Mario Contarini ama la musica, ha 29 anni, e la malattia gli impedirebbe di suonare, ma lui non demorde e sfonda
Ha un male raro che gli impedisce i movimenti e gli distrugge i muscoli Mario, ma questo non ha spento in lui l'amore per la musica. Non solo ascoltata, ma suonata, ideata, sognata. Ecco la storia di Mario Contarino, 29 anni, affetto da due malattie: la Distrofia Muscolare di Duchenne e una passione smodata per il rock.
La prima sembrava influire sulla seconda ma – come ha raccontato lui stesso al Redattore Sociale –, per lui “la musica è tutto – risponde secco – Senza di lei non potrei vivere, mi scorre nelle vene”. Una passione la sua che è nata da piccolissimo, quando: “stavo sempre a suonare le pentole di mia madre. Così, vista la passione, e visto anche l'odio per lo studio, ho abbandonato la scuola al secondo anno di Liceo Scientifico. Nel 2000, cioè l'anno successivo, all'età di 16 anni, sono entrato a far parte, come batterista, della band pop-rock "Ladri di Carrozzelle". Il gruppo era composto per lo più da ragazzi con la mia stessa patologia”.
Nel tempo che ha trascorso con la band Mario ha tenuto circa 600 concerti in tutta Italia “partecipando a molte manifestazioni e trasmissioni televisive importanti. Una di queste, sicuramente la più significativa, è stata la partecipazione al Concerto del 1° maggio 2006 a piazza S. Giovanni a Roma, di fronte a migliaia di persone, in diretta televisiva”. Poi i rapporti con la band si sono sfilacciati e Mario ha iniziato a suonare da solo, grazie al computer, visto che direttamente non può farlo a causa della malattia.
“A fine 2007 ho iniziato a comporre, utilizzando il software della ‘Cubase SX’ e vari VST-plug-ins. Con questi programmi, scrivo le note e scelgo gli strumenti ed i suoni. Compongo canzoni rock strumentali, con cui cerco soprattutto di trasmettere emozioni e stati d’animo: brani originali che risentono di molte influenze e varietà di generi rock, dall’hard al funky al progressive, dal fusion al blues, al metal e a molti altri. Così, ho dato vita al mio sogno, che oggi si chiama TBP: è come una band, ma è composta solo da me! E’ iniziata quasi per gioco, ma ora, dall’estate 2011 a oggi, ho realizzato una trentina di cover di canzoni famose, ‘stravolte’ in versione strumentale hard-rock”.
Nel 2012 è stato uno dei protagonisti del contest realizzato da MusicOff, la grande comunità on-line per musicisti fondata da Thomas "Doc" Colasanti, con special guest Steve Vai, lo strabiliante chitarrista, compositore e produttore discografico statunitense, che ha lodato le grandi qualità musicali di Mario Contarino.
A produrlo è l'etichetta Zeta Factory, con la quale sta riscuotendo un notevole successo sia in Italia che all’estero. Oggi TBP è un circuito di solidarietà in rete che ha un suo canale Youtube (http://www.youtube.com/thebiddittisproject), dove è possibile ascoltare tutti i brani di Mario, una pagina su Facebook (https://www.facebook.com/TBPofficial) e un account Twitter (https://twitter.com/musicTBP).
26 settembre 2013
FONTE: aleteia.org
La prima sembrava influire sulla seconda ma – come ha raccontato lui stesso al Redattore Sociale –, per lui “la musica è tutto – risponde secco – Senza di lei non potrei vivere, mi scorre nelle vene”. Una passione la sua che è nata da piccolissimo, quando: “stavo sempre a suonare le pentole di mia madre. Così, vista la passione, e visto anche l'odio per lo studio, ho abbandonato la scuola al secondo anno di Liceo Scientifico. Nel 2000, cioè l'anno successivo, all'età di 16 anni, sono entrato a far parte, come batterista, della band pop-rock "Ladri di Carrozzelle". Il gruppo era composto per lo più da ragazzi con la mia stessa patologia”.
Nel tempo che ha trascorso con la band Mario ha tenuto circa 600 concerti in tutta Italia “partecipando a molte manifestazioni e trasmissioni televisive importanti. Una di queste, sicuramente la più significativa, è stata la partecipazione al Concerto del 1° maggio 2006 a piazza S. Giovanni a Roma, di fronte a migliaia di persone, in diretta televisiva”. Poi i rapporti con la band si sono sfilacciati e Mario ha iniziato a suonare da solo, grazie al computer, visto che direttamente non può farlo a causa della malattia.
“A fine 2007 ho iniziato a comporre, utilizzando il software della ‘Cubase SX’ e vari VST-plug-ins. Con questi programmi, scrivo le note e scelgo gli strumenti ed i suoni. Compongo canzoni rock strumentali, con cui cerco soprattutto di trasmettere emozioni e stati d’animo: brani originali che risentono di molte influenze e varietà di generi rock, dall’hard al funky al progressive, dal fusion al blues, al metal e a molti altri. Così, ho dato vita al mio sogno, che oggi si chiama TBP: è come una band, ma è composta solo da me! E’ iniziata quasi per gioco, ma ora, dall’estate 2011 a oggi, ho realizzato una trentina di cover di canzoni famose, ‘stravolte’ in versione strumentale hard-rock”.
Nel 2012 è stato uno dei protagonisti del contest realizzato da MusicOff, la grande comunità on-line per musicisti fondata da Thomas "Doc" Colasanti, con special guest Steve Vai, lo strabiliante chitarrista, compositore e produttore discografico statunitense, che ha lodato le grandi qualità musicali di Mario Contarino.
A produrlo è l'etichetta Zeta Factory, con la quale sta riscuotendo un notevole successo sia in Italia che all’estero. Oggi TBP è un circuito di solidarietà in rete che ha un suo canale Youtube (http://www.youtube.com/thebiddittisproject), dove è possibile ascoltare tutti i brani di Mario, una pagina su Facebook (https://www.facebook.com/TBPofficial) e un account Twitter (https://twitter.com/musicTBP).
26 settembre 2013
FONTE: aleteia.org
Gran bella storia questa di Mario, un ragazzo che non si è fatto abbattere dalla sua malattia, la Distrofia muscolare di Duchenne, e ha continuato a coltivare la sua grande passione per la musica rock, fino a raggiungere grandi riconoscimenti e un notevole successo. Un bell'esempio di tenacia, grinta e voglia di fare, sempre e comunque, oltre ogni ostacolo.
Marco
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