lunedì 16 luglio 2018

Una speranza per Esmeralda. La bambina affetta da una rara malattia: in America la possibile cura


La solidarietà non ha confini, né di tempo né di spazio. La solidarietà è una lunga catena tenuta insieme da tanti anelli che nessuno vuole spezzare, soprattutto quando ha a che fare con il sorriso di una bambina. Una dolce bambina che è l’emblema di quanto forte sia la voglia di vivere, di lottare contro la malattia. La protagonista di questa storia italiana è Esmeralda Fortuna, di padre calabrese (di Vibo Valentia) e madre romana. Quattro anni appena compiuti, un sorriso contagioso e una forza che trascina. Esmeralda è affetta da una malattia rara, anzi rarissima, deficit da trioso fosfato isomerasi, una patologia degenerativa con conseguenze neurologiche e respiratorie. Il suo è l’unico caso in Italia, una cinquantina in tutto il mondo.
Esmeralda vive a Roma, i genitori Giuseppe e Serena, gelataio lui attrice lei, hanno un supporto assistenziale capitolino. Questo non basta. Giuseppe e Serena vogliono percorre tutte le strade possibili per non spegnere il sorriso della loro adorata bambina. La speranza viene dall’altra parte dell’oceano, in America, dove esistono gli unici due centri sperimentali al mondo che studiano la nascita e l’evoluzione della patologia di cui è affetta Esmeralda. Due centri che hanno condotto una ricerca approfondita sul deficit Tpi. Costi quel che costi Giuseppe e Serena sono determinati nel voler provare una cura per la loro dolce bambina. Determinati a portare la loro piccola in America, dove la ricerca in questo campo sta facendo passi da gigante. Già, i costi. Per portare Esmeralda in America servono soldi, tanti soldi. Parte così la rete della solidarietà, per raccogliere le somme necessarie. Una prima risposta è arrivata dal Salento, dove Giuseppe ha lavorato per diversi anni. Ma il Salento da solo non basta. Serve uno sforzo collettivo. Uno sforzo che unisca tutti, dalla Calabria al resto del mondo, certi che la terra natia di Giuseppe non farà mancare loro un sostegno, non solo morale. La Calabria non è seconda a nessuno quando si tratta di alimentare la rete della solidarietà. Dalla Calabria a Roma, passando per il Salento, perché questa è una storia non solo calabrese, non solo salentina, non solo laziale. E, allora, ecco l’Iban per chi volesse alimentare questa catena di solidarietà, per dare una speranza:

Fortuna Esmeralda
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Casuale: raccolta fondi una speranza per Esmeralda.


Una gara di solidarietà, dunque, per mantenere accesa la speranza e consentire a Giuseppe e Serena di portare la loro bambina in America. Una gara di solidarietà che non ha limiti geografici, perché questa è una storia italiana sulla quale si vuole scrivere il lieto fine, per non spegnere il sorriso di Esmeralda, un sorriso tricolore…

di Salvatore Berlingieri

24 maggio 2018

FONTE: Ilmeridio.it

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