Il Consiglio comunale, giovedì 21 giugno, ha conferito la cittadinanza onoraria a Luca Bernardi che da circa 20 anni è costretto a vivere con l’ausilio di un ventilatore meccanico per poter respirare a causa della distrofia muscolare. Luca, che ha compiuto da poco 32 anni, costretto su un letto, è diventato un blogger e uno scrittore che si batte per il diritto all’assistenza domiciliare per tutti quelli che si trovano in situazioni di difficoltà, lo fa attraverso la rete sul sito di Obiettivo Adicaf – Assistenza domiciliare indiretta casa famiglia (www.lucabernardi.eu).
Questa la motivazione dell’assegnazione della cittadinanza: «Da anni rappresenta per la nostra Città e per il nostro territorio una figura importante nel campo educativo, sociale, culturale, civile e non solo, visti i numerosi interessi e i settori che lo hanno visto e tuttora lo vedono fattivamente partecipe. Va rimarcato il costante e proficuo impegno a favore della comunità, battendosi per i diritti delle persone con gravi disabilità. Presiede l’associazione Obiettivo Adicaf».
Così ha dichiarato l’assessora Marialuisa Quaglieri: «Luca è una persona che racchiude in sé tantissime doti e tantissime qualità e si occupa molto anche degli altri perché da sempre porta avanti la battaglia per quanti, con disabilità, hanno difficoltà come lui per l’assistenza domiciliare indiretta. E, poi, è una persona che ama la cultura, scrive libri, è un blogger, fa tantissime cose. Luca è una persona dolcissima ma piena di grinta, è vivacissimo intellettualmente».
30 giugno 2018
Nel giro di pochi giorni ho riportato sulle pagine di questo blog due articoli che parlano di Luca Bernardi e della cittadinanza onoraria che gli è stata assegnata. E, devo proprio dirlo, sono stato BEN felice di farlo, perchè Luca è veramente una persona che merita in pieno il riconoscimento ricevuto, per tutto quello che è e per tutto quello che fa. Luca è davvero uno splendido esempio di tenacia e attaccamento alla vita, d'intraprendenza e di altruismo, nonostante tutti i limiti legati alla sua grave e invalidante malattia.
E allora, per tutto questo, posso solamente dire: Grazie Luca!
Marco
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