SOS lanciato da una nostra lettrice, «sentinella della mal d'aria» suo malgrado
BARLETTA. «Il mio nemico invisibile è l'aria. L'aria è irrespirabile, da anni ormai stiamo assistendo ad un lento ed agonizzante declino ambientale. La città invivibile è soffocata dal traffico veicolare, dall'inquinamento di origine industriale, dagli effetti tossici del bruciare i rifiuti, da immissioni intollerabili degli inceneritori e cementeria».
Attacca così una lettrice, la cui identità è nota alla Gazzetta, autodefinisce «sentinella della mal d'aria».
«In città – prosegue – nell'aria c'è un accumulo di sostanze altamente tossiche, tali sostanze persistono a lungo nell'ambiente e si accumulano nell'aria, nell'acqua e nel suolo, contaminandoli: “i danni non sono da poco, gli effetti cronici sulla salute dell'uomo sono drammatici” e questo quotidiano odore della plastica fusa è dappertutto, cercare di sopravvivere non è facile. Respirare aria pulita è un diritto o è un diritto per pochi? Il problema esiste, non è solo “mio”... tutti siamo esposti all'inquinamento ambientale, non solo la causa, bensì l'effetto».
«A Barletta – continua la lettrice – purtroppo respiriamo non solo aria, per molti potrebbe risultare, ad una prima valutazione distratta, soltanto fastidiose sgradevoli puzze, per me sono veleni, infatti le sostanze inquinanti stanno mettendo a serio rischio la mia esistenza. Sono costretta a subire notevoli disagi e il mio stato rende impossibile qualsiasi convivenza con le abitudini quotidiane tossiche. Affetta da Sensibilità Chimica Multipla (M.C.S. acronimo inglese Multiple Chemical Sensivity) è una sindrome correlata all'inquinamento ambientale che si sviluppa per effetto di esposizioni anche a bassissime intensità a sostanze chimiche. MCS non è una crociera, non è un allergia, non è una sindrome psichiatrica. MCS è una sindrome immunotossica infiammatoria, si sviluppa in seguito ad un' esposizione acuta o continua a sostanze tossiche».
Ancora: «E' una malattia progressiva, irreversibile e gravemente invalidante, cronica, dovuta alla perdita di tolleranza.
L'MCS dilaga perchè l'inquinamento chimico cresce, l'MCS è una malattia in costante aumento, tutta colpa dell'ambiente sempre più inquinato. Presento una spiccata iperosmia, ho perso le capacità di tollerare gli agenti chimici presenti nell'ambiente e nei prodotti di uso comune, anche in piccole quantità. I sintomi sono tanti: l'infiammazione cronica causata dall'esposizione chimica produce danni a più organi e sistemi, se non correttamente curata si aggrava progressivamente conducendo a gravi danni al sistema nervoso centrale, al rene, al fegato, ai polmoni, al sistema immune, al sistema muscolo-scheletrico e al sistema endocrino. Il mio livello è irreversibile, le funzioni degli organi compromessi e sfocia in un quadro clinico grave».
Conclusione: «La situazione è inaccettabile... Diventa a dir poco tragica e umiliante... Ti ritrovi a combattere i pregiudizi dei familiari e della gente.
L'insufficiente conoscenza da parte di molti medici (non la conoscono) e prendono sottogamba i tuoi sintomi, consigliano terapie sbagliate e la situazione degenera: stai sempre più male, a questo si aggiunge l'indifferenza delle istituzioni e l'inadeguata tutela da parte delle amministrazioni. In Italia l'MCS è stata riconosciuta nella regione Lazio: per ottenere una diagnosi ci tocca arrivare a Roma, per una cura a Londra o a Dallas. Non riusciamo a curarci per gli elevati costi economici delle cure all'estero. Gli effetti sulla salute sono drammatici, a breve termine: avvelenamento e neurotossicità; a lungo termine: effetti cancerogeni e/o mutageni; danni estremi: rinunciare alla stessa vita.
La mia vita è nelle vostre mani, ognuno di voi si senta responsabile».
