Da oggi parte lo sciopero della fame dei “malati critici” (in maggioranza tracheostomizzati ed allettati). Alle 10.30 del 29 aprile comincerà un presidio permanente davanti all’assessorato alla Sanità in via Roma, a Cagliari. Una protesta analoga a quella messa in atto dai malati di Sla nell’autunno scorso a Roma, davanti al ministero dell’Economia. “Non chiameremo ambulanze – avverte Salvatore Usala in una lettera inviata ieri al presidente della Regione Cappellacci e all’assessore regionale alla Sanità De Francisci – Non potremo caricare le batterie: dovrà darci energia elettrica l’assessorato, se non si vuole il morto. Continueremo lo sciopero della fame”.
Salvatore Usala, segretario di Viva la Vita Sardegna Onlus e del Comitato 16 novembre Onlus, malato di Sla da otto anni, ancora una volta è costretto a utilizzare la minaccia estrema per sollecitare la politica e l’amministrazione a mantenere gli impegni. “Dovete mantenere la parola data”, è infatti l’incipit della drammatica lettera spedita ieri. Il riferimento è agli “impegni solenni” assunti lo scorso 31 ottobre dai ministri Balduzzi e Fornero nel corso della visita a Usala nella sua abitazione di Monserrato: “Il progetto della nostra associazione che dovevate tramutare in delibera – si legge nella lettera – è bloccato negli uffici dell’assessorato”.
Quindi il lungo e dettagliato elenco degli impegni presi e non rispettati. Dall’approvazione del progetto (che determinerebbe risparmi consistenti: un milione e 300mila euro nella sola Asl numero 8), alla possibilità di utilizzare i soldi risparmiati per estendere e migliorare l’assistenza ai malati, all’applicazione immediata delle procedure operative che, invece, sono state disattese da una circolare che rinvia il progetto al biennio 2013-2014. Fino al problema del ritardo nel rimborso ai comuni dei contributi della legge 162 e del “ritornare a casa” che determina disagi enormi per gli operatori e per le famiglie.
“Con l’Assessore De Francisci – scrive Salvatore Usala – mi lega un rapporto di affetto e stima, ma deve assumersi le sue responsabilità politiche ed amministrative, non è accettabile un continuo rinvio o delega a funzionari di competenze decisionali della Giunta. Noi abbiamo solo la nostra vita da mettere in gioco, la nostra determinazione è infinita, non temiamo la morte”.
L’appello ad agire subito è rivolto anche ai consiglieri regionali della maggioranza e dell’opposizione: “Dateci una mano – scrive Usala – è una battaglia importante per modificare la sanità: eliminiamo sprechi dando efficienza ed efficacia”.
Salvatore Usala, segretario di Viva la Vita Sardegna Onlus e del Comitato 16 novembre Onlus, malato di Sla da otto anni, ancora una volta è costretto a utilizzare la minaccia estrema per sollecitare la politica e l’amministrazione a mantenere gli impegni. “Dovete mantenere la parola data”, è infatti l’incipit della drammatica lettera spedita ieri. Il riferimento è agli “impegni solenni” assunti lo scorso 31 ottobre dai ministri Balduzzi e Fornero nel corso della visita a Usala nella sua abitazione di Monserrato: “Il progetto della nostra associazione che dovevate tramutare in delibera – si legge nella lettera – è bloccato negli uffici dell’assessorato”.
Quindi il lungo e dettagliato elenco degli impegni presi e non rispettati. Dall’approvazione del progetto (che determinerebbe risparmi consistenti: un milione e 300mila euro nella sola Asl numero 8), alla possibilità di utilizzare i soldi risparmiati per estendere e migliorare l’assistenza ai malati, all’applicazione immediata delle procedure operative che, invece, sono state disattese da una circolare che rinvia il progetto al biennio 2013-2014. Fino al problema del ritardo nel rimborso ai comuni dei contributi della legge 162 e del “ritornare a casa” che determina disagi enormi per gli operatori e per le famiglie.
“Con l’Assessore De Francisci – scrive Salvatore Usala – mi lega un rapporto di affetto e stima, ma deve assumersi le sue responsabilità politiche ed amministrative, non è accettabile un continuo rinvio o delega a funzionari di competenze decisionali della Giunta. Noi abbiamo solo la nostra vita da mettere in gioco, la nostra determinazione è infinita, non temiamo la morte”.
L’appello ad agire subito è rivolto anche ai consiglieri regionali della maggioranza e dell’opposizione: “Dateci una mano – scrive Usala – è una battaglia importante per modificare la sanità: eliminiamo sprechi dando efficienza ed efficacia”.
23 aprile 2013
FONTE: sardiniapost.it
http://www.sardiniapost.it/cronaca/riprende-la-protesta-estrema-dei-malati-di-sla-impegni-disattesi-da-oggi-sciopero-della-fame/
Come ho già avuto modo di scrivere per altre proteste fatte dai malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), è veramente assurdo che si debba arrivare allo sciopero della fame, a minacciare di “staccare la spina”, per far valere i propri giusti, sacrosanti diritti.... diritti che sono rivolti, vorrei sottolinearlo bene, a malati di una patologia gravissima che ti porta alla TOTALE inabilità del corpo (ma non della mente), fin nei muscoli deputati alla deglutizione e alla respirazione.
Finora sono state fatte soltanto promesse, ma nessun fatto concreto si è poi realizzato, bloccato dalla solita “inerzia” di politici e funzionari che preferiscono “delegare” piuttosto che impegnarsi in prima persona per risolvere certe situazioni, e dalla solita burocrazia che rallenta ogni provvedimento. Adesso non ci rimane che aspettare il 29 aprile e vedere.... nella speranza che si arrivi veramente a qualcosa di CONCRETO!
Questi malati gravissimi non hanno molto da perdere, quindi non si può aspettare oltre.... per il Bene loro, delle loro famiglie, e di tutto un Paese che ha un disperato bisogno di vedere qualche segnale “forte” da parte di coloro che ci governano, a vantaggio sopratutto di coloro che, e non certo per colpa propria, vivono una situazione di grande difficoltà.
Marco
Come ho già avuto modo di scrivere per altre proteste fatte dai malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), è veramente assurdo che si debba arrivare allo sciopero della fame, a minacciare di “staccare la spina”, per far valere i propri giusti, sacrosanti diritti.... diritti che sono rivolti, vorrei sottolinearlo bene, a malati di una patologia gravissima che ti porta alla TOTALE inabilità del corpo (ma non della mente), fin nei muscoli deputati alla deglutizione e alla respirazione.
Finora sono state fatte soltanto promesse, ma nessun fatto concreto si è poi realizzato, bloccato dalla solita “inerzia” di politici e funzionari che preferiscono “delegare” piuttosto che impegnarsi in prima persona per risolvere certe situazioni, e dalla solita burocrazia che rallenta ogni provvedimento. Adesso non ci rimane che aspettare il 29 aprile e vedere.... nella speranza che si arrivi veramente a qualcosa di CONCRETO!
Questi malati gravissimi non hanno molto da perdere, quindi non si può aspettare oltre.... per il Bene loro, delle loro famiglie, e di tutto un Paese che ha un disperato bisogno di vedere qualche segnale “forte” da parte di coloro che ci governano, a vantaggio sopratutto di coloro che, e non certo per colpa propria, vivono una situazione di grande difficoltà.
Marco
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