Da nove mesi la famiglia è ospitata in una comunità a Palermo. La giovane può pagare ma non riesce a trovare chi è disposto ad affittarle una casa
PALERMO – Una casa per riuscire a poco a poco a riprendere una vita normale. È quello che desidera fortemente Giovanna che, a soli 29 anni, dopo la morte del padre, si trova a dovere aiutare insieme alla sorella più piccola una mamma con una disabilità cerebrale e un fratello di 12 anni autistico. La situazione familiare è precipitata economicamente dopo che il padre di Giovanna, operaio edile, è morto lo scorso giugno per una grave malattia. Man mano che si aggravavano le sue condizioni di salute, il padre non è stato più in grado di gestire tutte le spese familiari, compreso il canone dell’affitto della casa dove abitavano.
SFRATTO - La situazione si è fatta ancora più pesante, fino a quando, alla famiglia non è arrivato lo sfratto per morosità che l’ha costretta a trasferirsi in una comunità di accoglienza che lavora in convenzione con il comune. Per Giovanna è iniziata una vita diversa perché, oltre ad accudire la madre e il fratello, si è dovuta mettere alla ricerca di una casa che, finora, non è riuscita a trovare. La ragazza ha deciso così di rivolgersi allo sportello della Caritas dove l’avvocato Giuseppe Bono dell’associazione “Altri avvocati” l’ha aiutata ad essere nominata, con provvedimento del tribunale dei minori, curatore speciale del fratello. Il tutto perché la madre, invalida civile al 70% a causa di un oligofrenia cerebropatia, non è in grado di provvedervi. Intanto, i problemi si accavallano ed il fratello, nonostante la sua grave disabilità, dovrà presentarsi di nuovo, il prossimo aprile, presso la commissione unificata dell’Asp e del Inps per sottoporsi a una visita di accertamento della sua disabilità.
OBIETTIVI - In questo momento la famiglia si accontenterebbe di trovare almeno una casa di tre stanze di cui può pagare l’affitto, ubicata tra la stazione centrale e la zona Oreto dove abita anche una loro zia. La ragazza sarebbe in grado di pagare una casa perché percepisce la reversibilità del padre, la pensione sociale della madre e l’indennità di invalidità del fratello. «Ho provato a cercare una casa, per un momento ho creduto pure di averla trovata, ma non appena ho detto della mia storia la proprietaria non me l’ha voluta affittare. Non riesco a capire perché non dovrei offrire idonee garanzie economiche. Sembra che a nessuno interessi la situazione di disabilità che io e mia sorella abbiamo sulle nostre spalle. Siamo persone che viviamo i nostri problemi con grande dignità, senza gridare ma soffrendo in silenzio ma, non per questo, vuol dire essere penalizzati dalla società».
PERCORSO - Giovanna, nonostante tutto continuerà la sua ricerca, fiduciosa che, con tante case sfitte che ci sono a Palermo, prima o poi qualcuno risponderà al suo bisogno. Una volta trovata una casa, il comune dovrebbe attivare a favore del nucleo familiare un percorso di housing sociale che le permetterebbe di sostenere soprattutto le spese iniziali per l’affitto dell’immobile. «Gli operatori della comunità che ci ospita dallo scorso maggio ci hanno accolto molto bene e soprattutto la proprietaria del centro è una signora sensibile che ci ha sempre ascoltato – ci tiene a sottolineare Giovanna – ma abbiamo bisogno di vivere in una casa per riprendere la nostra vita normale. La comunità è distante dal centro della città e ogni giorno per muovermi prendo due autobus». «Soltanto a partire da una casa potrei anche essere più serena nell’occuparmi di mia madre che, dovrebbe pure essere operata per via di un calcolo che ha ad un rene e di mio fratello. Mio fratello è un angelo – dice -. Nonostante la sua disabilità ha molte potenzialità e a lui abbiamo sempre cercato di non fargli pesare nessun problema. Un altro desiderio sarebbe quello di poterlo fare seguire in un centro specializzato ma finora non ci siamo riusciti».
Chi volesse aiutare la famiglia potrà farlo contattando l’indirizzo email nl@redattoresociale.it .
24 febbraio 2014
E' davvero incredibile che una giovane donna di 29 anni assieme alla propria sorella, non riesca a trovare un appartamento per loro e per il fratello disabile e la madre malata, proprio a causa delle condizioni dei propri due famigliari bisognosi. E sono oramai 10 mesi che questa famiglia è ospite di una Comunità.
Chiunque volesse e potesse aiutare Giovanna e la sua famiglia, lo faccia scrivendo all'indirizzo e-mail nl@redattoresociale.it . Grazie di cuore.
Marco
Chiunque volesse e potesse aiutare Giovanna e la sua famiglia, lo faccia scrivendo all'indirizzo e-mail nl@redattoresociale.it . Grazie di cuore.
Marco
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