S. Giuletta, mamma 32enne isolata in un bunker domestico: «La mia patologia non riconosciuta, rischio di morire»
SANTA GIULETTA. Per aiutare i figli nei compiti deve indossare una 
maschera anti-gas che ordina on line dalla Germania perché libri e 
cartelle a scuola si impregnano di sostanze tossiche per la sua salute. 
Basta un profumo, un detersivo o il fumo di una sigaretta per mandare in
 tilt il sistema immunitario di Daniela Gianfranco, 32 anni, tre figli 
piccoli e una malattia rara con cui convive dalla nascita ma che da 10 
mesi la costringe a isolarsi in un bunker domestico, lontano da ogni 
possibile fonte di “contaminazione”.
Una malattia rara. La sua malattia si chiama 
Sensibilità Chimica Multipla (MCS), una sindrome infiammatoria tossica 
che assomiglia a un’allergia, ma che può rendere la vita di tutti i 
giorni un inferno. Per Daniela, e quelli come lei (circa 4mila in Italia
 da un recente censimento), svolgere le più banali attività quotidiane 
diventa un calvario: si devono limitare i contatti persino con parenti e
 amici. «Un calvario che in Italia non viene riconosciuto – spiega la 
donna che abita con marito e figli a Santa Giuletta –. Questa sindrome 
non viene neppure riconosciuta dal sistema sanitario nazionale. Io mi 
pago ossigeno, esami, maschere».
Diagnosi all'estero. «Anche la diagnosi è stata fatta 
all’estero, a Londra, dove il professor Giuseppe Genovesi del 
policlinico Umberto I di Roma ha mandato le mie analisi. Genovesi è 
l’unico in Italia a occuparsi di questa malattia che quasi nessuno 
conosce». I primi sintomi a 5 anni, ma con il tempo le condizioni sono 
peggiorate. «I vari medici hanno sempre pensato fosse una malattia 
psicosomatica – dice –. Le analisi del sangue non rivelavano nulla di 
anomalo. Prima che mi diagnosticassero la MCS, a novembre scorso, 
bastava che facessi le pulizie di casa e il giorno dopo ero piegata in 
due sul letto».
Come vive. La casa davanti al Municipio è un cantiere:
 piastrelle in camera da letto, una porta di metallo per sbarrare la 
strada alle sostanze nocive. E, servirebbe un depuratore speciale. 
«Dovrei vivere sopra i 1000 metri ma mio marito, metalmeccanico, non 
riesce a trovare lavoro altrove. Nel frattempo devo fare attenzione a 
evitare una crisi – spiega Daniela Gianfranco –. Anche perché in 
ospedale, al pronto soccorso, non esistono stanze attrezzate per le mie 
condizioni. Mi basta inalare i disinfettanti per star male. I farmaci 
possono causarmi uno shock anafilattico». La gola si gonfia anche solo 
sentendo il profumo, prima ancora del sapore, di un alimento a lunga 
conservazione.
Solo 7 alimenti concessi. «Posso mangiare solo 7 
alimenti e vivo con quelli – spiega – Mele, banane, patate, uova, biete e
 amaranto, un cereale privo di glutine. Tutto il resto mi fa male». Il 9
 marzo, a Roma, una donna di 36 anni, affetta dalla stessa sindrome, è 
morta. Nessun ospedale ha potuto attrezzarsi per applicare i protocolli 
internazionali previsti per la MCS. I figli devono cambiarsi i vestiti 
appena entrano in casa. Al parco giochi la loro mamma non resiste più di
 30 minuti con la maschera e se un’altra mamma indossa un profumo lei si
 deve allontanare. Niente vacanze da anni, al bando bar e pizzerie. E 
pure i cellulari, a causa del campo elettromagnetico. Daniela Gianfranco
 lancia un appello alle persone che, con gli stessi sintomi, non 
riescono dare un nome al loro problema. Da qualche tempo è referente per
 la Lombardia dell’associazione Anchise che riunisce i malati con questa
 sindrome (e-mail anchise_2009@libero.it)
di Maria Grazia Piccaluga
27 marzo 2013
FONTE: Laprovinciapavese.gelocal.it
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/03/27/news/e-allergica-a-tutto-per-una-malattia-rara-una-vita-d-inferno-1.6776720?fb_action_ids=354294048008981&fb_action_types=og.recommends&fb_ref=s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like&fb_source=other_multiline&action_object_map={%22354294048008981%22%3A142068912638504}&action_type_map={%22354294048008981%22%3A%22og.recommends%22}&action_ref_map={%22354294048008981%22%3A%22s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like%22}
Come sempre, ringrazio di cuore Daniela e tutte le persone che decidono di dare Voce alla propria situazione di malati di MCS, ma anche di ME/CFS e di Fibromialgia, queste 3 patologie "sorelle" che colpiscono migliaia di persone in tutt'Italia e milioni di persone nel mondo.
Quello che mi auguro, dal più profondo del cuore, è che tutto questo possa contribuire a far maggiormente conoscere queste patologie affinchè eventi tristissimi come quello accaduto recentemente a Linda, malata di MCS di Roma e mia amica, morta perchè nessuno si è assunto la "responsabilità" di ricoverarla quando era nel bisogno, non debbano accadere mai più !
Grazie a tutti coloro che si espongono in prima persona per raccontare la propria storia e grazie a tutti coloro che combattono a fianco di questi malati per veder riconosciuti i loro giusti e sacrosanti diritti.
Grazie di cuore a tutti e felice S. Pasqua !
Marco
di Maria Grazia Piccaluga
27 marzo 2013
FONTE: Laprovinciapavese.gelocal.it
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/03/27/news/e-allergica-a-tutto-per-una-malattia-rara-una-vita-d-inferno-1.6776720?fb_action_ids=354294048008981&fb_action_types=og.recommends&fb_ref=s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like&fb_source=other_multiline&action_object_map={%22354294048008981%22%3A142068912638504}&action_type_map={%22354294048008981%22%3A%22og.recommends%22}&action_ref_map={%22354294048008981%22%3A%22s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like%22}
Come sempre, ringrazio di cuore Daniela e tutte le persone che decidono di dare Voce alla propria situazione di malati di MCS, ma anche di ME/CFS e di Fibromialgia, queste 3 patologie "sorelle" che colpiscono migliaia di persone in tutt'Italia e milioni di persone nel mondo.
Quello che mi auguro, dal più profondo del cuore, è che tutto questo possa contribuire a far maggiormente conoscere queste patologie affinchè eventi tristissimi come quello accaduto recentemente a Linda, malata di MCS di Roma e mia amica, morta perchè nessuno si è assunto la "responsabilità" di ricoverarla quando era nel bisogno, non debbano accadere mai più !
Grazie a tutti coloro che si espongono in prima persona per raccontare la propria storia e grazie a tutti coloro che combattono a fianco di questi malati per veder riconosciuti i loro giusti e sacrosanti diritti.
Grazie di cuore a tutti e felice S. Pasqua !
Marco

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