ROMA - Il professor Giuseppe Genovesi lancia l´allarme su una grave malattia che rischia di espandersi sempre più. Si tratta della Sensibilità Chimica Multipla.
"Le indagini che il sottoscritto, con la preziosissima collaborazione dell’associazione dei malati di MCS “AMICA”, ponte tra il mio Dipartimento di Fisiopatologia Medica del Policlinico Umberto I di Roma e l’IDI di Roma, istituto questo che possiede laboratori adeguatissimi e soprattutto “know how” adeguato, eseguite dietro mia specifica prescrizione su moltissimi pazienti affetti da MCS, hanno finora prodotto risultati eccezionali - ha affermato il medico - abbiamo una casistica di circa 200 casi, 70 dei quali dallo screening già effettuato presentano dei risultati incontrovertibili; il 100% dei pazienti possiede, infatti, un’alterazione funzionalmente molto significativa di un gene che produce un enzima fondamentale per eliminare i radicali liberi, il 90% circa possiede una spiccata riduzione funzionale di un altro enzima chiave nell’eliminazione dei radicali liberi, ed è superfluo dire che, ovviamente, i controlli fatti su persone non affette dall’MCS, hanno mostrato le alterazioni esaminate solo in circa il 20% dei casi e la maggior parte delle volte non associate tra di loro come invece accade nell’MCS. Tuttavia l’elemento più significativo e paradossale, forse, è che la maggior parte dei malati affetti da MCS ha un’alterazione funzionale di una classe di enzimi che servono a metabolizzare le benzodiazepine e i neurolettici cioè proprio quella classe di farmaci che i medici ignoranti prescriverebbero ai pazienti ritenendoli “picchiatelli”; non solo quei farmaci sarebbero inefficaci come sedativi o deliriolitici, ma soprattutto sarebbero estremamente pericolosi su un organismo non in grado di utilizzarli correttamente ed eliminarli adeguatamente.
Avrò un ulteriore incontro con la Regione Lazio con la quale stiamo cercando di puntualizzare la diagnostica e la terapia da offrire ai malati di MCS, i suggerimenti dovrebbero consentire a chi di dovere di identificare il centro di riferimento regionale e, poi, sulla scia, nazionale per la diagnosi e la cura dell’MCS. Spero che prevalgano i dati e le competenze acquisite rispetto a ragioni politiche e clientelari che sono un male cronico del nostro paese. E’ follia tutto ciò? No, è solo la realtà dei fatti in un paese in cui non c’è rispetto per la “diversità” e non c’è cultura per comprenderla, in un paese dove chi è affetto da una patologia sconosciuta non solo non viene assistito, ma viene perseguitato anche nelle aule dei tribunali perché nel non dichiararsi pazzo ed affrontando un male sconosciuto ed una trasformazione totale della propria vita, deve anche essere perseguitato da chi crede di essere e di sapere di fare il bene della collettività magari nel negare un supporto economico a delle cure che non hanno saputo dare. L’ignoranza verso uno stato di sofferenza e di malattia ne impediscono assolutamente qualunque miglioramento ed eventuale chance di guarigione.
Conduco questa lotta consapevole dei rischi e la conduco in qualità innanzitutto di uomo, un uomo che è anche medico, e come medico è presidente della Società italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia, che da sempre agisce secondo una linea di pensiero per la quale le verità scientifiche debbano essere divulgate anziché tenute nel cassetto, ed anche ed ancora di più conduco questa lotta nella mia qualità di Presidente di un Associazione per la tutela dei consumatori, la SOS UTENTI, che in Italia conta oltre 30.000 iscritti e che ha voluto proprio quali utenti prioritari nel proprio statuto i malati di MCS, nella consapevolezza delle gravi carenze socio-economiche sanitario-assistenziali alle quali gli stessi sono soggetti, espressione globale di come una assolutamente inadeguata tutela da parte delle istituzioni sotto profili plurimi e di come questo possa condurre a danni estremi quale il rinunciare alla propria stessa vita".
29 Settembre 2011
FONTE: roma.ogginotizie.it
http://roma.ogginotizie.it/39440-roma-sensibilita-chimica-multipla-laallarme-del-professor-genovesi/#.UNUrsKxSRFa
Dopo aver presentato su questo blog le storie di Daniela Vitolo, di Sara Capatti e di Daniela Davilla, tutte e 3 persone colpite da Sensibilità Chimica Multipla (MCS), posto ora questo bell'articolo del Prof. Giuseppe Genovesi, uno dei pochi "baluardi" in Italia che lavora e combatte a fianco dei malati di MCS.
Riflettiamo molto bene sui dati e sulle parole, forti ma veritiere, espressi da questo insigne Professore, cui va il mio plauso e il mio ringraziamento per essersi schierato dalla parte di questi malati, perseguendo tenacemente la Verità, anche a costo di mettersi contro a certi "poteri forti" e a una classe medica che, spesso e volentieri, è assoggettata a questi poteri forti, o che si porta ancora appresso tanti giudizi preconcetti frutto dell'ignoranza che aleggia attorno a questa invalidante patologia. Grazie Professore.