29 gennaio 2012
FONTE: la gazzetta del mezzogiorno
BARLETTA. «Il mio nemico invisibile è l'aria. L'aria è irrespirabile, da anni ormai stiamo assistendo ad un lento ed agonizzante declino ambientale. La città invivibile è soffocata dal traffico veicolare, dall'inquinamento di origine industriale, dagli effetti tossici del bruciare i rifiuti, da immissioni intollerabili degli inceneritori e cementeria».
Attacca così una lettrice, la cui identità è nota alla Gazzetta, autodefinisce «sentinella della mal d'aria».
«In città – prosegue – nell'aria c'è un accumulo di sostanze altamente tossiche, tali sostanze persistono a lungo nell'ambiente e si accumulano nell'aria, nell'acqua e nel suolo, contaminandoli: “i danni non sono da poco, gli effetti cronici sulla salute dell'uomo sono drammatici” e questo quotidiano odore della plastica fusa è dappertutto, cercare di sopravvivere non è facile. Respirare aria pulita è un diritto o è un diritto per pochi? Il problema esiste, non è solo “mio”... tutti siamo esposti all'inquinamento ambientale, non solo la causa, bensì l'effetto».
«A Barletta – continua la lettrice – purtroppo respiriamo non solo aria, per molti potrebbe risultare, ad una prima valutazione distratta, soltanto fastidiose sgradevoli puzze, per me sono veleni, infatti le sostanze inquinanti stanno mettendo a serio rischio la mia esistenza. Sono costretta a subire notevoli disagi e il mio stato rende impossibile qualsiasi convivenza con le abitudini quotidiane tossiche. Affetta da Sensibilità Chimica Multipla (M.C.S. acronimo inglese Multiple Chemical Sensivity) è una sindrome correlata all'inquinamento ambientale che si sviluppa per effetto di esposizioni anche a bassissime intensità a sostanze chimiche. MCS non è una crociera, non è un allergia, non è una sindrome psichiatrica. MCS è una sindrome immunotossica infiammatoria, si sviluppa in seguito ad un' esposizione acuta o continua a sostanze tossiche».
Ancora: «E' una malattia progressiva, irreversibile e gravemente invalidante, cronica, dovuta alla perdita di tolleranza.
L'MCS dilaga perchè l'inquinamento chimico cresce, l'MCS è una malattia in costante aumento, tutta colpa dell'ambiente sempre più inquinato. Presento una spiccata iperosmia, ho perso le capacità di tollerare gli agenti chimici presenti nell'ambiente e nei prodotti di uso comune, anche in piccole quantità. I sintomi sono tanti: l'infiammazione cronica causata dall'esposizione chimica produce danni a più organi e sistemi, se non correttamente curata si aggrava progressivamente conducendo a gravi danni al sistema nervoso centrale, al rene, al fegato, ai polmoni, al sistema immune, al sistema muscolo-scheletrico e al sistema endocrino. Il mio livello è irreversibile, le funzioni degli organi compromessi e sfocia in un quadro clinico grave».
Conclusione: «La situazione è inaccettabile... Diventa a dir poco tragica e umiliante... Ti ritrovi a combattere i pregiudizi dei familiari e della gente.
L'insufficiente conoscenza da parte di molti medici (non la conoscono) e prendono sottogamba i tuoi sintomi, consigliano terapie sbagliate e la situazione degenera: stai sempre più male, a questo si aggiunge l'indifferenza delle istituzioni e l'inadeguata tutela da parte delle amministrazioni. In Italia l'MCS è stata riconosciuta nella regione Lazio: per ottenere una diagnosi ci tocca arrivare a Roma, per una cura a Londra o a Dallas. Non riusciamo a curarci per gli elevati costi economici delle cure all'estero. Gli effetti sulla salute sono drammatici, a breve termine: avvelenamento e neurotossicità; a lungo termine: effetti cancerogeni e/o mutageni; danni estremi: rinunciare alla stessa vita.
La mia vita è nelle vostre mani, ognuno di voi si senta responsabile».
29 gennaio 2012
FONTE: la gazzetta del mezzogiorno
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