mercoledì 6 giugno 2012

L’Sos di Alessandro (7 anni) colpito da una malattia improvvisa e crudele

LA STORIA - Aveva pochi mesi. E una diagnosi ipietosa: tetraparesi, gravi lesioni cerebrali ed epilessia. Prima del referto finale un lungo calvario di visite, paure e dubbi. La malattia non è irreversibile, ma il trattamento riabilitativo è un percorso lungo e costoso

TORINO – C’è un bambino di 7 anni, Alessandro, che ha una vita difficile davanti per una malattia improvvisa e crudele che gli ha cambiato ogni prospettiva quando aveva pochi mesi. E i genitori con grande coraggio stanno portando avanti una lotta difficile.

IL RACCONTO DELLA MADRE
Alessandro nasce il 30 dicembre 2003 con parto cesareo, uno splendido e sanissimo neonato con indice Apgar 9/10. Il 4 gennaio 2004 facciamo ritorno a casa con il piccolo che conosce la sorellina Milena di 5 anni: ora siamo una bellissima e felice famigliola, siamo tutti al colmo della gioia. Ma Milena dopo due settimane si ammala di una banale forma influenzale con mal di gola. Abbiamo un pediatra privato di fiducia che contattiamo per far visitare la bambina e nel frattempo facciamo visitare Alessandro per precauzione, che sta bene. Milena guarisce nel giro di una settimana, ma Alessandro comincia a tossicchiare. Lo facciamo dunque visitare nuovamente dal pediatra che ci dice che il bimbo sta bene, ma, per stare più tranquilli, gli dà una copertura omeopatica, con l’invito a tenerlo informato telefonicamente su eventuali peggioramenti. Il bambino apparentemente sta bene, non ha un solo grado di febbre, non tossisce, mangia e dorme. Ma in cuor mio di mamma, non sono tranquilla e tempesto di telefonate il medico, informandolo dei miei dubbi; lui mi tranquillizza e quando gli chiedo una visita nei due giorni seguenti mi risponde che se il bambino mangia e dorme non è necessaria alcuna visita. Mi sono purtroppo fidata delle sue parole e da qui è cominciato il dramma del mio bambino. In realtà Alessandro stava “covando” una bronchiolite, un’infezione ai bronchioli che può manifestarsi subdolamente anche senza febbre. L’amara scoperta la facciamo due giorni dopo, quando Alessandro ha delle crisi convulsive. Portato urgentemente in ambulanza all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino, viene visitato dai medici che gli diagnosticano una setticemia da bronchiolite. In seguito ad una crisi respiratoria viene intubato e portato in rianimazione; viene portato in “coma indotto” farmacologico per fermare le sopraggiunte crisi epilettiche. La situazione è disperata e i medici ci “preparano” al peggio e cioè che molto probabilmente il nostro bambino non ce l’avrebbe fatta e se fosse sopravvissuto avrebbe proseguito la sua vita come un vegetale, attaccato ad una macchina sia per poter respirare che per nutrirsi.


LA DIAGNOSI
Alessandro è un bambino forte e tenace e lo dimostra fin da subito: decide di sopravvivere e di attaccarsi alla vita. Dopo due mesi di ricovero di cui i primi 15 giorni in terapia intensiva, torna a casa, ma con una diagnosi pesante: TETRAPARESI, GRAVI LESIONI CEREBRALI ED EPILESSIA.


LE PRIME CURE I genitori di Alessandro una volta tornato a casa tentano per il primo anno di vita la riabilitazione offerta dall’Asl di zona, che consiste in due ore alla settimana di terapia occupazionale. Ma non migliora, resta ipotonico.

