Preg.me Istituzioni, cittadini, concittadini e connazionali,
mi chiamo Marinella Oberti e sono affetta da MCS (Sensibilità Chimica Multipla). Quest'ultima non è altro che un'intolleranza al mondo. Sono Infatti allergica a sostanze chimiche quali deodoranti, shampoo, detersivi ecc... Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la mia malattia e quando la ASL la dichiarò di natura psicologica, la Corte d'Appello di Brescia, nel 2011, la riconobbe come malattia fisica, e successivamente, il Consiglio di Stato mi sancì il diritto alle cure. Ma qual'è la vera cura? Inizio col dirvi che le cure non sono presenti in Italia, ma all'estero, e ci vogliono parecchi soldi per poter accedere anche per un solo ciclo. Voglio però specificare che la cura, la vera cura, è prima di tutto UN'ABITAZIONE IDONEA che più che definirsi cura, si chiama SALVAVITA! Ciò nonostante le Istituzioni, ben a conoscenza della mia situazione, non hanno mai fatto nulla o meglio hanno agito proponendomi soluzioni abitative che non sono in grado purtroppo di accettare. Non posso infatti, e ribadisco purtroppo, abitare in una casa comunale (condominio) perché ciò sarebbe LETALE!
Dal giorno dello sfratto, io e mio marito viviamo in auto da QUASI 15 MESI, e non solo ci sentiamo abbandonati ma gridiamo con forza che NOI siamo stati abbandonati, e siamo tutt'oggi, ABBANDONATI!! Le istituzioni hanno sempre fatto un grande "palleggio" tra le loro competenze, dimenticandosi però che sono una cittadina italiana e malata, con un'invalidità al 100%!! Ho reperito, con difficoltà, soluzioni abitative che non vengono concesse in locazione per volere dei proprietari, ma nessuna Istituzione ha consentito l'aiuto per l'acquisto!! In questi anni volti noti della politica locale hanno speso promesse nei miei confronti senza però mantenere la parola data.
Tengo a ricordare a chiunque che l'articolo 32 della nostra Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto e garantisce le cure alle persone indigenti. Ma questo articolo vale solo per le persone che sono affette purtroppo da patologie "comuni" se così si possono definire? Patologie curabili in una normale struttura ospedaliera? Quindi per la sottoscritta, per la quale l'abitazione rappresenta un salvavita, non esiste un diritto alle cure? Non può definirsi cura anche una casa? Il diritto alla salute non è uguale per tutti? Avrò il diritto in questo caso a sentirmi discriminata? Se mi dovesse accadere qualcosa di negativo chi mai ne risponderà?
Sono davvero molto stanca e sto perdendo tutte le energie del mio corpo, ma almeno non ho perso la dignità come ammalata e come cittadina italiana, perché credo ancora in una parte delle Istituzioni non incancrenita dall'indifferenza e dal menefreghismo che finora mi ha circondata. Ebbene sì, mi rivolgo a quella parte pura della politica, che crede ancora che il cittadino non sia un semplice numero, ma crede che un essere umano ammalato abbia diritto alle cure nelle modalità che la patologia stessa richiede; mi rivolgo a quella parte della cittadinanza che crede nella solidarietà e nel sostegno al prossimo, mi rivolgo ai giornalisti chiedendo la pubblicazione di questo scritto che oggi più che mai rappresenta un grido di disperazione e di aiuto! Mi rivolgo a te che hai speso il tuo tempo leggendo la mia storia o leggendo questo semplice post, chiedendoti di condividerlo il più possibile perché anche questo può fare la differenza per me!! Ringrazio anticipatamente chi mi aiuterà, ma anche a chi non lo farà, grazie a chi renderà la mia vita migliore, ma anche grazie a chi non lo farà perché non si tratta solo di salvare la propria vita, ma anche e soprattutto conservare la propria dignità, dignità nel saper soffrire, ma anche nel saper guardare in faccia chi è a conoscenza di tutto ciò e poteva fare qualcosa e non l'ha fatto! E poi c'é il coraggio, il coraggio di vivere in auto e al freddo con il rischio di morire ad ogni istante, ma preferisco questo tipo coraggio piuttosto che quello di avermi ignorata come essere umano e come donna.
Grazie a tutti
Marinella Oberti
Intensa e accorata lettera di Marinella Oberti, che accolgo e pubblico con molto piacere sulle pagine di questo blog, rivolta a tutte le persone di buona volontà a cui sta a cuore il bene delle persone, sopratutto quelle più bisognose e malate.
Da questa lettera appare chiaro il disagio di Marinella, costretta ad abitare dentro una fredda e umida macchina nonostante la sua estremamente invalidante Sensibilità Chimica Multipla (MCS). Un disagio che si trasforma in un grido di aiuto, per domandare nient'altro che ciò di cui lei ha estremamente bisogno.... e cioè di una CASA, AUTENTICO SALVAVITA NELLE CONDIZIONI DI SALUTE IN CUI SI TROVA! Una casa, una semplice casa adatta alla sua patologia, che peraltro Marinella ha individuato, ove potersi riparare, curare, stare un pò al caldo e, come detto, vero e proprio salvavita con la patologia grave che si ritrova.
Per poter aiutare Marinella Oberti rimando tutti al suo sito internet http://www.marinellaoberti.it/ nella quale è descritta al dettaglio la sua situazione e nel quale è spiegato come poterla aiutare concretamente. Ogni gesto fatto a suo favore, anche piccolo, può essere importantissimo per lei... per cui non trascuriamo di poterlo fare!
Come sempre, grazie di cuore a tutti coloro che vorranno aiutarla!
Marco
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