mercoledì 2 marzo 2011

USA: il 99% delle donne incinta positivo al test della Sensibilità Chimica Multipla

Denuncia sanitaria

Virtualmente tutte le donne incinta negli Stati Uniti hanno la MCS. Fra questi metalli vi sono alcuni metalli banditi a partire dagli anni settanta, così come altri usati per prodotti comuni come pentole antiaderenti, cibi raffinati e prodotti per la cura del corpo.
Un nuovo studio evidenzia per la prima volta il numero dei metalli ai quali le donne incinta sono esposte.
I ricercatori analizzano valori relativi a più di 160 metalli e individuano tracce di policlorobifenili (PCB), pesticidi organoclorurati, composti perfluorinati (PFC), fenoli, eteri di difenile polibromurato (PBDE), ftalati, idrocarburi aromatici e perclorati nel 99% delle donne incinta.

Dalla rivista Science Daily:
"Fra i metalli considerati nel gruppo di studio vi erano i PBDE, composti usati come ritardanti di fiamma adesso banditi in molti stati inclusa la California, e il DDT, un pesticida organoclorurato bandito negli Stati Uniti nel 1972."

Circa 75.000 metalli sono regolarmente realizzati e importati dall’industria americana, 3.000 dei quali contengono grande quantità di metalli, per un giro di affari di 1.000.000 di euro all’anno. Questi metalli entrano nel vostro cibo, nella vostra acqua, nella vostra aria, nei prodotti per la cura del corpo, nella vostra casa, nel vostro ufficio…
In breve, i metalli virtualmente sono dappertutto e siete tutti a rischio, comprese le donne incinta. E’ sconcertante sapere che l’essere umano è sottoposto a tali bombardamenti di tossine, ma lo è ancora di più pensare che i futuri nascituri già lo sono.


Virtualmente tutte le donne incinta ingeriscono cocktail di metalli

Il nuovo studio analizza valori riferiti a 163 metalli e riscontra un vero cocktail di metalli nel 99% delle donne incinta. Ovvero:
Policlorobifenili (PCB): Un metallo industriale collegato al cancro e all’indebolimento dello sviluppo del cervello nel feto che è stato bandito negli Stati Uniti da decenni, è ancora oggi presente nell’ambiente quale inquinante.
Pesticidi organoclorurati: Questi sono gli insetticidi primari e includono l’oggi bandito DDT. I residui sono presenti nel cibo americano e vi si trovano anche quei metalli banditi da decenni. Queste tossine cadono lentamente e si accumulano nel nostro tessuto adiposo, dove rimangono per periodi molto lunghi.
Sono state messe in relazione con cancro, danni neurologici, Parkinson, difetti congeniti, problemi respiratori e funzionamento anomalo del sistema immunitario. Molte tossine sono state messe in relazione con il sistema ormonale e possono comportare danni al sistema riproduttivo e al sistema immunitario del feto.
Composti perfluorinati (PFC): PFOS e PFOA, un metallo per le pentole non aderenti (Teflon, etc.), è stato collegato a riduzione del peso nei nascituri.
In uno studio del sangue di 300 neonati è emerso che tanto più i bambini erano esposti a PFOA, tanto inferiore era il loro peso alla nascita e tanto più piccole le misure della loro testa. L’Agenzia per la Protezione Ambientale in seguito ha fatto una dichiarazione, basata su uno studio di valutazione del rischio condotto su animali, secondo il quale l’esposizione a PFOA crea un potenziale rischio di sviluppo di effetti ostili.
Fenoli: usati nei prodotti di cura del corpo e nei detergenti della casa, studi dimostrano che i fenoli sono messi in relazione con danni al sistema respiratorio e circolatorio, danni al cuore, problemi respiratori e danni al fegato, ai reni e agli occhi. Sono conosciuti anche come interferenti endocrini che possono danneggiare il sistema endocrino, riproduttivo e compromettere la fertilità.
Eteri di difenile polibromurato (PBDE): questi ritardanti di fiamma sono usati in televisioni, computer, macchine per il toast, divani e tantissimi altri oggetti della casa. Essi non solo interferiscono con meccanismi responsabili del rilascio di ormoni nel corpo, ma alterano la segnalazione di calcio nel cervello, elemento critico per lo studio e la memoria.
Ftalati: un potente interferente endocrino, l’esposizione agli ftalati può portare a incompleta discesa del testicolo nei feti. Gli ftalati si trovano in pavimenti in vinile, detergenti, plastica settore automobilistico, saponi, shampoo, deodoranti, fragranze, spray per capelli, solvente per unghie, buste di plastica, confezionamento del cibo, tubi di gomma per giardini, giocattoli gonfiabili, contenitori del sangue e dispositivi per medicazioni intravenose.
Idrocarburi policiclici aromatici (PAH): questo gruppo di metalli altamente tossico rilascia tossine quando sostanze come immondizia e carburante vengono bruciati.
Perclorati: i perclorati sono sali che derivano da acido perclorato e sono usati nell’industria pirotecnica e difensiva. Le forze militari hanno usato perclorati dai primi del 900 ed è, fra le altre cose, una componente del carburante solido dei missili.

