“Mi chiamo Giovanna Nastasi e sono affetta da Sensibilità Chimica Multipla (MCS) da circa nove anni”. Si presenta così Giovanna, 44 anni di Marsala, che all'età di 35 anni, ha contratto questa malattia troppo poco conosciuta. Ma cos'è la MCS? La Multiple Chemical Sensitivity è una malattia cronica invalidante da esposizione a sostanze chimiche, causata principalmente dal contatto con diserbanti, vernici, fotocopiatrici, medicinali, anestesie, cellulari, cibo non biologico, tra gli altri.
Una persona affetta da MCS, come la nostra concittadina, conduce una vita che non è vita, perchè non può svolgere le normali faccende quotidiane, non può lavorare, non può fare vita sociale, non può indossare comuni indumenti ma soprattutto, non può sentire il calore umano di un abbraccio eppure deve lottare ogni giorno. Si, perchè anche il contatto fisico, per una persona affetta da questa patologia può essere fatale, le persone che ne entrano in contatto, devono prima completamente “bonificarsi”, sterilizzarsi. Infatti, il malato di MCS, al contatto con qualsiasi invisibile sostanza chimica, può essere colpito da reazioni sconvolgenti, come un arresto cardiocircolatorio, un ictus o un coma. Il vero problema, è la disinformazione ma in particolare l'impossibilità nel nostro Paese di essere curati e di ricevere una diagnosi. Eppure la MCS viene riconosciuta e curata, anche se non esistono vere e proprie cure, in America ed in altri paesi. Si stima che negli USA, vi sia il 4% di persone affette da MCS e il 10% di persone sensibili. In Italia si stimano 50mila casi e non c'è ospedale che possa curare un malato di MCS. Perchè purtroppo anche nei nosocomi sono necessarie apposite stanze per curare chi è affetto da tale patologia, per cui non vi è predisposizione genetica, semmai una minore predisposizione ad espellere le sostanze. “Questa malattia ci porta a rimanere soli, si può arrivare a gesti gravi ed estremi. Ed in Italia mancano i soldi per creare i presupposti per aiutare i malati di MCS”, ci ha detto Giovanna Nastasi. “E' necessario che la ricerca possa studiare la patologia – ha affermato - per trovare delle cure più o meno risolutive, affinchè possiamo avere una nuova dignità”. Nella provincia di Trapani, da questo punto di vista, si è fatto qualcosa. Il Consiglio provinciale infatti, nella seduta dello scorso 5 aprile, ha approvato all'unanimità, l'Ordine del Giorno presentato dalla Commissione Igiene Assistenza Beneficenza e Servizi Sociali, con cui si chiede che anche in Italia, così come negli altri Paesi del mondo la MCS venga riconosciuta come malattia sociale utilizzando, quale parametro, il Consenso Internazionale del 1999. Nel documento che il Consiglio provinciale ha inviato ai Presidenti delle Camere e alle Commissioni Igiene e Sanità ed Affari Sociali, è stato portato alla loro attenzione proprio il caso della Nastasi, sollecitando il Parlamento ad attivare l'iter per l'esame e la successiva approvazione delle proposte di legge di iniziativa parlamentare, già presentate alla Camera dei Deputati, nel 2008 e nel 2009, ma morte sul nascere in quanto bloccate al tavolo scientifico. “Devo un grazie al Consiglio provinciale – ha affermato Giovanna Nastasi – il presidente Poma ma anche l'Asl, perchè lottano con me per il riconoscimento, ho trovato un aiuto concreto, ma ora è necessario che qualcosa si faccia anche a livello nazionale. Dal Consiglio Superiore di Sanità non arrivano risposte e quando arrivano sono viziate da enormi interessi che girano intorno alle multinazionali e alle case farmaceutiche. Gli altri Stati hanno riconosciuto la MCS come malattia sociale da anni – ci ha informato – ebbene che ora si faccia qualcosa in Italia. Già la Regione Lazio ha riconosciuto la patologia ed appartiene all'Italia”. Nel frattempo, per diffondere la conoscenza di una malattia ancora poco nota, si terrà domani a Roma, un convegno sulla MCS e sulla Elettrosensibilità presso l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata dal titolo “La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) al crocevia degli approcci innovativi in Medicina Ambientale. I risultati della ricerca sperimentale e clinica europea, come basi per l'inquadramento clinico e la risposta assistenziale”.
18 aprile 2012
FONTE: marsalace.it
http://www.marsalace.it/web/index.php?option=com_content&view=article&id=6259:il-consiglio-provinciale-riconosce-la-mcs-come-malattia-sociale-una-cittadina-marsalese-ci-racconta-la-sua-storia&catid=87:sanita
Ho voluto chiamare questo blog "La Voce della Verità", per indicare la "Voce" delle tante persone invalide e malate di cui sono raccontate le storie, le loro vicende umane cariche di sofferenza, ma anche di speranza, di gioia e di piccole e grandi conquiste. Questo blog dà voce a loro, parte molto spesso oscura della nostra società, ma fatta di uomini e donne Veri, con tanto da offrire, nonostante tutto.
giovedì 19 aprile 2012
Contenuto Principale Il Consiglio Provinciale riconosce la MCS come malattia sociale. Una cittadina marsalese ci racconta la sua storia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento