CAGLIARI, 3 OTTOBRE 2013 Una donna cagliaritana di 48anni, è rimasta bloccata a Roma a causa di un malore, durante il viaggio verso Monaco di Baviera, dove avrebbe dovuto subire un intervento per sostituire le otturazioni dentarie, che le stanno intossicando il sangue.
Questo è il dramma della quarantottenne, affetta da MCS, Sensibilità Chimica Multipla, patologia cronica estremamente invalidante, non riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale, che causa un’intolleranza assoluta a qualsiasi tipo di sostanza chimica.
La donna non può stare infatti a contatto con profumi, fumo, solventi, saponi, e vivere nelle vicinanze di alcuni elettrodomestici, come frigoriferi, televisori e forni a microonde, tutti oggetti che innescano campi elettromagnetici. Il suo quadro clinico è gravissimo: corre costantemente il rischio di choc anafilattico e crisi respiratorie, a cui si sommano numerosi altri sintomi quali cefalee, capogiri, dermatiti, dolori muscolari e una forte elettrosensibilità, che non le ha permesso di proseguire il viaggio della speranza verso la Germania.
Abbandonata dalle istituzioni, tramite il suo legale, Roberto Cao, la stessa lancia un appello: le occorrono assistenza e il denaro necessario per affrontare il trasferimento.
“La mia assistita ha bisogno di aiuto, è rimasta bloccata a Roma a causa del suo grave quadro clinico e adesso deve assolutamente raggiungere un centro specializzato per curarsi e disintossicarsi. Chiediamo che gli enti competenti e chiunque possa intervenire, anche dal punto di vista economico, le diano una mano”. Sono le parole dell’avvocato Cao, rappresentante della donna, affetta da una malattia che lentamente le sta togliendo la vita.
L'avvocato sottolinea il fatto che essa non sia in grado di poter lavorare, date le sue gravi condizioni - l’ASL8 le ha infatti riconosciuto lo status di portatore di handicap in situazione di gravità, con invalidità al 100% - e che non abbia la possibilità di coprire da sola le spese per il trasferimento in tempi brevi.
Il legale Cao aveva già vinto una causa contro l’ASL8 di Cagliari, la quale si era rifiutata di sostituire le otturazioni alla donna, indirizzandola verso gli ospedali di Santissima Trinità di Cagliari e il Policlinico di Sassari. Data l’inadeguatezza di queste strutture nella cura della MCS, il tribunale aveva obbligato l’ASL8 a far fronte alle spese per l’intervento e il viaggio verso Monaco.
La situazione sta precipitando: alla donna sono stati riscontrati elevati livelli di metalli tossici nel sangue, soprattutto di mercurio, sostanza di cui sono composte principalmente le amalgame dentarie, diventando così una sorta di conduttore elettrico. Attualmente si trova a Roma, nella speranza che il suo appello accorato venga ascoltato.
(foto tratta da www.unionesarda.it)
di Silvia Giordano
Questo è il dramma della quarantottenne, affetta da MCS, Sensibilità Chimica Multipla, patologia cronica estremamente invalidante, non riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale, che causa un’intolleranza assoluta a qualsiasi tipo di sostanza chimica.
La donna non può stare infatti a contatto con profumi, fumo, solventi, saponi, e vivere nelle vicinanze di alcuni elettrodomestici, come frigoriferi, televisori e forni a microonde, tutti oggetti che innescano campi elettromagnetici. Il suo quadro clinico è gravissimo: corre costantemente il rischio di choc anafilattico e crisi respiratorie, a cui si sommano numerosi altri sintomi quali cefalee, capogiri, dermatiti, dolori muscolari e una forte elettrosensibilità, che non le ha permesso di proseguire il viaggio della speranza verso la Germania.
Abbandonata dalle istituzioni, tramite il suo legale, Roberto Cao, la stessa lancia un appello: le occorrono assistenza e il denaro necessario per affrontare il trasferimento.
“La mia assistita ha bisogno di aiuto, è rimasta bloccata a Roma a causa del suo grave quadro clinico e adesso deve assolutamente raggiungere un centro specializzato per curarsi e disintossicarsi. Chiediamo che gli enti competenti e chiunque possa intervenire, anche dal punto di vista economico, le diano una mano”. Sono le parole dell’avvocato Cao, rappresentante della donna, affetta da una malattia che lentamente le sta togliendo la vita.
L'avvocato sottolinea il fatto che essa non sia in grado di poter lavorare, date le sue gravi condizioni - l’ASL8 le ha infatti riconosciuto lo status di portatore di handicap in situazione di gravità, con invalidità al 100% - e che non abbia la possibilità di coprire da sola le spese per il trasferimento in tempi brevi.
Il legale Cao aveva già vinto una causa contro l’ASL8 di Cagliari, la quale si era rifiutata di sostituire le otturazioni alla donna, indirizzandola verso gli ospedali di Santissima Trinità di Cagliari e il Policlinico di Sassari. Data l’inadeguatezza di queste strutture nella cura della MCS, il tribunale aveva obbligato l’ASL8 a far fronte alle spese per l’intervento e il viaggio verso Monaco.
La situazione sta precipitando: alla donna sono stati riscontrati elevati livelli di metalli tossici nel sangue, soprattutto di mercurio, sostanza di cui sono composte principalmente le amalgame dentarie, diventando così una sorta di conduttore elettrico. Attualmente si trova a Roma, nella speranza che il suo appello accorato venga ascoltato.
(foto tratta da www.unionesarda.it)
di Silvia Giordano
3 ottobre 2013
FONTE: infooggi.it
FONTE: infooggi.it
Testimonianza nuda e cruda di un altro caso di Sensibilità Chimica Multipla (MCS), ma anche della tossicità, e quindi della pericolosità, delle amalgame a mercurio, causa di una moltitudine di problemi di salute (ed io ne so qualcosa), purtroppo ancora in gran parte sottovalutati, sopratutto qui da noi in Italia.
Mi auguro veramente che si possa intervenire rapidamente a favore di questa donna affetta da MCS, consentendole di andare a Monaco per la rimozione protetta delle sue amalgame..... ma mi auguro anche che una storia come questa venga conosciuta il più possibile, affinchè si capisca una volta di più quanto sono dannose per la salute dell'uomo le amalgame a mercurio e quanto si renderebbe necessario avere anche qui da noi degli spazi opportunamente bonificati per eseguire operazioni molto delicate come quella della rimozione protetta delle amalgame. E sottolineo più che mai la parola "PROTETTA", perchè la rimozione va sempre eseguita seguendo le più rigorose norme di protezione, a tutela della salute dei pazienti, in particolar modo dei più sensibili.
Marco
Io ho fatto la rimozione protetta delle amalgame a Pescara presso una dentista olistica. Le ha rimosse in blocco trapanandovi attorno.
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