lunedì 12 luglio 2010

Carmela Amoroso, malata di MCS, ha bisogno del nostro aiuto.

Carmela Amoroso, che risiede in una delle case popolari di contrada Ogliastrello a Castelmola, rinnova la propria richiesta di aiuto. Vuole sapere se c’è un medico, uno solo – non decine come adesso – che possa prenderla in cura e guidare la sua esistenza complicata da malattie rare che si moltiplicano in tante altre, al punto da averla resa invalida al 100 %. Un’invalidità riconosciuta dopo tante battaglie legali e che ora le dà diritto all’accompagnatore. E lei, 43 anni, ne ha bisogno perché non può fare nulla da sola, a partire dal fatto che, per respirare, ha bisogno dell’ossigeno e deve portarlo sempre con sé.
La signora Amoroso, sposata e madre di due figli, è affetta da MCS (Sensibilità Chimica Multipla), “una malattia autoimmune che distrugge il corpo e che, pure riconosciuta all’estero non lo è in Italia”. Eppure il certificato medico del prof. Giuseppe Genovesi del policlinico Umberto I de "La Sapienza" di Roma, certifica che questa malattia “allo stato accentua le crisi asmatiche e limita notevolmente la vita di relazione della paziente”. La MCS provoca una forte intolleranza agli odori e dunque al fumo, ai profumi, compresi quelli dei colori ad olio che un tempo la donna utilizzava per dipingere, la sua passione, ora proibita. A causa dei profumi rischia la vita e anche continue liti con i vicini che non capiscono, o non accettano, di doversi limitare nella cucina. Ma non è solo di questo che Carmela Amoroso soffre. Snocciola l’elenco delle sue malattie ed è lungo: ischemia celebrale, ensidema polmonare, grave insufficienza respiratoria, epilessia, un grave problema all’ipofisi, artrosi, osteoporosi e anche il morbo di Addison che le causa un insufficienza surrenale cronica ed altro ancora. Malattie che le provocano gravi limitazioni e sofferenze, che le impediscono di nutrirsi come gli altri e le impongono di utilizzare dosi crescenti di cortisone a causa del quale è gonfiata fino ad avere difficoltà di movimento. La sua condizione è tale da rendere troppo rischiosi o impossibili anche alcune indagini diagnostiche. La signora Amoroso sa che negli USA l’MCS è riconosciuta come malattia rara e c’è una tradizione di cura. Vorrebbe poterci andare, ma non ha i soldi per farlo. Per questo lancia un appello alla solidarietà e chiede a chi può di aiutarla attraverso un Conto Corrente della Banca di Credito Cooperativo San Marco di Calatabiano: IBAN: IT16O0894182591000030100796 AMOROSO CARMELA BIC: ICRAITRRQ50
Ma la donna chiede anche un aiuto per sua figlia, 19 anni, 6 dei quali passati ad accudirla. “Da quando aveva 13 anni è lei che provvede alla casa e a me. Ha dovuto lasciare la scuola. Povera figlia, che vita ha avuto. Vorrei che qualcuno le offrisse un lavoro, un opportunità per poter fare la sua vita".

 
FONTE: giornale "La Sicilia"


Per fare una donazione a Carmela:

Banca di Credito Cooperativo San Marco di Calatabiano

IBAN: IT16O0894182591000030100796 BIC: ICRAITRRQ50

AMOROSO CARMELA


Dopo quella di Federica Cannas ecco un altra storia dolorosa di una persona malata di MCS impossibilitata a curare la sua grave malattia per mancanza di soldi e di strutture adeguate che in Italia non esistono. Non si può nascondere l'amarezza nel constatare quanto l'Italia sia indietro rispetto a tanti altri paesi del mondo per quanto riguarda la ricerca, la cura e l'assistenza di persone malate con patologie gravi e estremamente invalidanti come è appunto la Sensibilità Chimica Multipla, e come questi malati siano lasciati completamente soli a loro stessi e costretti a procacciarsi da soli i soldi (tanti) per potersi curare. Per quanto tempo sarà ancora così? Per quanto tempo ancora si potrà tollerare una cosa del genere?
Invito tutti ad aiutare Carmela facendole un offerta che le possa consentire di curarsi come è nel SUO PIENO DIRITTO DI ESSERE. Se questo diritto le viene negato dallo Stato, facciamo in modo che non gli venga negato anche da noi.

Marco

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