico specialista in medicina ambientale clinica. “Quanto proposto – affermano i promotori – è solo l’introduzione ad un problema tanto complesso quanto cruciale per la sopravvivenza dei soggetti affetti da Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici (EHS) e Sensibilità Chimica Multipla (MCS), il cui numero è in rapido aumento, attualmente impossibilitati ad avere adeguata assistenza sanitaria. Necessita di essere sviluppato in protocolli assistenziali integrati, e solo con il Vostro contributo potrà diventare un mezzo efficace di integrazione e possibilità di accesso alle cure mediche per questi malati”. Rivolto a tutti gli operatori in ambito sanitario e alle strutture sanitarie pubbliche e private, finora però i nosocomi interessati sono pochi, meno di una decina in tutta Italia: tra questi l’Ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia a Roma ha adottato un protocollo per l’ospedalizzazione e le cure in sicurezza per malati di MCS, approvato grazie all’intervento dell’associazione A.M.I.C.A. quando la patologia era ancora inserita nell’elenco malattie rare della Regione Lazio. Altri protocolli, come segnala il Comitato Oltre la MCS, sono adottati anche nell’Ospedale San Filippo Neri (sempre nella Capitale) e al San Camillo De Lellis di Rieti.

Si sono poi perse le tracce della proposta formulata lo scorso anno dall’Associazione Italiana Elettrosensibili per redigere un protocollo diagnostico, terapeutico e prognostico per l’elettrosensibilità: “Potrà poi essere mutuato anche dal Sistema Sanitario Nazionale”, aveva promesso il presidente Paolo Orio. Ma non se ne è più avuta notizia, evidentemente troppo l’impegno per relazionare incontri informativi, promossa la raccolta fondi per il cortometraggio Elettra. Anche per questo l’Alleanza Italiana Stop 5G ha consegnato documentazione e dossier sull’EHS-MCS sia al Ministero della Salute che all’Istituto Superiore di Sanità, perché non c’è più tempo da perdere, servono fatti concreti, prima che sia troppo tardi: nel Parlamento Europeo è finita l’interrogazione a risposta scritta dell’eurodeputato Piernicola Pedicini e alla Camera dei Deputati l’interrogazione parlamentare a doppia firma On. Sara Cunial, On. Veronica Giannone indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per tutelare i malati d’elettrosmog nel riconoscimento della disabilità. L’associazione Emergenza Elettrosmog Abruzzo sta infine sostenendo la "Risoluzione per la tutela della salute dei cittadini" MCS-EHS presentata dal consigliere Domenico Pettinari, vice presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, mentre al Senato il Sen. Giuseppe Pisani ha depositato un disegno di legge sull’MCS, però non ancora calendarizzato in commissione. E a Trento, purtroppo, da ieri si piange l’ennesima vittima. Invisibile, intollerabile. Mai più.

di Maurizio Martucci

7 ottobre 2020

FONTE: Oasi Sana


E' sempre una grande tristezza dover dare notizie come queste, ovvero della morte di una giovane ragazza affetta da Sensibilità Chimica Multipla (MCS) ed Elettrosensibilità (EHS). E' tuttavia doveroso farlo, perchè è bene che la gente sappia che razza di patologie sono queste e in che stato di abbandono sono ancora lasciate le persone che ne sono colpite.
Purtroppo la situazione di questi malati è ancora lontanissima dall'ideale, ed ora, come già successo in passato, piangiamo amaramente questa nuova vittima.

Marco

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