« Quest'esperienza mi ha insegnato quanto mancano non solo le istituzioni a noi malati di MCS, ma anche le persone. Quanto poco amore c'è in questo mondo, ed è quella la cosa che fa più male, ed in quanta ipocrisia e menzogna si nascondono agli occhi degli altri queste persone, tante, che ci circondano.
Mi sarebbe piaciuto trasmettere questo messaggio... a volte sembra che siano le istituzioni il nostro nemico, ma il nostro vero nemico è l'umanità stessa, in cui le persone speciali sono sempre eccezioni e persone rare. Nulla potrebbero le istituzioni, se ci fosse veramente più umanità, più amore, più capacità di soffrire e di crescere.
Grazie dei doni che mi avete fatto.
[...]
Spero ci vedremo un giorno dove è luce Amore e pace! »
M. P.
È mio desiderio condividere questo messaggio indirizzato a me e ad altre amiche mcs, qualche tempo fa. L'ho serbato preziosamente nel mio cuore, chiedendomi continuamente se divulgarlo o meno. Il pregio di queste parole, l'amore e la verità che trasmettono mi spingono a farlo, unitamente ad alcune mie considerazioni, nella speranza che possano essere d'aiuto ma mai fraintese.
« La nostra malattia e' grave ed invalidante; lo Stato non la riconosce e la società ci emargina. Perdiamo di fatto tutti i diritti, persino quelli fondamentali ed inalienabili sanciti dalla Costituzione. Ciò che più ferisce e' la mancanza di solidarietà ed empatia. Subiamo spesso comportamenti, anche consapevoli e voluti, che aggravano pericolosamente le nostre condizioni di salute.
Se solo ci fosse più UMANITA', se solo ci fosse più AMORE potremmo anche noi vivere assieme a voi in armonia, senza che la nostra presenza appaia un limite alla vostra libertà; percepiamo la tossicità e questo ci permette di combattere per sopravvivere, a differenza di altri malati che non hanno consapevolezza delle cause scatenanti legate all'inquinamento e alla chimica (cito a titolo di esempio le tante sofferenze che i tumori infliggono, soprattutto ai bambini).
Se solo ci fosse più UMANITA', se solo ci fosse più AMORE potreste considerarci come "preziosa presenza" e non come "nemici da allontanare". Non abbiamo scelto noi di ammalarci, siamo stati esposti a sostanze tossiche; se solo avessimo saputo in tempo molti di noi si sarebbero salvati, basterebbe più consapevolezza per evitare ad altri la stessa sorte. Lottiamo ogni giorno per preservare l'ambiente e per proteggere tutti voi, ma soprattutto i bambini: siamo considerati "sentinelle avanzate", "cartine di tornasole" che misurano inconfutabilmente il grado di tossicità di aria, cibo e prodotti di uso comune; siamo paragonati ai canarini che un tempo i minatori portavano in miniera perche' con la loro sensibilità sono in grado di percepire la tossicità dell'aria con molto anticipo, dando così modo agli uomini di correre al riparo, di salvarsi.
Non siamo nemici da allontanare e combattere, non siamo nemici della civiltà, semmai siamo lo strazio dell'inciviltà e della mancanza di rispetto per la terra, per la natura, per gli esseri viventi.
Continueremo a lavorare incessantemente perché le nostre poche energie siano tese a salvare altri, per diffondere il messaggio di amore di M. : non importa se continuerete a considerarci scomodi malati immaginari; potrete ferirci ma nessuno riuscirà mai ad ostacolare il nostro incessante lavoro, la volontà e la determinazione arrivano dove neanche l'immaginazione può.
Di tutte le guerre poche sono state così importanti. La nostra si aggiunge alle tante guerre combattute per i diritti fondamentali che caratterizzano le società civili: il diritto alla vita. La nostra e' una guerra di PACE. »
M. Valeria Faa
21 luglio 2013
[...]
Spero ci vedremo un giorno dove è luce Amore e pace! »
M. P.
È mio desiderio condividere questo messaggio indirizzato a me e ad altre amiche mcs, qualche tempo fa. L'ho serbato preziosamente nel mio cuore, chiedendomi continuamente se divulgarlo o meno. Il pregio di queste parole, l'amore e la verità che trasmettono mi spingono a farlo, unitamente ad alcune mie considerazioni, nella speranza che possano essere d'aiuto ma mai fraintese.
« La nostra malattia e' grave ed invalidante; lo Stato non la riconosce e la società ci emargina. Perdiamo di fatto tutti i diritti, persino quelli fondamentali ed inalienabili sanciti dalla Costituzione. Ciò che più ferisce e' la mancanza di solidarietà ed empatia. Subiamo spesso comportamenti, anche consapevoli e voluti, che aggravano pericolosamente le nostre condizioni di salute.
Se solo ci fosse più UMANITA', se solo ci fosse più AMORE potremmo anche noi vivere assieme a voi in armonia, senza che la nostra presenza appaia un limite alla vostra libertà; percepiamo la tossicità e questo ci permette di combattere per sopravvivere, a differenza di altri malati che non hanno consapevolezza delle cause scatenanti legate all'inquinamento e alla chimica (cito a titolo di esempio le tante sofferenze che i tumori infliggono, soprattutto ai bambini).
Se solo ci fosse più UMANITA', se solo ci fosse più AMORE potreste considerarci come "preziosa presenza" e non come "nemici da allontanare". Non abbiamo scelto noi di ammalarci, siamo stati esposti a sostanze tossiche; se solo avessimo saputo in tempo molti di noi si sarebbero salvati, basterebbe più consapevolezza per evitare ad altri la stessa sorte. Lottiamo ogni giorno per preservare l'ambiente e per proteggere tutti voi, ma soprattutto i bambini: siamo considerati "sentinelle avanzate", "cartine di tornasole" che misurano inconfutabilmente il grado di tossicità di aria, cibo e prodotti di uso comune; siamo paragonati ai canarini che un tempo i minatori portavano in miniera perche' con la loro sensibilità sono in grado di percepire la tossicità dell'aria con molto anticipo, dando così modo agli uomini di correre al riparo, di salvarsi.
Non siamo nemici da allontanare e combattere, non siamo nemici della civiltà, semmai siamo lo strazio dell'inciviltà e della mancanza di rispetto per la terra, per la natura, per gli esseri viventi.
Continueremo a lavorare incessantemente perché le nostre poche energie siano tese a salvare altri, per diffondere il messaggio di amore di M. : non importa se continuerete a considerarci scomodi malati immaginari; potrete ferirci ma nessuno riuscirà mai ad ostacolare il nostro incessante lavoro, la volontà e la determinazione arrivano dove neanche l'immaginazione può.
Di tutte le guerre poche sono state così importanti. La nostra si aggiunge alle tante guerre combattute per i diritti fondamentali che caratterizzano le società civili: il diritto alla vita. La nostra e' una guerra di PACE. »
M. Valeria Faa
21 luglio 2013
Sinceramente mi riesce difficile aggiungere un commento allo splendido, bellissimo post scritto dall'amica Valeria.... le sue parole dicono già tutto e descrivono in maniera mirabile quella che è la situazione dei malati di MCS in rapporto alla società odierna.
“In ricordo di un giovane amico” è il titolo scelto da Valeria per questo suo scritto, in ricordo di M. , un giovane ragazzo che è e sarà sempre nel ricordo e nel cuore di tutti noi.
Marco
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