IL LIETO FINE - La raccolta fondi avviata da Cronache Maceratesi ha permesso l'acquisto del montascale e della carrozzina con cui la cinquantenne malata di sclerosi multipla potrà scendere la scala che dal 2007 l'ha esclusa dal resto del mondo.
La consapevolezza che i maceratesi hanno il cuore grande e una umanità senza confini e il sorriso contagioso di Cristiana Di Stefano sono i doni più belli che la Pasqua poteva riservare. A far sorridere Cristiana, 50enne maceratese malata di sclerosi multipla, è la consapevolezza di aver realizzato un sogno, grazie alla solidarietà e alle donazioni di centinaia di maceratesi, e non solo, che hanno aderito alla raccolta fondi avviata da Cronache Maceratesi per regalarle una carrozzina elettrica e un montascale che non poteva permettersi e che le permetteranno, dopo anni, di superare un terribile ostacolo che la teneva esclusa dal resto del mondo: una scala che non le consentiva di uscire di casa.
Emozioni forti e commozione hanno accompagnato la consegna della carrozzina, avvenuta ieri a Sforzacosta nel negozio Articolo Tre, il cui titolare Renato Arbuatti aveva da subito dato la sua disponibilità a riservare condizioni di acquisto vantaggiose.
Cristiana, salita con cautela sulla sua carrozzina, ha raccontato la sua felicità per la realizzazione di un sogno: «Sono tantissime le cose che non ho potuto fare in questi anni in cui sono sempre stata completamente dipendente dagli altri. Sono molto felice e non posso che ringraziare ancora una volta le centinaia di persone che mi hanno voluto aiutare». La sua testimonianza fa riflettere anche sul fatto che la disabilità è un lusso e che, oltre alle barriere architettoniche, ci sono quelle sociali e burocratiche, molto difficili da superare: «Quando lo scorso novembre ho pubblicato su Facebook il mio sfogo, perchè non potevo permettermi uno strumento adatto per uscire da casa e perchè non avevo alcun sostegno dagli enti pubblici, non avrei mai immaginato che sarei riuscita a superare l’enorme ostacolo della disabilità con l’amore di tanti».
La storia di Cristiana si intreccia con quella dei fratelli Porzi di Macerata che, dopo la scomparsa della mamma, hanno deciso di donare a Cristiana quello che la donna aveva lasciato. «Abbiamo pensato – racconta commosso Vincenzo Porzi – che quella somma a noi non avrebbe cambiato la vita ma invece avrebbe potuto essere fondamentale per qualcun’altro. Speriamo che serva alla felicità di Cristiana e che voglia ricordare nostra madre nelle sue preghiere».
Tra i donatori anche il maceratese Maurizio Mosca che sin dall’inizio della raccolta fondi aveva annunciato «Credo in questa causa, contate su di me» e ha dato il suo sostegno. «Il suo sorriso mi fa passare una Buona Pasqua e siamo noi che ringraziamo Cristiana. Con pochissimo ognuno di noi può fare del bene e il momento che viviamo ci fa pensare che la solidarietà è sempre più una necessità. E’ difficile accedere ai contributi ed avere sostegni ma sono convinto che le cose stiano cambiando».
E ora in attesa del bel tempo, quando «potrò passeggiare per Sforzacosta, tornare in parrocchia e andare a trovare la vicina nel suo giardino» Cristiana Di Stefano augura a tutti la sua Buona Pasqua.
Di Alessandra Pierini
31 marzo 2013
FONTE: cristianadistefano.it
http://www.cristianadistefano.it/forum/index.php?topic=1053.0
La consapevolezza che i maceratesi hanno il cuore grande e una umanità senza confini e il sorriso contagioso di Cristiana Di Stefano sono i doni più belli che la Pasqua poteva riservare. A far sorridere Cristiana, 50enne maceratese malata di sclerosi multipla, è la consapevolezza di aver realizzato un sogno, grazie alla solidarietà e alle donazioni di centinaia di maceratesi, e non solo, che hanno aderito alla raccolta fondi avviata da Cronache Maceratesi per regalarle una carrozzina elettrica e un montascale che non poteva permettersi e che le permetteranno, dopo anni, di superare un terribile ostacolo che la teneva esclusa dal resto del mondo: una scala che non le consentiva di uscire di casa.
Emozioni forti e commozione hanno accompagnato la consegna della carrozzina, avvenuta ieri a Sforzacosta nel negozio Articolo Tre, il cui titolare Renato Arbuatti aveva da subito dato la sua disponibilità a riservare condizioni di acquisto vantaggiose.
Cristiana, salita con cautela sulla sua carrozzina, ha raccontato la sua felicità per la realizzazione di un sogno: «Sono tantissime le cose che non ho potuto fare in questi anni in cui sono sempre stata completamente dipendente dagli altri. Sono molto felice e non posso che ringraziare ancora una volta le centinaia di persone che mi hanno voluto aiutare». La sua testimonianza fa riflettere anche sul fatto che la disabilità è un lusso e che, oltre alle barriere architettoniche, ci sono quelle sociali e burocratiche, molto difficili da superare: «Quando lo scorso novembre ho pubblicato su Facebook il mio sfogo, perchè non potevo permettermi uno strumento adatto per uscire da casa e perchè non avevo alcun sostegno dagli enti pubblici, non avrei mai immaginato che sarei riuscita a superare l’enorme ostacolo della disabilità con l’amore di tanti».