LA SPERANZA
Per caso i genitori vengono a conoscenza di un centro onlus di educazione alla riabilitazione, l’Agor di Verona diretto dalla dottoressa Bruna Dozzo. Dopo una prima visita ricevono delle risposte precise: le cerebrolesioni si possono recuperare, a patto che la persona colpita venga trattata tutti i giorni con stimolazioni mirate. Gli viene dato un programma di esercizi fisioterapici mirati a recuperare le varie funzioni tattili, visive, uditive, vestibolari, motorie, da svolgere quotidianamente a casa con l’aiuto di volontari. Alessandro ha 14 mesi quando comincia a lavorare per raggiungere la sua autonomia e i risultati non si fanno attendere. Dopo circa un mese comincia a tenere saldamente gli oggetti e a rotolarsi sul tappeto. Comincia a reagire alla luce e a seguire gli oggetti con gli occhi. I suoi muscoli diventano più tonici e riesce a muoversi strisciando sul tappeto. Da allora tutto cambia: i suoi progressi sono piccoli e nel giro di questi anni, affiancando, sempre su consiglio dell’Agor, altre terapie integrative, purtroppo però dai costi proibitivi.


CURE COSTOSE
Dopo aver speso tutti i risparmi (anche dei nonni) le cure riabilitative sono molto costose e la mamma di Alessandro ha dovuto abbandonare il suo posto di lavoro per stare vicino al figlio. I risultati sono promettenti e da qui nasce la necessità di chiedere aiuto al prossimo.


COME AIUTARE ALESSANDRO
Alessandro per la prima volta può contare su un futuro luminoso, molto diverso da quello che i medici avevano preventivato. L’elenco delle terapie a cui viene sottoposto il bambino si trovano sul sito web creato per lui, www.aiutiamoalessandro.it, nella speranza di raccogliere i fondi necessari per le terapie che in questi anni si sono dimostrate molto efficaci e fondamentali. Per le donazioni nel sito sono indicati il n. di c/c. bancario intestato al bambino, con vincolo tutelare (cioè il giudice tutelare dei minori a fronte di fattura di terapia ci permette di prelevare le somme necessarie) e attraverso la PayPal con la quale è possibile effettuare donazioni online. Altre informazioni anche su Facebook: https://www.facebook.com/pages/Aiutiamo-Alessandro/104485669660395

di Pierantonio Ghiglione


3 giugno 2012

FONTE: ilvostro.it
http://www.ilvostro.it/sociale/lsos-di-alessandro-7-anni-colpito-da-una-malattia-improvvisa-e-crudele/20567/


Davvero toccante e piena d'Amore la storia del piccolo Alessandro, che condivido con molto piacere sul mio blog.
Siamo in tempi difficili è vero, tuttavia chi ne avesse le possibilità dia un aiuto ad Alessandro e alla sua famiglia con una piccola donazione, ciascuno in base alle proprie possibilità. Le coordinate per aiutare Alessandro a continuare le sue cure si trovano nel suo sito il cui link è indicato nell'articolo. Si può anche diventare suoi amici attraverso Facebook, al link sopraindicato sempre nell'articolo.
Ricordiamoci sempre che tante gocce formano l'oceano e ognuno di noi può essere quella "goccia" d'Amore che può consentire ad Alessandro di avere un futuro migliore.

Marco

2 commenti:

  1. "dice che il bimbo sta bene, ma, per stare più tranquilli, gli dà una copertura omeopatica"

    Non mi risulta che esista una copertura omeopatica, è un invenzione lessicale per dire qualcosa di non so che....questo mi fa pensare che il bambino sia stato curato male da un omotossicologo o da uno pseudo omeopata, diffidare sempre di chi dice omeopatico in modo generico, di solito sono cose che danno per tranquillizzare le mamme come placebo.
    Questo mi sembra il risultato dell ignoranza sull omeopatia in Italia, sia da parte dei medici che dei genitori, ne più e ne meno.

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  2. ecco un altro scienziato da tastiera. certo "copertura omeopatica" è un'invenzione lessicale ma prima di giungere a conclusioni trancianti sulla cura del bambino, sarebbe meglio chiedere precisazioni... (sia per i sostenitori dell'omeopatia che per i detrattori).

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