L’On. Scilipoti “Battiamoci per aiutare chi è affetto dalla Sensibilità Chimica Multipla”
Si stima che nel mondo ne siano affette 15 milioni di persone ma, quando si parla di MCS, la maggior parte degli italiani ancora non sa a cosa si fa riferimento.
Eppure la Multiple Chemical Sensivity (Sensibilità Chimica Multipla) è una patologia che chiunque di noi potrebbe dovere affrontare senza nemmeno avere consapevolezza della sua esistenza.
Portarla quanto più possibile a conoscenza è stato l’obiettivo del convegno tenutosi stamani al Palazzo dei Leoni, cui hanno preso parte l’on. Domenico Scilipoti (Idv) (nella foto), artefice di una proposta di legge atta ad ottenere il riconoscimento come malattia organica da parte del nostro Governo, la d.ssa Milena Ziino Colaninno, rappresentante del Ministero dell’Ambiente, la d.ssa Annunziata Gattarello, pediatra, la d.ssa Caterina Arena, psichiatra, ed il dott. Manlio D’Andrea, odontoiatra.
Si tratta di una patologia cronica ricorrente, che sarebbe causata dall'impossibilità di una persona a tollerare un dato ambiente chimico o una classe di sostanze chimiche.
“Non siamo qui per parlar e di una problematica che riguarda delle singole persone – ha affermato l’on. Scilipoti – perché ciò che è essenziale è che cominci a mutare la mentalità di ciascuno di noi. Al giorno d’oggi tutto è basato sul sistema economico che, seppure importante, non tiene conto degli effetti che gli agenti inquinanti possono determinare sul nostro organismo.
Non si vuole, ovviamente, sopprimere le attività industriali, che sono l’anima dello sviluppo economico ed occupazionale, ma spingere affinché i vari poli presenti sul territorio nazionale effettuino degli investimenti volti a migliorare la qualità di produzione. Non è corretto chiudere gli occhi davanti al palesarsi di nuove malattie dovute all’assimilazione di sostanze che, ritenute innocue per anni, si sono rivelate altamente tossiche. Possiamo parlare praticamente di tutto…mercurio ed altri metalli pesanti, pesticidi, gli ftalati presenti in piatti e bicchieri di plastica, gli additivi che quotidianamente ingeriamo attraverso i biscotti e così via. Siamo tutti potenziali vittime di questa malattia che, non essendo ancora riconosciuta dallo SSN, comporta per chi ne è colpito notevoli disagi di carattere economico e psicologico”.
“Le persone affette da MCS – ha proseguito la d.ssa Gattarello – manifestano i più vari disturbi, giacché non tutti pazienti ripùspondono allo stesso modo al contatto con le sostanza tossiche. Si tratta di sintomi aspecifici che ci devono indurre a pensare che, ogniqualvolta una patologia non risponde alla terapia convenzionale, si potrebbe essere in presenza di una MCS.”
“Proprio la specificità dei sintomi fa sì che i pazienti siano spesso indicati come portatori di disturbi psichici – ha dichiarato altresì la d.ssa Arena – ma se non si fanno delle indagini approfondite si rischia che gli psicofarmaci utilizzati in psichiatria comportino uno stato tossico ancora maggiore nell’individuo”.E poi il paradosso: riconosciuto come tossico, il mercurio è stato eliminato persino dai termometri ma…le amalgame utilizzate per le otturazioni dentarie sono ancora realizzate con questo metallo. A confermarlo è il dott. D’Andrea che rilava come “la presenza di mercurio nella nostra bocca sia l’artefice d’innumerevoli sintomatologie che ciascuno di noi può manifestare”.Rimuovere l’amalgama? “Può essere una soluzione- ha affermato ancora Scilipoti "ma, data l’alta complessità dell’operazione sarebbe meglio farlo solo in presenza di disturbi molto seri”.
“Tutti siamo chiamati a modificare i nostri comportamenti in modo ecocompatibile – ha concluso con amarezza la d.ssa Ziino Colaninno - ricordando che ai nostri figli stiamo per consegnare un pianeta già distrutto.”
Maria Cristina Rocchetti
FONTE: Il Cittadino di Messina
http://www.ilcittadinodimessina.it/newss.asp?idz=4&idn=21488
Si stima che nel mondo ne siano affette 15 milioni di persone ma, quando si parla di MCS, la maggior parte degli italiani ancora non sa a cosa si fa riferimento.
