BARI – Una giovane donna barese affetta da una grave malattia ambientale, la MCS, cioè una Sensibilità Chimica Multipla, che determina una invalidità totale e impedisce qualsiasi forma di vita sociale, è stata «abbandonata dalle istituzioni» perchè non «riconosciuta come malata» dal sistema sanitario pugliese. Lo denuncia in una nota Adele Dentice, del coordinamento nazionale del progetto civico «Per il bene comune».
«L'assurdo italiano – si legge nel comunicato – si manifesta nella schizofrenia sanitaria, perchè mentre alcuni pazienti in alcune regioni sono identificati come affetti da Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e le amministrazioni locali provvedono a tutelare gratuitamente gli ammalati e a mandarli all’estero dove esistono cure adeguate, in altri territori, come la Puglia, che pure sembra registri un significativo numero di persone colpite da questa sindrome, molti medici non sono nemmeno a conoscenza della MCS». «Conseguentemente – denuncia Adele Dentice – gli ammalati non vengono considerati ne valutati come tali, anzi, come testimonia la storia di questa giovane donna barese, vengono relegati in una specie di sott'ordine di infermità di natura nevrotica: 'la signorina avrebbe bisogno di sedute dallo psicologo».
La MCS è un male figlio della industrializzazione, i cui primi casi si registrarono in Inghilterra circa due secoli fa ma che ha avuto un’esplosione del 30% tra i soldati statunitensi al rientro dalla guerra del Golfo. La sindrome si sta sempre più diffondendo in Italia a causa dell’uso sempre più massiccio di chimica di sintesi in tutti i settori, dall’agricoltura, ai profumi, ai detersivi.
La donna barese, che da otto anni è alla ricerca di una soluzione, ha perso il lavoro, vive con una pensione di 260 euro per la sua invalidità al 100% erogata per un’altra patologia che le è stata riscontrata, deve alimentarsi con cibi biologici, ed è condannata all’isolamento. «Subisce la beffa – sottolinea Dentice – di essere considerata depressa e come tale curata e sottovalutata, mentre manifestazioni fisiche vengono confuse con stati infiammatori simili alle allergie, ma il male si evolve e le sofferenze sono sempre più laceranti, dagli edemi, ai dolori, alle cefalee, al prosciugamento delle mucose, al sanguinamento, alle lacerazioni della cornea».
«L'assurdo italiano – si legge nel comunicato – si manifesta nella schizofrenia sanitaria, perchè mentre alcuni pazienti in alcune regioni sono identificati come affetti da Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e le amministrazioni locali provvedono a tutelare gratuitamente gli ammalati e a mandarli all’estero dove esistono cure adeguate, in altri territori, come la Puglia, che pure sembra registri un significativo numero di persone colpite da questa sindrome, molti medici non sono nemmeno a conoscenza della MCS». «Conseguentemente – denuncia Adele Dentice – gli ammalati non vengono considerati ne valutati come tali, anzi, come testimonia la storia di questa giovane donna barese, vengono relegati in una specie di sott'ordine di infermità di natura nevrotica: 'la signorina avrebbe bisogno di sedute dallo psicologo».
La MCS è un male figlio della industrializzazione, i cui primi casi si registrarono in Inghilterra circa due secoli fa ma che ha avuto un’esplosione del 30% tra i soldati statunitensi al rientro dalla guerra del Golfo. La sindrome si sta sempre più diffondendo in Italia a causa dell’uso sempre più massiccio di chimica di sintesi in tutti i settori, dall’agricoltura, ai profumi, ai detersivi.
La donna barese, che da otto anni è alla ricerca di una soluzione, ha perso il lavoro, vive con una pensione di 260 euro per la sua invalidità al 100% erogata per un’altra patologia che le è stata riscontrata, deve alimentarsi con cibi biologici, ed è condannata all’isolamento. «Subisce la beffa – sottolinea Dentice – di essere considerata depressa e come tale curata e sottovalutata, mentre manifestazioni fisiche vengono confuse con stati infiammatori simili alle allergie, ma il male si evolve e le sofferenze sono sempre più laceranti, dagli edemi, ai dolori, alle cefalee, al prosciugamento delle mucose, al sanguinamento, alle lacerazioni della cornea».
11 Gennaio 2011
FONTE: lagazzettadelmezzogiorno.it
Ecco un doloroso appello della Sig.ra Dentice (che ringrazio di vero cuore per il suo interessamento) del coordinamento nazionale del progetto civico, sullo stato di abbandono in cui sono lasciati i malati di MCS.... soli, abbandonati, confusi (volutamente?) con persone che hanno problemi psicologici, quando invece il vero problema alla base di questa e di altre malattie, è il terribile inquinamento ambientale che c'è dappertutto nonchè l'uso smodato che l'uomo moderno fa della chimica. Quanta ignoranza, quanta superficialità aleggia intorno all'MCS e quanto dolore per coloro che sono colpiti da questa malattia ! Auguriamoci che le cose con il tempo cambino.... devono cambiare, dobbiamo farle cambiare !!!
Marco
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