I ministri Fornero e Balduzzi intervengono e promettono un incontro e il ripristino dei fondi
I 60 disabili gravi e gravissimi aderenti al Comitato 16 Novembre Onlus, prevalentemente malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e i loro parenti, hanno annunciato sabato sera l'interruzione dello sciopero della fame dopo una settimana.
«Abbiamo avuto un lungo colloquio con il ministro Elsa Fornero - spiega a Corriere.it la vicepresidente del comitato Mariangela Lamanna, sorella di uno dei malati -. Il ministro ha assicurato il suo impegno per la definizione del Piano per la non autosufficienza» e il suo impegno in prima persona a incontrare malati e famiglie.
LA TELEFONATA DI FORNERO - Il 31 ottobre i ministri Balduzzi e Fornero, accompagnati da un sottosegretario all'Economia, saranno quindi a Cagliari, a casa del segretario nazionale del Comitato 16 Novembre, Salvatore Usala (malato di SLA e costretto a letto), per definire il piano. Ne dà conferma lo stesso Usala con una nota su Facebook: «Mi ha chiamato il ministro Fornero. Mi ha pregato di interrompere lo sciopero ed ha chiesto venia per il scarso interesse. Si è impegnata a sentire il presidente Monti per stanziare un importo importante per la non autosufficienza», ha spiegato.
LA STORIA DEL FONDO - Il governo lo scorso aprile si era impegnato a fornire entro un mese un piano. A giugno il Comitato aveva già tentato un primo presidio, ma la mancanza di un piano aveva impedito uno stanziamento di fondi. Con il decreto del 6 luglio era stato previsto un intervento proprio destinato ai disabili gravissimi (il «fondo Letta»), che aveva tranquillizzato il Comitato 16 novembre, ma poi fino a ottobre non se ne era parlato. Con l'ultima Spending Review il fondo era invece rientrato nella disponibilità della presidenza del Consiglio per finanziare, più genericamente, il sociale, diminuendo l'intervento a favore della categoria interessata. Da qui la decisione dello sciopero, che si è protratto per sei giorni. Giovedì sera i primi contatti con il ministro Balduzzi: «Perseguiamo un unico scopo: vivere con dignità malati e famiglia, e per fare questo il governo deve intervenire in maniera incisiva», gli ha spiegato Lamanna.
Venerdì a tarda sera la promessa da parte del ministero della Salute di un incontro e sabato pomeriggio il contatto formale con il segretario Usala e la promessa di una visita.
di Maria Strada
27 ottobre 2012 (modificato il 28 ottobre 2012)
FONTE: corriere.it
http://www.corriere.it/salute/disabilita/12_ottobre_27/disabili-gravi-sciopero-fame-sospeso_b9d81a5e-207d-11e2-9aa4-ea03c1b31ec9.shtml
Meno male, tiro un sospiro di sollievo per questo sciopero della fame dei disabili gravissimi che è rientrato. Se si fosse protratto ancora si sarebbe rischiato grosso per la loro incolumità.
Certo c'è da chiedersi perchè mai, quando si parla di tagli e riduzioni, vengano sempre tirati in ballo i disabili, persino quelli in condizioni più estreme. Non basta forse la croce che già hanno? Vogliamo togliergli anche la dignità della vita e la serenità, propria e delle loro famiglie? E' ora di finirla con queste cose, che portano poi a questi gesti estremi!
Si tolga a tutti, a tutti, ma non a loro! Non ai disabili e ai malati gravi!
Si guardino attorno i nostri "cari" governanti..... non le vedono quante belle ville esistono? Quante macchine di lusso circolano? Non sarebbe forse il caso, vista la crisi che c'è, di togliere qualcosa a loro, alle persone più benestanti, piuttosto che levare, ridurre, tagliare, ai "soliti" poveri e malati? E magari, perchè no, autoridursi qualcosa anche del proprio?
Un pò di buon senso ci vuole, di empatia.... sopratutto di umanità! Questo ci vuole!
Marco
«Abbiamo avuto un lungo colloquio con il ministro Elsa Fornero - spiega a Corriere.it la vicepresidente del comitato Mariangela Lamanna, sorella di uno dei malati -. Il ministro ha assicurato il suo impegno per la definizione del Piano per la non autosufficienza» e il suo impegno in prima persona a incontrare malati e famiglie.
LA TELEFONATA DI FORNERO - Il 31 ottobre i ministri Balduzzi e Fornero, accompagnati da un sottosegretario all'Economia, saranno quindi a Cagliari, a casa del segretario nazionale del Comitato 16 Novembre, Salvatore Usala (malato di SLA e costretto a letto), per definire il piano. Ne dà conferma lo stesso Usala con una nota su Facebook: «Mi ha chiamato il ministro Fornero. Mi ha pregato di interrompere lo sciopero ed ha chiesto venia per il scarso interesse. Si è impegnata a sentire il presidente Monti per stanziare un importo importante per la non autosufficienza», ha spiegato.
LA STORIA DEL FONDO - Il governo lo scorso aprile si era impegnato a fornire entro un mese un piano. A giugno il Comitato aveva già tentato un primo presidio, ma la mancanza di un piano aveva impedito uno stanziamento di fondi. Con il decreto del 6 luglio era stato previsto un intervento proprio destinato ai disabili gravissimi (il «fondo Letta»), che aveva tranquillizzato il Comitato 16 novembre, ma poi fino a ottobre non se ne era parlato. Con l'ultima Spending Review il fondo era invece rientrato nella disponibilità della presidenza del Consiglio per finanziare, più genericamente, il sociale, diminuendo l'intervento a favore della categoria interessata. Da qui la decisione dello sciopero, che si è protratto per sei giorni. Giovedì sera i primi contatti con il ministro Balduzzi: «Perseguiamo un unico scopo: vivere con dignità malati e famiglia, e per fare questo il governo deve intervenire in maniera incisiva», gli ha spiegato Lamanna.
Venerdì a tarda sera la promessa da parte del ministero della Salute di un incontro e sabato pomeriggio il contatto formale con il segretario Usala e la promessa di una visita.
di Maria Strada
27 ottobre 2012 (modificato il 28 ottobre 2012)
FONTE: corriere.it
http://www.corriere.it/salute/disabilita/12_ottobre_27/disabili-gravi-sciopero-fame-sospeso_b9d81a5e-207d-11e2-9aa4-ea03c1b31ec9.shtml
Meno male, tiro un sospiro di sollievo per questo sciopero della fame dei disabili gravissimi che è rientrato. Se si fosse protratto ancora si sarebbe rischiato grosso per la loro incolumità.
Certo c'è da chiedersi perchè mai, quando si parla di tagli e riduzioni, vengano sempre tirati in ballo i disabili, persino quelli in condizioni più estreme. Non basta forse la croce che già hanno? Vogliamo togliergli anche la dignità della vita e la serenità, propria e delle loro famiglie? E' ora di finirla con queste cose, che portano poi a questi gesti estremi!
Si tolga a tutti, a tutti, ma non a loro! Non ai disabili e ai malati gravi!
Si guardino attorno i nostri "cari" governanti..... non le vedono quante belle ville esistono? Quante macchine di lusso circolano? Non sarebbe forse il caso, vista la crisi che c'è, di togliere qualcosa a loro, alle persone più benestanti, piuttosto che levare, ridurre, tagliare, ai "soliti" poveri e malati? E magari, perchè no, autoridursi qualcosa anche del proprio?
Un pò di buon senso ci vuole, di empatia.... sopratutto di umanità! Questo ci vuole!
Marco
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