Carlo è emiplegico, ha conquistato lentamente e con difficoltà l’uso della parte sinistra del proprio corpo. Il danno neurologico che ha subito durante la gravidanza non è mai stato chiarito fino in fondo, ma è presto parsa evidente la sua disabilità. Come molte persone con analoghe patologie ha difficoltà di equilibrio, di logica, di socialità.
Carlo ha un dono: si chiama “orecchio assoluto”. Fin da piccolissimo ha mostrato un’attitudine particolare per i suoni, la musica, le lingue. A tre anni, ascoltando un brano orchestrale, era capace di sorprendere tutti dicendo cose del tipo “Senti il fagotto”… Alle elementari ha cominciato a suonare le tastiere e nonostante l’uso limitatissimo della mano sinistra, ha mostrato di non essere proprio negato. Al momento di scegliere con e per lui una scuola media è stato respinto alle selezioni previste per poter accedere all’indirizzo musicale; le professoresse dell’istituto statale di piazzale Axum a Milano dissero che non era pensabile insegnare pianoforte a un ragazzino che non usava la mano sinistra. Alla festa finale della terza media, dopo aver seguito l’indirizzo linguistico, fu l’unico a esibirsi al pianoforte.
Nel frattempo Carlo aveva avuto un secondo “colpo di fortuna”. Si era scoperto che proprio vicino a casa aveva sede Esagramma, un centro che si occupava e si occupa di coniugare due mondi apparentemente molto lontani: musica e disabilità. Carlo ha seguito il triennio di musicoterapia orchestrale che permetteva a tanti bambini e ragazzi con storie di disagio psichico e fisico di avvicinarsi alle note, a uno strumento e all’importanza che ha nella vita il sapere “leggere” i propri tempi e quelli degli altri. Per costruire qualcosa insieme. L’esperienza con Esagramma è proseguita con la specializzazione in pianoforte e con un ruolo nella loro Orchestra: in concerto Carlo suona vibrafono, marimba o glockenspiel. Nel frattempo si era iscritto a un liceo delle Scienze Sociali, il Tenca, dove esisteva un indirizzo di sperimentazione musicale; si è diplomato cinque anni dopo senza avere mai un “debito”.
A Esagramma Carlo ha conosciuto Marco Sciammarella, il suo insegnante di piano, che oggi dirige la Cooperativa AllegroModerato, nata da quella prima esperienza: con i suoi compagni disabili e con i musicisti professionisti che fanno da tutor nell’Orchestra di Esagramma e nell’Orchestra di AllegroModerato Carlo ha partecipato a decine e decine di concerti e workshop, in Italia e all’estero. Al liceo Carlo ha conosciuto Aldo Bernardi, allora coordinatore degli insegnanti di sostegno per i ragazzi disabili, promotore del corso di sperimentazione musicale e direttore d’orchestra. Pure lui, come Marco, ancora oggi è un amico di Carlo.
Finito il liceo si è posto il problema del da farsi: Carlo non sarebbe stato in grado di affrontare autonomamente un corso universitario. Franco Mussida, il chitarrista (PFM) che quasi 30 anni fa ha creato a Milano il Centro Professione Musica, ha incontrato Carlo e lo ha ammesso nella sua scuola d’eccellenza consacrata alla Musica Popolare (pop, rock, jazz). L’insegnante “di riferimento” che lavora con Carlo ormai da tre anni è Pablo Coniglio, docente di tecnologie (computer, synth, software per la creazione di musica) che prova a scommettere su un futuro professionale del suo allievo.
Carlo sa di musica: ha una cultura jazz/rock superiore alla media; suona con le due orchestre (repertorio classico) e a fine mese sarà a Washington per un workshop con Esagramma; ogni tanto, con amici o insegnanti, partecipa a qualche serata e se la cava anche come cantante. Carlo, mio figlio, non diventerà mai un musicista nel senso più pieno del termine. Ma chissà… La musica è la sua vita e (comunque) è la gioia della sua vita non semplicissima. Musica e disabilità si può. A patto di aver la fortuna di incontrare persone come Marco, Aldo, Franco, Pablo.
di Ariel Pensa
8 aprile 2013
FONTE: invisibili.corriere.it
http://invisibili.corriere.it/2013/04/08/lorecchio-assoluto-di-carlo-che-cancella-la-disabilita/
Storia bellissima questa di Carlo, ragazzo emiplegico con una grande passione per la musica, che dimostra ancora una volta tutte le potenzialità che sono insite nelle persone cosiddette "disabili".
Onore e merito a lui e a tutte le persone che lo hanno aiutato a tirare fuori queste potenzialità..... e tanti auguri per il suo futuro che, sono sicuro, sarà ricolmo di tante soddisfazioni.
Marco
chissà quante volte abbiamo scelto - io per prima - la via più facile, l'evidenza.. La storia di Carlo è la dimostrazione di quanto sia vero che "l'essenziale è invisibile agli occhi", ma che si riesce ad intercettarlo, invece, se si guarda con gli occhi del cuore. Grazie allora a Carlo che ci permette di dare evidenza a ciò che evidente non è.. e grazie alle persone che ci mostrano "come si fa" a leggere col cuore.
RispondiEliminaPaola
Grazie Paola per il tuo bellissimo commento! :)
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