giovedì 5 luglio 2012

Lo sciopero della fame dei disabili gravi e gravissimi al Ministero dell'Economia

E' una vera e propria battaglia, quella che i famigliari dei disabili gravi e gravissimi, riuniti nel Comitato 16 Novembre Onlus, hanno deciso di portare avanti per i loro cari. Dopo aver incassato la promessa di un incontro tra i tre ministri di Welfare, Finanza e Sanità con una sua delegazione, il Comitato, che protesta da mesi chiedendo al Governo risposte chiare su Fondo per la non autosufficienza e piano di riforma socio assistenziale, è pronto a misure estreme.

Nonostante l'impegno preso, prima dal Ministro Elsa Fornero, e poi dal Sottosegretario Polillo, niente incontro il 9 luglio, giorno in cui gli stessi si erano impegnati a riunire le parti per un confronto. A questo punto, scatta dunque la protesta pesante del Comitato, che promette il 10-11 e 12 luglio un presidio e uno sciopero della fame dei disabili gravi e gravissimi al Ministero economia e finanze a Roma, e uno al Palazzo della Regione Lazio il 13 luglio.

Queste le parole del Comitato 16 Novembre Onlus:

I grandi personaggi di questa storia, tre di loro, tre Ministri che tengono in mano la salute, lo stato sociale e il portafoglio delle nostre vite, non sono riusciti a trovarsi d'accordo per incontrarsi il 9 luglio!
Troppo impegnati, troppo stanchi?

Certo non siamo persone piacevoli e gradevoli agli occhi, ricordiamo troppo la fragilità umana, disturbiamo l'asettica sicurezza dei lunghi corridoi dei ministeri romani.
Difficile guardare di persona i segni devastanti della malattia, quando questa non chiede pietà, che nessuno rifiuterebbe, ma rispetto e dignità.

Così difficile da non poter sfuggire, anche perché questi malati non si accontentano di sorrisi compassionevoli e proclami di comprensione, non lasciano vie d'uscita, vogliono fatti !
Così il Ministro Elsa Fornero, il 17 aprile si trova costretta a pubblicare un suo preciso impegno, così il Sottosegretario Polillo, il 7 giugno, si trova costretto ad ammettere che è necessario mettere insieme tre Ministeri, distanti fra loro poche strade eppure incapaci di comunicare e lavorare insieme.

Meno difficile è disattendere gli impegni presi, tradire la parola data, quando l'imbarazzo provato davanti a malati in barella, davanti ai tubi delle tracheo o voci rauche si è allontanato come un sentimento fastidioso.
Allora l'impegno per una risposta dignitosa a richieste di dignità, diventa dichiarazione irragionevole su assicurazioni private, e l'impegno preso per una data precisa affoga in difficoltà di coordinazione dei tempi, viene disatteso e rimesso ad un futuro migliore.
È questa la serietà dei nostri politici, di queste persone "abili" che hanno in mano le nostre vite?

Noi, persone che di "abile" secondo un banale senso comune abbiamo ben poco, non saremmo mai capaci di tanta ipocrisia e disonestà morale.

Abbiamo capito bene che le parole, ed anche lo scritto, delle persone alle quali è affidato il destino di tutti noi valgono meno che niente.

Al contrario, queste stesse persone non hanno capito che le nostre, di parole, hanno un peso ed un valore indiscutibili: abbiamo detto che non ci fermeremo di fronte ai loro rifuti e questo faremo.
Il giorno 9 luglio noi saremo lì, davanti al Ministero dell'Economia a denunciare l'ipocrisia e l'inaffidibilità di chi, massimi rappresentanti del nostro paese, prende impegni e non li onora.
E saremo lì con uno sciopero della fame, malati con tracheo, debilitati nel corpo ma non nella volontà di pretendere rispetto e dignità, per sé stessi ed i propri familiari, per chi non può parlare, per chi non ha più fiducia e speranza.

Ai tre Ministri una preghiera: se ci saranno vittime che nessuno esprima cordoglio!

La Presidente
Laura Flamini

FONTE: disabili.com
http://www.disabili.com/home/ultimora/26374-lo-sciopero-della-fame-dei-disabili-gravi-e-gravissimi-al-ministero-delleconomia


Parole forti che si commentano da sole. Non si può rimanere indifferenti alla situazione dei malati gravi e gravissimi, che altro non chiedono che di veder riconosciuti i loro giusti e sacrosanti diritti, i loro e quelli delle loro amate famiglie. E per fare ciò sono disposti persino a rischiare la vita!
Ma è così difficile immedesimarsi nella situazione di queste persone? Capire che queste persone VIVONO LETTERALMENTE dell'Amore dei loro cari e che SOFFRONO nel vedere i propri cari che rinunciano alla loro vita, perchè non hanno quegli aiuti economici e quell'assistenza di cui avrebbero tanto bisogno, e passano i giorni e le notti al loro fianco in quanto essi, malati gravissimi, hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24?! Ma lo sanno questi "signori" che ci governano, che la maggioranza dei malati di SLA rifiuta la tracheostomia, e quindi si LASCIANO MORIRE, perchè non sopportano di vedere i propri cari CONSUMARSI per loro, nella loro perpetua assistenza? Non occorre essere nei panni di questi malati gravi per capire queste cose, basta solo un pò di empatia e di umanità.
Io capisco la crisi, capisco tutto, ma a queste persone e alle loro famiglie non si può negare quell'aiuto e quell'assistenza di cui hanno bisogno! A LORO NO!

Cosa aggiungere ancora.... mi auguro veramente che il buon senso prevalga alla fine e che si evitino situazioni estreme come scioperi della fame e della sete che per malati di questa gravità potrebbero avere esiti fatali. Non si può e non si deve permettere tanto!

Si tolga a tutti ma non a loro, non mi stancherò mai di dirlo..... queste persone, uomini e donne a mio modesto parere eccezzionali, chiedono soltanto di essere trattati con la dignità di essere umani. E se un pochino di cuore e di umanità ci è rimasta, allora si deve permettere loro di vivere con dignità e serenamente, a loro e ai propri famigliari. La loro Croce ce l'hanno già ed è pesantissima.... non possiamo permettere che altre Croci li torturino ancora di più.... questo NON LO DEVE PERMETTERE NESSUNO !!!

Marco

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