domenica 20 maggio 2012

Il Parlamento europeo dice no agli inceneritori

Il Parlamento europeo ha approvato un rapporto sulle linee guida del prossimo programma ambientale Ue. Previsto il divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati. Passa anche un rapporto sulla tutela della biodiversità. Zanoni (IdV): “Misure concrete per arrestarne la perdita. I rifiuti devono diventare una risorsa”.

Passano al Parlamento europeo due importanti rapporti su ambiente e biodiversità. “Una pietra miliare per l'Europa. Adesso la Commissione segua la linea indicata dal Parlamento e compia azioni concrete per salvaguardare la biodiversità, proteggere l'ambiente e chiudere una volta per tutte con pratiche obsolete e pericolose come l'incenerimento dei rifiuti”. Così Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, commenta l'approvazione dei due rapporti da parte dell'Aula di Strasburgo. Si tratta della relazione “sulla revisione del sesto programma d'azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il settimo programma” (stragrande maggioranza) e di quella sulla “Strategia europea per la biodiversità 2020” (414 favorevoli, 55 contrari e 64 astenuti).

Nel testo che detta le linee guida del Settimo programma sull'Ambiente si legge chiaramente che la Commissione deve prevedere “obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti, un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati”, spiega Zanoni. “Finalmente troviamo nero su bianco l'impegno del Parlamento a spingere l'intera Ue nella direzione della sostenibilità ambientale”.

Con l'approvazione del rapporto sulla biodiversità abbiamo sottolineato il bisogno di un maggior impegno Ue per fermare la perdita di biodiversità entro il 2020 – continua l'Eurodeputato – Il rapporto del collega Alde Gerben-Jan Gebrandy invita l'Ue a compiere passi fondamentali come restaurare gli ecosistemi danneggiati e rafforzare la protezione di specie animali ed habitat minacciati dall'inefficienza delle politiche attuali - spiega Zanoni - Tra i provvedimenti più urgenti, rientra un'attività di pesca e agricoltura finalmente sostenibili, e lo stop allo sfruttamento indiscriminato di foreste e territorio”.
Da questo punto di vista l'Europa può e deve giocare un ruolo chiave nella protezione della biodiversità e nella lotta ai fenomeni che minacciano anche la nostra salute come l'incenerimento dei rifiuti – aggiunge Zanoni – La nuova strategia di ripresa economica Ue presentata questa settimana a Strasburgo va nella direzione giusta – conclude l'Eurodeputato – Mi auguro che anche il governo italiano voglia seguirne le indicazioni, in merito a green economy, salute e nuove tecnologie, alla lettera”.

di C.B.

23 aprile 2012

FONTE: aamterranuova.it
http://www.aamterranuova.it/Ambiente-e-decrescita-felice/Il-Parlamento-europeo-dice-no-agli-inceneritori


Questa notizia mi riempie di gioia. Finalmente il Parlamento Europeo sembra aver preso a cuore la tanto delicata questione dei rifiuti, approvando un rapporto secondo il quale il rifiuto non deve più essere visto come un materiale di scarto da "eliminare", ma come una risorsa da riutilizzare reinserendola nel ciclo produttivo. Questo è un passo IMPORTANTISSIMO, perchè da questo punto si può partire per arrivare in un prossimo futuro (lo spero) a vietare del tutto l'incenerimento dei rifiuti, una pratica che, per utilizzare le stesse parole dell'Eurodeputato Andrea Zanoni, è "obsoleta e pericolosa".
In una società come la nostra sempre più inquinata e in un mondo in cui le materie prime iniziano a scarseggiare (mentre la popolazione cresce costantemente), non ci si può più permettere di "bruciare" o accantonare in discariche sempre più grandi tutto ciò che non si utilizza più. Quasi ogni materiale infatti può essere riutilizzato o riciclato, e per quella parte che non può essere riciclata esistono "trattamenti a freddo", quindi senza alcun tipo di incenerimento, in cui i materiali possono essere trasformati in finissima sabbia sintetica da utilizzare poi per la produzione di altri materiali. E' quello che succede a Vedelago (http://marco-lavocedellaverita.blogspot.it/2011/11/come-riciclare-al-99-il-centro-riciclo.html), è quello che, mi auguro, dovrebbe accadere in ogni parte del mondo.

Marco

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