Il sindaco Bontempi scrive all'assessore Tomassoni dopo la denuncia di Patrizia Mirti
di Eleonora Sarri
NOCERA UMBRA - Qualcosa si muove. E
sembra nella direzione giusta. Dopo la toccante storia raccontata da
Patrizia Mirti al Corriere per urlare al mondo che la sua malattia,
la Sensibilità Chimica Multipla, esiste e rende impossibile vivere a
lei e alle altre persone che ne soffrono dal momento che la Regione
Umbria non la riconosce, è stato il sindaco di Nocera Umbra,
Giovanni Bontempi, a muoversi ufficialmente. Pochi giorni fa ha
infatti scritto all'assessore regionale alla Sanità, Franco
Tomassoni, per chiedere un incontro ufficiale. L'obiettivo è chiaro:
fare sì che l'Umbria “prenda esempio” dalle altre Regioni del
Centro Italia che riconoscono la MCS come malattia con tutto ciò che
questo comporta, come il riconoscimento dell'invalidità, la pensione
e le cure. “Con la presente, e alla luce delle notizie apprese dai
quotidiani locali sulla condizione di salute della signora Patrizia
Mirti – si legge nella missiva – sono a richiederle
(all'assessore Tomassoni, ndr) un incontro urgente al fine di
verificare una possibilità di intervento per alleviare, almeno in
parte, le problematiche evidenziate e strettamente connesse alla
patologia dichiarata. Una malattia rara, e per quanto espresso dalla
signora Patrizia, non riconosciuta dalla Regione dell'Umbria a
differenza invece di altre Regioni che si sono attivate per
riconoscerne, a chi ne soffre, lo status e di conseguenza i benefici
sanitari che ne derivano. L'incontro di cui sopra, potrà essere
definito anche per le vie brevi”. La Sensibilità Chimica Multipla
è una sindrome acquisita immunotossica, infiammatoria,
multisistemica che colpisce vari organi e apparati del corpo umano
intossicandolo.
A nuocere alla salute di chi ne è
affetto concorrono metalli pesanti, sostanze chimiche, particolati
fini che si trovano in profumi, prodotti per le pulizie e per
l'igiene, scarichi delle auto, gas dei fornelli o colle per i mobili.
La conseguenza principale della MCS è l'isolamento in cui costringe
a vivere chi ne soffre, impossibilitato a frequentare luoghi non
asettici e costantemente a rischio anche nella propria casa.
Impossibile anche continuare a lavorare.
Una vera e propria cura non c'è dal
momento che le medicine (dal costo che si aggira sui 200-300 euro al
mese a totale carico del malato) servono più che altro a
disintossicare il corpo.
21 marzo 2013
FONTE: Corriere dell'Umbria
FONTE: Corriere dell'Umbria
Articolo che si collega direttamente
con l'ultimo postato su questo blog e che parla della situazione di
Patrizia Mirti, malata di Sensibilità Chimica Multipla (MCS).
Al di là di tutto è bello constatare l'interessamento del Sindaco del paese di Patrizia, Nocera Umbra, interessarsi in prima persona al suo caso e adoperarsi affinchè la Sensibilità Chimica Multipla possa essere riconosciuta dalla propria Regione. Sono quelle cose che a me, personalmente, fa molto piacere leggere, perchè significa che anche tra chi ricopre ruoli di primo piano esistono Valori come l'empatia, la sensibilità e l'altruismo (non ne ho mai dubitato, in verità) e questo è davvero fondamentale. Bè, un po' di ottimismo ogni tanto ci vuole, in tempi di crisi come questi in cui il pessimismo sembra regnare sovrano.
Come sempre, tanti auguri a Patrizia e a tutti i malati di Sensibilità Chimica Multipla, con la speranza che questi segnali “positivi” possano portare, prima o poi, a un riconoscimento ufficiale di questa patologia da parte del nostro sistema sanitario nazionale.
Al di là di tutto è bello constatare l'interessamento del Sindaco del paese di Patrizia, Nocera Umbra, interessarsi in prima persona al suo caso e adoperarsi affinchè la Sensibilità Chimica Multipla possa essere riconosciuta dalla propria Regione. Sono quelle cose che a me, personalmente, fa molto piacere leggere, perchè significa che anche tra chi ricopre ruoli di primo piano esistono Valori come l'empatia, la sensibilità e l'altruismo (non ne ho mai dubitato, in verità) e questo è davvero fondamentale. Bè, un po' di ottimismo ogni tanto ci vuole, in tempi di crisi come questi in cui il pessimismo sembra regnare sovrano.
Come sempre, tanti auguri a Patrizia e a tutti i malati di Sensibilità Chimica Multipla, con la speranza che questi segnali “positivi” possano portare, prima o poi, a un riconoscimento ufficiale di questa patologia da parte del nostro sistema sanitario nazionale.
Marco
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