Eppure la Multiple Chemical Sensivity (Sensibilità Chimica Multipla) è una patologia che chiunque di noi potrebbe dovere affrontare senza nemmeno avere consapevolezza della sua esistenza.
Portarla quanto più possibile a conoscenza è stato l’obiettivo del convegno tenutosi stamani al Palazzo dei Leoni, cui hanno preso parte l’on. Domenico Scilipoti (Idv) (nella foto), artefice di una proposta di legge atta ad ottenere il riconoscimento come malattia organica da parte del nostro Governo, la d.ssa Milena Ziino Colaninno, rappresentante del Ministero dell’Ambiente, la d.ssa Annunziata Gattarello, pediatra, la d.ssa Caterina Arena, psichiatra, ed il dott. Manlio D’Andrea, odontoiatra.
Si tratta di una patologia cronica ricorrente, che sarebbe causata dall'impossibilità di una persona a tollerare un dato ambiente chimico o una classe di sostanze chimiche.
“Non siamo qui per parlar e di una problematica che riguarda delle singole persone – ha affermato l’on. Scilipoti – perché ciò che è essenziale è che cominci a mutare la mentalità di ciascuno di noi. Al giorno d’oggi tutto è basato sul sistema economico che, seppure importante, non tiene conto degli effetti che gli agenti inquinanti possono determinare sul nostro organismo.
Non si vuole, ovviamente, sopprimere le attività industriali, che sono l’anima dello sviluppo economico ed occupazionale, ma spingere affinché i vari poli presenti sul territorio nazionale effettuino degli investimenti volti a migliorare la qualità di produzione. Non è corretto chiudere gli occhi davanti al palesarsi di nuove malattie dovute all’assimilazione di sostanze che, ritenute innocue per anni, si sono rivelate altamente tossiche. Possiamo parlare praticamente di tutto…mercurio ed altri metalli pesanti, pesticidi, gli ftalati presenti in piatti e bicchieri di plastica, gli additivi che quotidianamente ingeriamo attraverso i biscotti e così via. Siamo tutti potenziali vittime di questa malattia che, non essendo ancora riconosciuta dallo SSN, comporta per chi ne è colpito notevoli disagi di carattere economico e psicologico”.
“Le persone affette da MCS – ha proseguito la d.ssa Gattarello – manifestano i più vari disturbi, giacché non tutti pazienti ripùspondono allo stesso modo al contatto con le sostanza tossiche. Si tratta di sintomi aspecifici che ci devono indurre a pensare che, ogniqualvolta una patologia non risponde alla terapia convenzionale, si potrebbe essere in presenza di una MCS.”
“Proprio la specificità dei sintomi fa sì che i pazienti siano spesso indicati come portatori di disturbi psichici – ha dichiarato altresì la d.ssa Arena – ma se non si fanno delle indagini approfondite si rischia che gli psicofarmaci utilizzati in psichiatria comportino uno stato tossico ancora maggiore nell’individuo”.E poi il paradosso: riconosciuto come tossico, il mercurio è stato eliminato persino dai termometri ma…le amalgame utilizzate per le otturazioni dentarie sono ancora realizzate con questo metallo. A confermarlo è il dott. D’Andrea che rilava come “la presenza di mercurio nella nostra bocca sia l’artefice d’innumerevoli sintomatologie che ciascuno di noi può manifestare”.Rimuovere l’amalgama? “Può essere una soluzione- ha affermato ancora Scilipoti "ma, data l’alta complessità dell’operazione sarebbe meglio farlo solo in presenza di disturbi molto seri”.
“Tutti siamo chiamati a modificare i nostri comportamenti in modo ecocompatibile – ha concluso con amarezza la d.ssa Ziino Colaninno - ricordando che ai nostri figli stiamo per consegnare un pianeta già distrutto.”
Maria Cristina Rocchetti
FONTE: Il Cittadino di Messina
http://www.ilcittadinodimessina.it/newss.asp?idz=4&idn=21488
Questo è veramente un ottimo articolo che mi sento di condividere al 100 %. Ringrazio a tal riguardo l' On Scilipoti, le Dott.sse Colanino, Gattarello, Arena e il Dott. D'Andrea per le cose che hanno detto e per il lavoro che stanno portando avanti.
C'è da augurarsi che tanta altra gente, sopratutto medici e politici, si possano unire a loro per portare avanti questa battaglia che riguarda tutti noi, nessuno escluso, e ancor di più le generazioni future.
Marco
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