L'associazione Gestione corretta rifiuti annuncia la data in cui la struttura di Ugozzolo ricomincerà a bruciare rifiuti. A inizio agosto il Tar aveva accolto il ricorso di Iren contro il Comune e dichiarato irricevibile la domanda di agibilità parziale presentata dalla multiutility
“I rifiuti sono già dentro e il 28 agosto il camino comincerà a fumare, questa volta senza soluzione di continuità”. Lo annuncia il comitato Gcr, Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma, da sempre contrario all’inceneritore di Parma, avversato anche dal Comune a 5 Stelle guidato dal sindaco Federico Pizzarotti. Il comitato ha seguito tutta la costruzione dell’impianto, comprese diverse sospensioni per inchieste della Procura, ancora in corso, e procedimenti amministrativi davanti al Tar.
“Ancora una manciata di ore – sottolinea – e Parma tornerà ad avere un inceneritore, dopo 12 anni di assenza dalla chiusura del Cornocchio (2001)”. L’impianto a Ugozzolo di Parma “non è l’unica fiamma sul nostro territorio”, prosegue: “a Rubbiano di Solignano, un co-inceneritore di oli esausti e altri materiali pericolosi dal 2000 brucia oltre 50.000 tonnellate l’anno; a Noceto un impianto militare di distruzione di esplosivo e propellenti; a Polesine abbiamo scoperto in queste ore un impianto di termodistruzione di materiali organici come il pollame colpito da aviaria”.
Il Tar aveva decretato quasi un mese fa la riaccensione a Ugozzolo (dopo uno stop del 3 luglio) accogliendo il ricorso di Iren Ambiente contro il Comune, che aveva dichiarato irricevibile la domanda di agibilità parziale presentata dalla multiutility. L’udienza di merito è il 9 ottobre.
25 agosto 2013
FONTE: ilfattoquotidiano.it
Con mio grande, grande dolore, devo annunciare sulle pagine di questo blog che l'inceneritore di Parma è da ieri entrato ufficialmente in funzione. Ci sono stati ricorsi, rinvii, e "stop", ma ora il "mostro" è realmente entrato in funzione, con tutto il suo carico di esalazioni che non tarderanno a farsi sentire, sia per quanto riguarda l'inquinamento ambientale che per quanto concerne la salute dei cittadini. Sì, perchè non dobbiamo farci illusioni in proprosito: checchè se ne dica, anche se si tratta di un impianto di ultima generazione (speriamo), si tratta sempre e comunque di "incenerimento di rifiuti", e questi non si volatilizzano nel nulla, ma si trasformano soltanto, e si trasformano sopratutto in piccolissime particelle, le famigerate nanoparticelle, che verranno disperse ovunque e che ricadranno al suolo inquinando terra, campi, fiumi, falde acquifere e chi più ne ha più ne metta. Ma sopratutto..... finiranno per essere inalate da noi uomini, con immancabili danni per la salute di tutti.
E dire che l'alternativa ci sarebbe, e questa alternativa si chiama "Strategia Rifiuti Zero" (vedi: http://marco-lavocedellaverita.blogspot.it/2011/11/strategia-rifuti-zero-che-cose.html), ovvero come ridurre al massimo la produzione di scarti e come trasformare questi ultimi in nuova materia prima nuovamente utilizzabile. Se tutti si impegnassero per attuare questa Strategia nel migliore dei modi, non ci sarebbe più bisogno nè di nuovi inceneritori nè di nuove discariche e, anzi, verrebbero chiusi gran parte di quelli ancora in funzione.
Aprire un nuovo inceneritore è sempre un ERRORE ed è una SCONFITTA per tutti! E gli errori si pagano.... sempre!
Marco
E dire che l'alternativa ci sarebbe, e questa alternativa si chiama "Strategia Rifiuti Zero" (vedi: http://marco-lavocedellaverita.blogspot.it/2011/11/strategia-rifuti-zero-che-cose.html), ovvero come ridurre al massimo la produzione di scarti e come trasformare questi ultimi in nuova materia prima nuovamente utilizzabile. Se tutti si impegnassero per attuare questa Strategia nel migliore dei modi, non ci sarebbe più bisogno nè di nuovi inceneritori nè di nuove discariche e, anzi, verrebbero chiusi gran parte di quelli ancora in funzione.
Aprire un nuovo inceneritore è sempre un ERRORE ed è una SCONFITTA per tutti! E gli errori si pagano.... sempre!
Marco
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