La storia di Cristiana si intreccia con quella dei fratelli Porzi di Macerata che, dopo la scomparsa della mamma, hanno deciso di donare a Cristiana quello che la donna aveva lasciato. «Abbiamo pensato – racconta commosso Vincenzo Porzi – che quella somma a noi non avrebbe cambiato la vita ma invece avrebbe potuto essere fondamentale per qualcun’altro. Speriamo che serva alla felicità di Cristiana e che voglia ricordare nostra madre nelle sue preghiere».
Tra i donatori anche il maceratese Maurizio Mosca che sin dall’inizio della raccolta fondi aveva annunciato «Credo in questa causa, contate su di me» e ha dato il suo sostegno. «Il suo sorriso mi fa passare una Buona Pasqua e siamo noi che ringraziamo Cristiana. Con pochissimo ognuno di noi può fare del bene e il momento che viviamo ci fa pensare che la solidarietà è sempre più una necessità. E’ difficile accedere ai contributi ed avere sostegni ma sono convinto che le cose stiano cambiando».
E ora in attesa del bel tempo, quando «potrò passeggiare per Sforzacosta, tornare in parrocchia e andare a trovare la vicina nel suo giardino» Cristiana Di Stefano augura a tutti la sua Buona Pasqua.
Di Alessandra Pierini
31 marzo 2013
FONTE: cristianadistefano.it
http://www.cristianadistefano.it/forum/index.php?topic=1053.0
Splendido esempio di solidarietà, generosità e altruismo. Riporto sempre con grande piacere articoli del genere sul mio blog, articoli che sono veramente una "ventata d'aria fresca" in un periodo in cui la crisi economica sembra segnare la vita e l'umore di molte persone. Nonostante questo la generosità delle persone non è andata in "crisi" ed esempi come questo lo dimostrano. Evviva !
Marco
Ciao Marco come va in quel di Sorbolo? Vieni ancora dal tuo odontoiatra a Bibbiano?
RispondiEliminaEbbene a parte i particolari personali, e spero davvero che tu stia bene anzi sempre meglio, ti chiedo una cosa inerente al post:
hai parlato di sclerosi multipla. Ho cercato nel tuo blog e non ho trovato niente di Matteo Dall'osso. Strano. E' uno che dice di aver superato tale malattia. Non lo conosci o non ti convince la sua storia?
Ciao ciao e a presto! tieni sempre un blog interessante! complimenti!
Francesca
Ciao Francesca.
RispondiEliminaConosco molto bene la storia di Matteo dell'Osso, infatti se guardi nella lista dei miei siti "preferiti" potrai trovare il suo. Ti dico subito che credo nella sua storia, che è comprovata da esami medici e altro materiale tutto postato nel suo sito, ma credo anche che la strada da lui intrapresa, cioè quella della chelazione dei metalli pesanti, sia stata certamente efficace per lui, ma che non vada necessariamente bene per tutti. Mi spiego meglio: è stata provata che c'è una relazione tra Sclerosi Multipla e intossicazione da metalli pesanti, ma questa non è certamente l'unica causa della Sclerosi Multipla. Quindi chelare i metalli pesanti può portare a risultati positivi in chi ha la Sclerosi Multipla solo in certi determinati casi, come quello di Matteo per l'appunto. E' un pò la stessa cosa che succede con il Metodo Zamboni: non tutti coloro che si sottopongono all'intervento di "liberazione" delle giugulari riportano dei miglioramenti: c'è chi migliora notevolmente, chi migliora un pò (e magari solo per un breve periodo di tempo), chi non migliora affatto. La Sclerosi Multipla è una malattia che evidentemente ha diverse causee e concause e, come tale, non c'è un unico modo in cui intervenire. Come per tante altre patologie, anche in questo caso, ognuno è un caso a sé, e ognuno risponde diversamente alle varie terapie.
Del caso di Matteo dell'Osso non ho scritto niente perchè la sua storia è già molto nota, ed io nel mio blog preferisco “tirare fuori” storie e vicende che sono meno conosciute al grande pubblico.... però non escludo che, prima o poi, possa anche parlarne.
Per quanto riguarda me non va male ultimamente, anche se ci sono delle cose da verificare, mentre invece non posso dire altrettanto del mio paese, Sorbolo, in cui pochi giorni fa è accaduto un fatto molto brutto, mai successo prima d'ora in questo paese. Purtroppo le “isole felici” non esistono più al mondo. Così va.
Un abbraccione Francesca e grazie dei complimenti per il mio blog.
Ciao scusa ma proprio non avevo visto il link nei tuoi preferiti, mi è proprio sfuggito nonostante avessi cercato.
RispondiEliminaNon sapevo niente di quello che è accaduto a Sorbolo e dopo aver letto qui sono andata a cercare ed ho imparato dell'omicidio.
Roba da matti!
Mi fa piacere se stai abbastanza bene!
Buoni "bloggeramenti" ;-)
Francesca