giovedì 13 agosto 2020

«Voglio guarire dal morbo di Lyme», da Cuglieri Cristina chiede aiuto al web


Per le cure in una clinica di New York servono 20mila euro. La ragazza ora vive tra ospedali e terapie

CUGLIERI. Diciannove anni di convivenza con uno sconosciuto incontrato per caso. La storia di Cristina Rosa, trentenne di Cuglieri, è un incubo iniziato nel 1997, quando la ragazza aveva appena 11 anni. Un'età in cui non si può dare troppa importanza alla puntura di un insetto che, generalmente, causa prurito, bruciore e uno sfogo cutaneo che passa dopo qualche giorno. Per Cristina, però, l'epilogo è stato diverso. Quella puntura le ha segnato la vita consegnando il suo corpo alle bizze della malattia di Lyme, un mostro in incognito difficilissimo da diagnosticare.

Tecnicamente non esiste una cura, almeno per il momento. Tuttavia, in alcune parti del mondo la ricerca ha fatto progressi: «Ho impegnato metà della mia vita vagando tra gli ospedali di mezza Europa senza che nessuno fosse in grado di aiutarmi – ricorda la ragazza -, adesso che ho avuto una dignosi attendibile e ho scoperto che le maggiori percentuali di pazienti guariti dalla malattia è stata registrata nella clinica del dottor Richard Horowitz, un top doctor che lavora a New York e che studia la malattia da quando è stata identificata».

Per giocare la carta degli Stati Uniti, però, serve un bel gruzzoletto: «La clinica è privata e per le cure, che sono costosissime, servono tanti soldi. Per colpa del mio girovagare ormai siamo in bancarotta e per poter volare a New York sono costretta a chiedere un aiuto». Per dare una mano a Cristina è sufficiente contattarla su Facebook, dove usa il nome d'arte Cristina Rose, oppure sulla piattaforma www.gofundme.com, impostando la ricerca su “help me with my battle against lyme”. La raccolta, attiva da pochi giorni, ha già raggiunto i 6mila euro e il traguardo dei 20mila non è troppo lontano. Come gli Stati Uniti e come la voglia di ritornare a inseguire i sogni.


di Claudio Zoccheddu

21 dicembre 2016

Fonte: La nuova Sardegna

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