Sfortunatamente, la maggior parte dei sali perclorati sono solubili in acqua, e stiamo constatando la contaminazione di acque e terra in molte aree. I perclorati sono ritenuti corresponsabili di compromettere le funzioni della tiroide e la produzione di ormoni inibendo la ghiandola tiroidea di assorbimento di iodio. Ad alti dosi i perclorati possono compromettere lo sviluppo del feto e il carico tossico della madre può quindi mettere a rischio il feto.

Inoltre, il bisfenolo A, un interferente endocrino che può danneggiare il feto comportando aborto spontaneo e danni genetici, è stato riscontrato nel 96% di donne incinta.


Sviluppo dei neonati e bambini a rischio a causa dell'esposizione ai metalli delle mamme

Nessuno sa cosa realmente significhi per un adulto esporsi ai metalli sopra elencati, per non parlare dei feti. Sfortunatamente sarà la generazione futura a pagare il prezzo più alto per questa mancanza di preoccupazione sulla nostra salute, poiché un embrione e un feto si sviluppano più velocemente di un adulto.
Mentre lo sviluppo procede, la crescita e la divisione cellulare è rapida e questi veloci cambiamenti consentono maggiori opportunità di errori.
Se un bambino all’interno dell’utero è esposto a numerosi composti tossici, le mutazioni che possono avvenire potranno causare un cancro o allungare il periodo di sensibilità a cancerogeni, quindi rendere il bambino più sensibile al cancro o ad altri problemi nel corso della sua vita. Molti di questi metalli sono pericolosi anche per il corpo e possono impattare la riproduzione, le funzioni cerebrali, il sistema immunitario e molto altro.
Per anni si è parlato dei problemi cronici dei bambini legati all’esposizione dei metalli tossici nell’ambiente e gli esperti oggi ritengono che i danni crescenti come difetti congeniti, asma, disordini dello sviluppo neurologico e altri problemi gravi, siano proprio un risultato dell’esposizione precoce a tali metalli.
I neonati nascono “tossici” proprio a causa del carico tossico delle madri. Uno studio ambientale condotto da Environmental Working Group (EWG) ha riscontrato che campioni di sangue di neonati dimostrano una media di 287 tossine, incluso mercurio, ritardanti di fiamma, pesticidi e teflon.


Devastanti effetti da esposizione durante i “momenti critici” dello sviluppo

L’esposizione a questi metalli durante i “momenti critici” dello sviluppo potrebbe essere catastrofica. Come riporta la EWG:
"Si evidenzia un urgente bisogno di direttive riguardo la salute pubblica che riconoscano la sensibilità dell’infanzia soprattutto nei loro “momenti critici” dello sviluppo.
Si considerano periodi vulnerabili i primi mesi di gravidanza quando le cellule si moltiplicano e si differenziano in specifici tessuti e organi. L’esposizione durante questi momenti può condurre a danni permanenti.
Ma la vulnerabilità di un bambino continua molto tempo dopo l’inizio della gravidanza: il sistema nervoso centrale, il sistema immunitario, il sistema riproduttivo ed endocrino per es. continuano a maturare anche dopo la nascita. L’esposizione ai metalli comporta quindi rischi più elevati durante l’infanzia piuttosto che in età adulta.
Per esempio, l’esposizione di una madre alla diossina, al mercurio o a certi pesticidi durante la gravidanza potrebbe danneggiare il suo bambino, mentre forse non inciderebbe per niente sulla sua salute."

Ancora, i danni potrebbero accadere sia durante che dopo la gravidanza. Come riporta la EWG nel mensile dedicato alla nascita, il cordone ombelicale trasferisce l’equivalente di almeno 300 quarti di sangue dalla placenta al bambino – e questo sangue conterrà un carico tossinico di metalli simile a quello trovato nella mamma.
Dopo la nascita i bambini vivono una maggiore esposizione ai metalli rispetto agli adulti e hanno una barriera emato-cefalica porosa, che consente a una maggiore esposizione di metalli di raggiungere il cervello in sviluppo.
Secondo la EWG inoltre il numero inferiore di alcune proteine dei bambini consentirebbe ai metalli di raggiungere gli organi, e i sistemi di detossificazione ed escrezione dei metalli negli adulti non sarebbero completamente sviluppati.
Visto tutto ciò e considerando che un bambino vivrà di media 80 anni o più, significa che i metalli hanno tutto il tempo necessario per insinuarsi. La grande sfida quindi è per i bambini nati oggi.


