Mauro Carta è professore di Psichiatria all’Università: “I malati di fibromialgia devono combattere anche con i risvolti di tipo psicologico. Serve il supporto di reumatologi, psichiatri e medici salutisti. La Regione deve darsi da fare con urgenza”
L’approccio del mondo psichiatrico nei confronti dei malati di fibromialgia? In tandem con altri settori della medicina: quello reumatologico, soprattutto. I dolori lancinanti rappresentano la cartina di tornasole di una malattia ancora non riconosciuta a livello regionale. “L’impatto della fibromialgia sulla vita di una persona è devastante, non si tratta di una malattia immaginaria”. È netto Mauro Carta, professore di Psichiatria all’ateneo cagliaritano: “Come psichiatri, cerchiamo di far prendere consapevolezza ai pazienti sul fatto che non è positivo vivere in una condizione di continuo allarme per ogni minimo sintomo”.
E la soluzione è una: fare squadra. “Indispensabile un approccio multidisciplinare, con reumatologi, psichiatri e medici salutisti. Non è un disturbo affrontabile con un solo strumento. Tanto tempo fa i medici di medicina generale ci mandavano i malati di fibromialgia perché pensavano che si trattasse di ipocondria”. Così non è: ecco perché “la Regione deve riconoscerla urgentemente quale malattia invalidante, sia per gli aspetti assistenziali sia per quelli pensionistici. La fibromialgia ha un impatto devastante sulla qualità della vita di chi ne soffre”.
di Paolo Rapeanu
20 gennaio 2018
FONTE: Cagliari Casteddu online
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