Marco
"Le indagini che il sottoscritto, con la preziosissima collaborazione dell’associazione dei malati di MCS “AMICA”, ponte tra il mio Dipartimento di Fisiopatologia Medica del Policlinico Umberto I di Roma e l’IDI di Roma, istituto questo che possiede laboratori adeguatissimi e soprattutto “know how” adeguato, eseguite dietro mia specifica prescrizione su moltissimi pazienti affetti da MCS, hanno finora prodotto risultati eccezionali - ha affermato il medico - abbiamo una casistica di circa 200 casi, 70 dei quali dallo screening già effettuato presentano dei risultati incontrovertibili; il 100% dei pazienti possiede, infatti, un’alterazione funzionalmente molto significativa di un gene che produce un enzima fondamentale per eliminare i radicali liberi, il 90% circa possiede una spiccata riduzione funzionale di un altro enzima chiave nell’eliminazione dei radicali liberi, ed è superfluo dire che, ovviamente, i controlli fatti su persone non affette dall’MCS, hanno mostrato le alterazioni esaminate solo in circa il 20% dei casi e la maggior parte delle volte non associate tra di loro come invece accade nell’MCS. Tuttavia l’elemento più significativo e paradossale, forse, è che la maggior parte dei malati affetti da MCS ha un’alterazione funzionale di una classe di enzimi che servono a metabolizzare le benzodiazepine e i neurolettici cioè proprio quella classe di farmaci che i medici ignoranti prescriverebbero ai pazienti ritenendoli “picchiatelli”; non solo quei farmaci sarebbero inefficaci come sedativi o deliriolitici, ma soprattutto sarebbero estremamente pericolosi su un organismo non in grado di utilizzarli correttamente ed eliminarli adeguatamente.
Avrò un ulteriore incontro con la Regione Lazio con la quale stiamo cercando di puntualizzare la diagnostica e la terapia da offrire ai malati di MCS, i suggerimenti dovrebbero consentire a chi di dovere di identificare il centro di riferimento regionale e, poi, sulla scia, nazionale per la diagnosi e la cura dell’MCS. Spero che prevalgano i dati e le competenze acquisite rispetto a ragioni politiche e clientelari che sono un male cronico del nostro paese. E’ follia tutto ciò? No, è solo la realtà dei fatti in un paese in cui non c’è rispetto per la “diversità” e non c’è cultura per comprenderla, in un paese dove chi è affetto da una patologia sconosciuta non solo non viene assistito, ma viene perseguitato anche nelle aule dei tribunali perché nel non dichiararsi pazzo ed affrontando un male sconosciuto ed una trasformazione totale della propria vita, deve anche essere perseguitato da chi crede di essere e di sapere di fare il bene della collettività magari nel negare un supporto economico a delle cure che non hanno saputo dare. L’ignoranza verso uno stato di sofferenza e di malattia ne impediscono assolutamente qualunque miglioramento ed eventuale chance di guarigione.
Conduco questa lotta consapevole dei rischi e la conduco in qualità innanzitutto di uomo, un uomo che è anche medico, e come medico è presidente della Società italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia, che da sempre agisce secondo una linea di pensiero per la quale le verità scientifiche debbano essere divulgate anziché tenute nel cassetto, ed anche ed ancora di più conduco questa lotta nella mia qualità di Presidente di un Associazione per la tutela dei consumatori, la SOS UTENTI, che in Italia conta oltre 30.000 iscritti e che ha voluto proprio quali utenti prioritari nel proprio statuto i malati di MCS, nella consapevolezza delle gravi carenze socio-economiche sanitario-assistenziali alle quali gli stessi sono soggetti, espressione globale di come una assolutamente inadeguata tutela da parte delle istituzioni sotto profili plurimi e di come questo possa condurre a danni estremi quale il rinunciare alla propria stessa vita".
29 Settembre 2011
FONTE: roma.ogginotizie.it
http://roma.ogginotizie.it/39440-roma-sensibilita-chimica-multipla-laallarme-del-professor-genovesi/#.UNUrsKxSRFa
Dopo aver presentato su questo blog le storie di Daniela Vitolo, di Sara Capatti e di Daniela Davilla, tutte e 3 persone colpite da Sensibilità Chimica Multipla (MCS), posto ora questo bell'articolo del Prof. Giuseppe Genovesi, uno dei pochi "baluardi" in Italia che lavora e combatte a fianco dei malati di MCS.
Riflettiamo molto bene sui dati e sulle parole, forti ma veritiere, espressi da questo insigne Professore, cui va il mio plauso e il mio ringraziamento per essersi schierato dalla parte di questi malati, perseguendo tenacemente la Verità, anche a costo di mettersi contro a certi "poteri forti" e a una classe medica che, spesso e volentieri, è assoggettata a questi poteri forti, o che si porta ancora appresso tanti giudizi preconcetti frutto dell'ignoranza che aleggia attorno a questa invalidante patologia. Grazie Professore.
Marco
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