Come puoi diminuire il tuo carico tossinico?

Se sei incinta o stai progettando di esserlo si consiglia di ridurre l’esposizione ai metalli il più possibile. Di seguito un elenco di misure pratiche che puoi adottare per proteggere te e tuo figlio dalle sostanze tossiche più comuni:
• Tieni gli alimenti in contenitori di vetro ogni volta che è possibile, in quanto è il sistema più sicuro.
• Per la casa usa solo prodotti naturali. La maggior parte dei negozi ne hanno, altrimenti puoi ordinarli su internet.
• Compra e mangia cibo organico per ridurre l’esposizione ai pesticidi, OGM e fertilizzanti. Lo stesso vale per il latte, che è spesso contaminato dagli ormoni per la crescita dei bovini.
• Evita pesce d’allevamento, che è spesso contaminato da PCB e mercurio. Invece introduci olio di buona qualità per beneficiare dei grassi Omega 3.
• Evita il cibo raffinato e gli additivi artificiali di ogni tipo, inclusi i dolcificanti e il glutammato monosodico
• Getta le pentole e padelle di Teflon e sostituisci con quelle di materiali più sicuri come la ceramica e il vetro.
• Controlla la tua acqua e se risulta contaminata installa un filtro appropriato in ogni rubinetto (compresi quelli della doccia e della vasca).
• Evita di usare deodoranti artificiali, fogli essiccatori, ammorbidenti industriali o altre fragranze sintetiche.
• Scegli prodotti per la cura del corpo naturali, inclusi shampo, dentifricio, deodoranti e cosmetici. I prodotti per la pelli sono noti per contenere metalli pericolosi che sono il principale motivo per il quale abbiamo creato il mio USDA certificato dei prodotti per la pelle organici.
• Quando ridipingi la tua casa scegli tinte prive di tossine, “verdi”, al posto dei classici prodotti e pavimenti in vinile.
• Sostituisci la tenda della doccia con il box doccia in vetro.
• Limita l’assunzione di farmaci (prescritti o da banco) il più possibile. Le medicine contengono metalli e lasciano residui che si accumulano nel corpo con l’andare del tempo.
• Evita di usare pesticidi vicino casa o insetticidi in casa che contengano DEET o sul tuo corpo. Esistono metodi naturali, sicuri, ed efficaci.

Infine, invito tutti quelli che hanno bambini più o meno piccoli a leggere “Il nostro futuro rubato” di Theo Colburn, uno dei testi più esaurienti sul tema.

23.02.2011



Questo esauriente articolo espone la gravità della situazione attuale per quanto riguarda le intossicazioni da sostanze chimiche e metalli pesanti nelle donne incinta e, di conseguenza, nei loro futuri figli.

Le mamme di oggi, figlie di questi tempi, ovvero le donne nate sopratutto negli anni 70, 80 e anche 90 (i decenni più inquinati), sono coloro che, molto più delle donne delle passate generazioni, hanno inalato, bevuto e mangiato il maggior quantitativo di sostanze tossiche mai viste sul nostro pianeta. Viene da sè che, oltre ai possibili danni sulla propria salute, saranno proprio i loro figli i maggiori "beneficiari" di questa "abbuffata tossica", e questo purtroppo a incominciare dal feto materno, quando il bambino non è ancora formato ed è quindi assai più vulnerabile. Non è mai bello essere pessimisti ma con queste premesse, avvalorate purtroppo da dati inconfutabili, come si fa a non pensare alle prossime generazioni, come a generazioni di persone più fragili, deboli e malate rispetto a quanto non siano mai state in passato ? Non ci vuole molta fantasia per immaginare che sarà proprio così e a ben guardare questa situazione è già attuale.... basta andare in un asilo o in una scuola elementare per rimanere stupiti di quante assenze ci sono, perchè i bimbi sono a casa per malanni o problemi di salute vari. Non oso immaginare quello che accadrà loro con il passare degli anni e l'incombere di nuove e sempre più deleterie patologie croniche. Non è uno scenario molto confortante, c'è poco da fare.... ma questa è la realtà, la realtà di un mondo inquinato i cui effetti immancabilmente si riflettono e si rifletteranno sempre più sulla salute dell'uomo.

Marco

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